GIVI Magazine - Giugno 2011
11 Magazine - Giugno 2011 Nella pagina a fianco, un angolo dello showroom allestito nella sede di Flero e, sotto, immagini del reparto stampaggio. A destra, la valigia E55 MAXIA, ora disponi- bile con apertura telecomandata. Pronto anche il kit Bluetooth per la gamma caschi. rie di complemento come i parabrezza. Le borse morbide sono prodotte nel Far East: la loro realizzazione comporta un altissimo contenuto di manodopera. Sarebbe impensabile produrle qui da noi. D: Quante valigie vendete all’anno? R: Siamo nell’ordine di alcune centinaia di migliaia di pezzi. Nel corso di 25 anni GIVI ha prodotto e distribuito nel mondo quasi 10 milioni di motova- ligie. D: Dalla prima valigia negli Anni 80 a quelle prodotte oggi, cos’è cam- biato? R: Davvero moltissimo. Innanzitutto è cambiato il modo in cui vengono progettate. Quando entrai in azienda c’era il tecnigrafo per disegnare e elaborare in 2D. Oggi ogni componente lo si vede tridimensionalmente sullo schermo del computer. La precisione è diventata altissima, con tolleranze nell’ordine del centesimo di millimetro. Una volta progettato, un pezzo può oggi essere prototipato e testato in modo funzionale. La tecnologia odierna ci permette di migliorare un prodotto prima della realiz- zazione dello stampo finale, che come sapete è costosissimo, diminuendo rischi e sprechi. Sul fronte dei materiali c’è più scelta e competenza. La precisione della progettazione e degli stampi ci permette di aumentare lo spessore del materiale soltanto dove effettivamente serve, a vantaggio del peso finale e della robustezza dell’oggetto. D. Una valigia appare come due semi gusci chiusi da una serratura. Invece? R: Realizzare una valigia per moto è un’arte: pensate alle sollecitazioni cui è sottoposta, soprattutto quando è a pieno carico. Pensate alle condizioni delle strade, non certo delle migliori in Italia: buche e dossi potrebbero dar luogo a rotture del portapacchi o della valigia o del telaietto stesso della moto. Quindi è importantissimo progettare queste parti nel miglior modo possibile. Il nostro vanto, riconosciutoci dal mercato, è l’ elevata affidabilità. Pensate a cosa potrebbe succedere se una valigia da moto si staccasse in autostrada… D: Ė questo che distingue il prodotto di GIVI dalla concorrenza? R: Diciamo che il nostro sistema di aggancio nel corso di questi 30 anni ha mostrato un’affidabilità davvero altissima, anche in situazioni per le quali non è stato studiato. Come quando cade la moto da fermo. Le nostre valigie, nella maggior parte dei casi non si rompono e non si sganciano nemmeno subendo un urto del genere. Il merito è da attribuire alla proget- tazione e ai materiali utilizzati. D: Dopo la valigia con l’apertura con il telecomando a distanza, cosa ci aspetta per il futuro? R: Stiamo lavorando a nuovi prodotti, che esaltino ancor di più alcuni no- stri valori, come la sicurezza e la praticità d’utilizzo. Prodotti che sintetiz- zeranno al meglio le necessità di funzionalità con il design. Non è escluso che vi siano integrazioni con sistemi di tipo elettronico. Franco Amadei, responsabile settore caschi D: Un’azienda specializzata in motovaligie decide di mettersi a produrre caschi: perché? R: Per sfruttare appieno l’esperienza trentennale che ha nelle tecnologie per la lavorazione delle materie plastiche. In realtà le valigie e i caschi hanno più di un punto in comune: sono realizzati in materiale plastico ed entrambi sono dotati di componentistica di piccola dimensione: il nostro know out sugli stampaggi anche di piccoli oggetti può fare la differenza. Come ad esempio i meccanismi per l’apertura delle visiere. D: Sicurezza: come la garantite? R: Naturalmente realizzare un casco è ben più complesso che realizzare una valigia. Se non altro perché bisogna rispettare la normativa prevista per l’omologazione, cosa che invece non esiste per la categoria delle mo- tovaligie. GIVI ha investito molto sulla sicurezza: ha un laboratorio interno, con gli stessi strumenti per testare i caschi utilizzati in sede d’omologazio- ne. Le nostre prove sono quindi assolutamente rigorose. D: Quali i punti distintivi dei caschi GIVI? R: Oltre alla sicurezza di cui abbiamo parlato, direi la qualità dei materiali impiegati e la cura del dettaglio. I nostri caschi sono pensati per durare nel tempo e per essere pratici e confortevoli. Dopo aver proposto il casco con la doppia omologazione P/J e la mentoniera staccabile stiamo lavorando a nuovi prodotti che presenteremo all’EICMA.
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