GIVI Magazine - Marzo 2009
22 magazine In alto: Oltre 200 pezzi di arte orafa, provenienti da tutto il mondo, sono esposti al Il Museo della Filigrana di Campo Ligure. A lato, la nostra moto davanti alla facciata dello splendido Santuario di Acquasanta. Al paesino merita una sosta anche il Museo della Carta. Nell’altra pagina: il santuario di Nostra Signora della Guardia, ai Piani di Praglia e una immagine della scala a chiocciola di Palazzo Rosso a Genova. ovviamente preferiamo la Millecurve... DIREZIONE “MILLECURVE”! Lungo questo percorso passiamo per la più interna delle frazioni del Comune di Urbe, Acquabianca, il cui nome evidenzia la trasparenza del Rio Baracca e del Rio Carpescio, affluenti dell’Orba. Da Acquabian- ca, percorrendo un’antica Strada del Sale, a tratti ancora fortemente acciottolata, si arriva all’antico nucleo storico di Gattazzé, ora in estre- ma rovina. Comprendeva la grande palazzina di caccia dei Marchesi Raggi della Badia di Tiglieto, le numerose cascine e soprattutto l’ele- gante Cappella circolare interamente in pietra. In pochi chilometri si arriva a Urbe, nel cui territorio si trovano boschi di castagno e quercia, tanto vasti che, negli Anni 40 e 50, la raccolta e l’essicamento delle castagne impegnavano tutta la popolazione nella stagione autunnale. Ancora oggi, nelle frazioni di Vara Inferiore e Vara Superiore, nel mese di ottobre si svolgono le tradizionali sagre delle castagne, un momen- to dell’anno perfetto anche per ripercorrere questo itinerario. ATTRAVERSO LE “VALLI DEL LATTE” Proseguendo, prima di giungere a Tiglieto facciamo una brevissima escursione all’Abbazia di Santa Maria alla Croce, dobbiamo infatti la- sciare la moto e arrivare a piedi fino al sagrato. L’abbazia fu fondata dai monaci cistercensi nel 1120 e rappresenta una delle prime comunità di questo ordine di monaci al di fuori dei confini francesi. La costruzio- ne è splendida con la neve che la circonda e il chiostro perfettamente conservato. Dopo esserci immersi in questa oasi di pace riprendiamo la nostra Honda e seguendo il nostro itinerario attraversiamo i comuni che insieme costituiscono Le Valli del Latte. Un territorio, questo, ricco di corsi d’acqua alle spalle di Genova, che in autunno si tramuta in un arcobaleno di calde tonalità dal giallo, al rosso, al marrone. Tragitti interamente percorribili in moto per raggiungere luoghi di grande bel- lezza artistica e naturale e, soprattutto, consentono di recarsi proprio dove il latte viene prodotto e lavorato, a contatto con la sua cultura, la sua storia e la sua gente. Giunti a Tiglieto il percorso si snoda lungo la Val Gargassa verso Rossiglione. La Val Gargassa è una tra le zone più selvagge e attraenti dell’Appen- nino genovese. Le limpide acque del torrente omonimo attraversano le Rocce Nere, tra zone boscate e aree di conglomerato che offrono l’aspetto di un canyon. Al centro della valle il nucleo abbandonato di Veirera. A Rossiglione abbiamo giusto tempo per scendere dalla moto e guardare il Museo Passatempo dove ci sono intere sale dedicate a Moto Guzzi e Vespa, un vero piacere per due mototuristi infreddoliti come noi! LA COLORATA CAMPO LIGURE Per oggi abbiamo un’ultima tappa Campo Ligure, uno dei borghi più belli d’Italia, dove ogni casa sembra dipinta da un artista e dove il Castello di Spinola la fa da padrone dall’alto della rocca che domina il borgo. In periodo natalizio questo piccolo gioiello nasconde anche una piacevole sorpresa, un pinocchio meccanico! Lasciamo la moto ed entriamo in una deliziosa pasticceria proprio davanti alla salita che porta al Castello e al camino torciglione. Qui ci spiegano che Campo Ligure è famoso per il suo presepe meccanizzato - che vale la pena di visitare - ma soprattutto per la filigrana. Ultima tappa prima di regalarci un buon pasto caldo è proprio il Museo della Filigrana, l’arte orafa che consiste nel lavorare finissimi fili di metallo prezioso per produrre oggetti dal disegno lieve e ricercato. I migliori elaborati provenienti da ogni parte del mondo sono esposti nel museo di Campo Ligure e ogni pezzo racchiude in sé molto più di una preziosa decorazione, riflettendo le tradizioni, i costumi, la religione e l’economia di ciascun Paese d’origine. Con il sole che scompare velocemente dietro i monti più alti, la tem- peratura scende inesorabilmente, decidiamo quindi di cercare un po- sto dove passare la notte. Rimontiamo sulla fida Honda CB600 F e ci dirigiamo verso il Parco Naturale Capanne di Marcarolo; la strada è incredibile – ancorché abbastanza stretta – e il paesaggio incantevo- le: boschi e pinete si susseguono e quando ci fermiamo con la moto per ammirare il nostro percorso la vista è mozzafiato. Il ghiaccio fa il nostro itinerario
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy OTE3NQ==