GIVI Magazine - Novembre 2009
19 18 IL NOSTRO ITINERARIO di Rossella Rosciano Come abbiamo verificato in una calda e assolata mattina di settembre, percorrendo tutto d’un fiato la A1 Milano-Bologna, fino allo svincolo per La Spezia, e poi la A15 della Cisa, per finire sulla più scorrevole A12 fino a Lucca. Meno di tre ore per giungere alle porte di questo picco- lo gioiello toscano, dove, poco fuori le mura ci attende la prima tappa del nostro viaggio: la visita del negozio Lucarotti Team, dove ci aspettano Michela e Gabriele per parlarci di moto, motociclisti e turismo a due ruo- te. L’itinerario proposto è frutto delle loro indicazioni. Gente che conosce bene il territorio. Ecco che cosa ci hanno consigliato di vedere. Da Lucca a Pietrasanta Il nostro itinerario inizia a piedi. Posteggiamo la nostra “ca- valcatura” vicino ad una delle porte della cinta muraria ed entriamo nel centro storico della città dalle “cento chiese”. Ad accoglierci, un dedalo di vicoli stretti e suggestivi, (il dedren- to, come dicono i Lucchesi) completamente chiuso al traffico, una città veramente a misura d’uomo, alla quale val la pena di dedicare un’intera mattinata (o anche di più se avete tempo). Lucca è una delle principali città d’arte toscane, racchiu- sa da mura del XV-XVII secolo ancora completamente intatte, per un perimetro di 4.4 km. La stessa cerchia, già a partire dalla seconda metà del 1800, era adibi- ta a piacevole passeggiata pedonale, mentre il centro storico e monumentale della città è rimasto pressoché intatto nel suo aspetto originario, con torri, campanili, palazzi medioevali e rinascimentali. Per il pranzo ci fer- miamo alla Bottega delle cose buone, in pieno centro, un locale che conserva tutta l’atmosfera delle vecchie osterie di un tempo. Riprendiamo lo scooter e, seguendo le indicazioni dei nostri amici, iniziamo un percorso che ci conduce ver- so il lago di Massaciuccoli: un luogo dalle due anime: l’una legata alla grande riserva ambientale e naturali- stica intorno alla cittadina di Massaciuccoli e l’altra più mondana, sul versante di Torre del Lago Puccini, dove ha vissuto e composto la maggior parte delle sue opere il centro storico e le sue torri Lucca è una città placida e silenziosa, visitabile a piedi, o in bicicletta, con alcune bellissime costruzioni (come la piazza dell’Anfiteatro, nata sulle rovine di un antico anfiteatro romano ad opera dell’architetto Lorenzo Nottolini) uniche nel loro genere architettonico. L’arteria principale della città storica è la stretta e medievale via Fillungo, mentre altre piazze suggestive sono San Michele e San Martino, dove sorge il celebre Duomo omonimo. Proprio per questa sua ricchezza storico-monumentale, è stata avanzata di recente la proposta di includere il centro storico di Lucca – che com- prende anche uno storico teatro di tradizione, il Del Giglio - fra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Lucca è famosa anche per le sue torri. Un tempo ne esistevano ben 130, oggi ne restano solo 2 di particolare importanza: la Torre delle Ore e la Torre Guinigi. Motivo principale della loro scomparsa è il crollo, il più delle volte causato dell’esasperata altezza a cui si voleva farle arrivare: tra i nobili del tempo, era d’uso “battagliare” a chi arrivava più in alto. Più la torre era vicina la cielo, più dava onori, prestigio e importanza al suo ricco committente. Così, veniva spesso superato il limite. Altre torri vennero specificamente demo- lite per volere di Castruccio Castracani, personaggio odiato dai cittadini per la sua visione della città, causa di non pochi disastri architettonici. La Torre delle Ore, detta anche Torre della Lite, sopravvisse per via del fatto che conservava l’orologio, fondamentale all’epoca e tutt’oggi funzionante. Questa torre racchiude la leggenda della perfida Lucida Mansi, che fece un patto con il diavolo per conservare l’eterna giovinezza, come ricorda un cartello all’ingresso. Lucca e la Lucchesia Alla scoperta di un angolo della Toscana in sella al nuovo Honda SW-T400 Allestito con un set GIVI composto di borse morbide + top case GIVI e di un parabrezza maggiorato, anche il mezzo cittadino per eccellenza può diventare un serio incrociatore autostradale liriche il grande compositore italiano. Si può, così, de- cidere se fermarsi a fare bird-watching e perdersi nei canneti della parte più “selvaggia”, oppure concedersi un percorso più culturale, visitando la villa del Maestro o seguendo le manifestazioni del Festival Pucciniano (la 56esima edizione è prevista dal 16 al 22 Agosto 2010). La cittadina ha un’aria quasi surreale, forse dovuta alla lieve bruma che si scorge in lontananza sopra le acque calme del lago. Decidiamo di ripartire e dirigerci ver- so la Versilia e Viareggio, un trasferimento scorrevole ma piuttosto “noioso” per le due ruote… a parte alcune belle ville Liberty, stile che accompagna molte delle più interessanti costruzioni architettoniche di questo tratto di costa. Prendiamo poi la SS439, in direzione di Pietra- santa, la città degli artisti, dove ci fermiamo, attratti da una statua di Botero che fa bella mostra di sé proprio al centro del paesino. Di nuovo in sella, proseguiamo verso Serravezza, verso Nord, puntando Levigliani e se- guendo le strade provinciali SP9 ed SP10. Questo tratto si snoda sulle bellissime Alpi Apuane, fra cave di mar- mo ancora in attività ed altre abbandonate, come quel- le della Henraux, che è possibile visitare lasciando lo scooter sul piazzale lì davanti. La Statale 9 è la classica “strada da moto”, ampia, ben asfaltata e priva di rettili- nei significativi. Anche in sella a un maxi-scooter come l’SW-T400 - oltretutto equipaggiato di tutto punto - è possibile togliersi qualche soddisfazione, anche perché non ci sono curve troppo impegnative o veloci. Le Alpi Apuane e il lago di Vagli Arrivati a Levigliani si possono fare un paio di simpa- tiche escursioni sotterranee, nelle miniere o nell’Antro del Corchia, dove un fiume sotterraneo ha creato bellis- sime grotte puntellate di stalattiti e stalagmiti. Se manca il tempo, continuate in direzione Nord-Est, percorrendo la meravigliosa SP13, a dirupo sulla valle, che poi di- viene la SR445, la strada che porta alle nostre prossime tappe: Isola Santa e Carreggine.
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