GIVI Magazine - Aprile 2010 - ITA

Nella pagina a fianco, la sponda trentina del lago di Garda vista dal Parco dell’Alto Garda Bresciano sopra Limone Piemonte. In questa pagina, la “nostra” Versys tra gli aranceti della piazzetta di Gargnano, prima di iniziare il percorso che ci condurrà verso Tremosine. La partenza è dalla sede GIVI di Brescia, in direzione Desen- zano e Salò. Non vediamo l’ora di lasciarci alle spalle il grigio di questo lungo inverno e iniziare il nostro percorso “tutto cur- ve”. Già nel Settecento artisti e letterati come Goethe e Stendhal amavano questi luoghi e iniziavano proprio da qui il loro “Grand Tour”, una sorta di percorso formativo che vedeva come ele- mento centrale un viaggio nel Bel Paese. Oggi, anche noi ri- percorriamo gli stessi luoghi, ma con una visione più moder- na, perché il Garda in moto è un’occasione per conoscere la storia e l’arte, i territori, i cibi tipici, i castelli che si affacciano sul lago, ma soprattutto vivere all’aria aperta praticando tutti gli sport acquatici, oppure trekking e mountainbike. Ci dirigiamo così da Brescia verso le coste di Sant’Eusebio per arrivare a Salò e fare una puntatina da Roger van Don- gen, per provare uno dei magnifici motoscafi Riva che hanno fatto storia negli Anni 60 e 70. Le “Coste” sono un susseguirsi di curve e tornanti che sembrano disegnati per il piacere della guida in moto, al punto che - in passato - qualche eccesso di troppo di alcuni centauri aveva portato per qualche tempo alla chiusura della strada alla circolazione delle due ruote. A Salò ci fermiamo anche al Vittoriale degli Italiani per “scoprire” i se- greti della villa del Vate, Gabriele d’Annunzio. Il suo museo ci sorprende con un palazzo circondato da giardini, un anfitea- tro, cimeli e ricordi delle imprese di d’Annunzio e addirittura una nave “incastonata” nella roccia... la famosa Nave Puglia, che “punta” in direzione dell’Adriatico (il poeta sognava di ri- conquistare la costa Dalmata). Il tour continua verso Gargnano, un paesino con una bellissi- ma piazzetta che guarda direttamente sul lago, dove si sus- seguono palazzi in stile liberty e alberi di arance e limoni. Il clima mite e le antiche agrumaie favoriscono queste piante così delicate e amanti del caldo che sul Garda sono di casa, assieme agli ulivi. Da qui proseguiamo verso Tignale e poi Tremosine passando per un percorso interno sulle montagne che poi ci ricollega verso il lago a Limone Piemonte. In questo percorso ci dirigiamo verso il Parco dell’Alto Garda Brescia- no dove lago e monti, atmosfere alpine e sapori mediterranei si uniscono rendendolo un territorio unico, dove le montagne sembrano gettarsi senza soluzione di continuità nell’acqua (segue a pag 13)

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