GIVI Magazine - Novembre 2010 - ITA

37 ottobre 2008 settembre 2010 Miriam ha percorso in solitario quasi 60.000 km, in sella alla sua BMW, attraversando una ventina di Paesi dal Sud al Nord America e affrontato non pochi rischi lungo la strada. Per saperne di più visitate il suo sito: web www.ioparto.eu professionalità di osteopata, che offrivo in cambio di vitto ed alloggio, diffondendo così il concetto che la salute è un diritto, ma anche per l’ospitalità ricevuta nei luoghi dove le impreviste rotture della moto mi hanno obbligata a fermar- mi. Ho così potuto immergermi in diverse culture vivendo un’ esperienza umana bellissima. E un viaggio che doveva durare 10 mesi, mi ha tenuto lontana dall’Italia per 23!” . Una storia straordinaria perfino per una ragazza abituata a Cosa mi metto? è la fatidica domanda di quasi ogni donna di fronte a un impegno insolito. Miriam come ha risolto il problema, partendo da Brescia per arrivare, in pratica due anni dopo, al Circolo Polare Artico, attraverso diverse latitudini, climi, abitudini? Meno di un’italiana media per un weekend al mare. Ma capi tutti assolutamente tecnici: “Due paia di pantaloni da moto- per l’estate e l’inverno- un pantalone leggero da trekking, un paio di sandali impermeabili da doccia, stivali da moto, intimo sportivo e magliette termiche che si asciugano in 3 ore (2 estive e 2 invernali), una giacca da moto a più strati per il caldo e il freddo, una tuta antiacqua” . Neanche un abito? “In Argentina un’amica italiana di 74 anni mi ha detto che una donna non può non avere un vestito e mi ha voluto regalare un tubino nero. Poi io ho dovuto comprare un paio di sandali color argento.” E ha trovato il fidanzato? “Eh no, pare che gli uomini facciano fatica a starmi dietro. O erano tutti nell’altro emisfero!”. viaggiare da sola, come Miriam, che dice: “La solitudine di una viaggiatrice in realtà non è mai tale, se non negli spo- stamenti da una meta a un’altra, perché in ogni luogo vi è sempre un sorriso e spesso un’amicizia che nasce”. Al suo ritorno a casa grande festa in città e sul blog. E che dire, al rientro nella normalità? “Un grazie di cuore a GIVI per aver reso il mio viaggio più confortevole e un’esperienza bella da raccontare”.

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