GIVI Magazine - Giugno 2011
L’EDITORIALE Giuseppe Visenzi 3 Magazine - Giugno 2011 IN TEMPO DI CRISI RESTA IN SELLA CHI SI AGGIORNA DI CONTINUO. Gentili lettori del GIVI Magazine, firmando per la prima volta l’editoriale, vorre intanto ringraziare per l’attenzione tutti i frequentatori di queste pagine. Attraverso i loro contenuti desideriamo condividere con voi passioni, interessi, curiosità, progetti e successi. In proposito, abbiamo chiuso il 2010 con soddisfazione, nonostante le difficoltà del momento, anche grazie alla positiva risposta arrivata dai Paesi asiatici e dal Sudamerica, che fanno da traino. Tuttavia, le sfide non sono finite. In Europa, l’aumento del costo del petrolio e delle assicurazioni potrebbe frenare il mercato motociclistico e di conseguenza il settore degli accessori dedicati a questi mezzi. La gara quindi continua e siamo sempre in corsa. Il nostro ottimismo ci permette di guardare al bicchiere mezzo pieno ma è soprattutto il nostro essere continuamente concentrati sul prodotto l’arma vincente: in tempo di crisi la selezione premia i migliori, chi resta insella aggiornandosi di continuo. E GIVI ne è ben consapevole. Di conseguenza abbiamo affrontato questo nuovo anno con un rinnovato impegno nell’innovazione e nella qualità, e con investimenti mirati nel settore della carpenteria, da sempre nostro fiore all’occhiello, perché il nostro sforzo mira ad offrire prodotti “su misura” curati fin nell’ultimo dettaglio. Leggerete sulle prossime pagine l’intervista ai miei figli Vincenzo ed Hendrika, che mi affiancano oggi nella conduzione dell’azienda, e l’articolo sulla nostra attività di comunicazione: un ulteriore contributo che aiuta a spiegare l’impegno richiesto a soddisfare le esigenze del mercato, anche attraverso mirate strategie di marketing ed una appro- priata comunicazione. In particolare, mi piace ricordare che, come di consueto, GIVI è presen- te anche nella MOTOGP attraverso il team LCR Honda di Lucio Cec- chinello; quest’anno il suo pilota Toni Elias non si trova a proprio agio sulla RC212V, ma spero che possa presto superare i problemi e trovare il giusto feeling. Valentino resta il “numero 1”, e se non fosse caduto avrebbe potuto vincere a Jerez. Di classe ne ha ancora da vendere. Campioni d’altronde si nasce.
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