GIVI Magazine - Giugno 2011

21 Magazine - Giugno 2011 Porto Selvaggio. In questi luoghi, a ricordarci i tempi in cui il Salento era terra di incursioni turche e moresche ecco ancora le torri: Torre Inserraglio, Torre Sant’Isidoro, Torre Squaillace, Torre Porto Cesareo e Torre Chianca. Qui la costa segue un andamento nodoso, intercalata da calette e piccole insenature con acque purissime. Un percorso dai colori primitivi: il verde della terra, le gradazioni di grigio delle rocce e il blu del mare sembrano incontaminati, anche se rimangono meta di turismo tutto l’anno. Infine, in questa zona prima di Sant’Isidoro, denominata le “Cenate”, ci siamo “persi” ad ammirare le splendide ville in stile neoclassico o moresco, veri capolavori architettonici quasi sconosciuti e lascito di un periodo d’oro per l’architet- tura di questa parte della penisola salentina, quando i grandi latifondisti sceglievano l’entroterra fra Gallipoli e Nardò per costruire le loro residenze secondo lo stile preferito e – a volte – visionario. PORTO SELVAGGIO Lasciando le “Cenate” alle spalle e percorrendo la strada che s’inerpica su un lieve pendio, si giunge direttamente, all’affascinante Castello di Portosel- vaggio e all’Abbazia di Santa Maria d’Alto Mare. La chiesa risale, probabil- mente, al decimo secolo e sull’altare maggiore ospita da 1200 anni un affre- sco bizantino della Madonna (pare trasportato dai monaci Basiliani, arrivati qui dall’Oriente per sfuggire alle persecuzioni di Leone l’Isaurico). Dopo che i Turchi occuparono Otranto, a protezione dell’Abbazia, vennero costruite due torri, di cui soltanto una in parte ancora visibile. Il castello si è ben conservato fino al 1700 e successivamente, con i Tafuri (i nuovi proprietari) è stato ristrutturato secondo l’uso di quei tempi, con l’intento di trasformarlo da maniero, dall’ustero aspetto militare, in palazzo. In particolare, la facciata nord, che rappresenta la parte principale del complesso, è stata completata in tre secoli differenti (XV-XVI-XVIII). Dalla costa di nuovo ci spingiamo all’interno, direzione castello di Copertino, per poi raggiungere nuovamente il lussureggiante barocco di Lecce. Lecce è famosa per il suo barocco, ma è una città antica e in queste immagini abbiamo l’antico Teatro Romani costruito sotto l’imperatore Adriano e uno scorcio della chiesa di San Matteo, sorta nel 1667 in pieno periodo barocco Si ringrazia per l’ospitalità e per l’aiuto fornito alla realizzazione di questo servizio: Azienda di Promozione Turistica via Monte San Michele, 20 73100 - Lecce.

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