GIVI Magazine - Marzo 2009
30 magazine le risorse di Annalia Martinelli UN LEGAME LUNGO 28 ANNI “Sono legata da un affetto particolare a GIVI, non solo perché l’ho vista nascere, ma anche perché allora eravamo tutti giovani, il titolare, il signor Visenzi, la moglie, i suoi figli, che oggi sono bravi manager e all’epoca erano bambini”. Chi parla è Maddalena Bodei, 55 anni, segno zodiacale Scorpione, ufficialmente ‘Responsabile Ufficio logistica’ di GIVI. In realtà la signora Maddalena per tutti in ufficio è “la Lena che sa tutto perché è qui da sempre”. E il suo non è un caso isolato in GIVI, dove la gestione manage- riale non esclude la fedeltà alle persone, così come la conduzione familiare è il punto di forza per una presenza significativa sul mercato globale. Un esempio rilevante per altro della comunità di business dell’Italia del Nord Est che magari coltiva con orgoglio l’inflessione dialettale, ma sa benissimo fare affari con Dubai. Insomma, lo ‘zoccolo duro’ della nostra economia che funziona. Dunque nel trentesimo anniversario di GIVI, la storia di Lena è un altro modo per raccontare la storia di GIVI, delle sfide affrontate e vinte, delle strategie di sviluppo che sono tutt’uno con la scelta di fondo di porre sempre al centro dell’attenzione “la persona’: nei rapporti interni, nelle relazioni verso il mercato, nel pensare e realizzare prodotti sicuri, comodi ed efficaci. La incontriamo naturalmente in azienda. Lena, ricorda il primo giorno? “Era il I6 gennaio 1981. Avevo 28 anni, ero sposata ed avevo un bambino di 5 anni. Poi è arrivata una bambina, che ora va all’uni- versità. Studia lingue orientali a Venezia. Mio marito si ammalò “Sono legata da un affetto particolare alla givi...” presto, a 40 anni, io ne avevo 36. GIVI ci ha aiutato molto, anche finanziariamente. Non ho mai dovuto chiedere niente. Il signor Visenzi capiva. Sono cose che non si dimenticano. Mio marito mi diceva: ‘Tu hai due amori, GIVI e GIVI!’. All’inizio non avevo pro- blemi perché lui non lavorava più e faceva da mamma e papà, poi quando si è aggravato mi hanno dato tutti permessi necessari per accompagnarlo dai medici, quando è mancato mi hanno aiutato in tutti i modi. Oggi sono nonna di due bimbi, di 4 anni e 3 mesi, e comincio a sentirmi un po’ stanca, ma amo sempre il mio lavoro! Guai a non venire in ufficio!”. “Entrai come impiegata – ricorda “la Lena” – . Abitavo a Bre- scia. Mi occupavo dalla scheda cliente fino alla contabilità esclu- sa, perché quella non l’ho mai voluta imparare. Adesso siamo un centinaio e io sono un po’ un jolly: seguo merci, magazzini, spedi- zioni, listini. Dal 1983 abito a Mazzano, a 25 km. La mattina arrivo alle sette e mezza, ma il viaggio non mi pesa, perché vengo con piacere. Ho un rapporto bellissimo con i titolari e con i colleghi non ho mai avuto screzi. Il segreto? Mah! Sono riservata…”. Dov’è il suo ufficio? “Condivido con altri un open space. A me hanno dato la scrivania accanto alla finestra, così mi gestisco i ragazzi che fanno le spe- dizioni, per parlare con loro basta affacciarmi”. Lena, le teorie predicano sistemi sempre più elaborati di in- centivazione per stimolare la partecipazione dei dipendenti. Che cosa ne pensa? Maddalena Bodei, 55 anni, lavora in GIVI fin dalla nascita dell’azienda. La sua storia, quindi, è la storia dell’impresa e dei suoi valori, primo fra tutti, le persone.
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