GIVI Magazine - Giugno 2011
37 Magazine - Giugno 2011 Se sei un mototurista sicuramente avrai sentito parlare di Gionata Nencini, il 28enne di Fiesole che da 2.100 giorni sta girando in moto tutto il mondo. Il suo progetto: 6 continenti, 80 Paesi e 400.000 chilometri in 8 anni. La filosofia: viaggiare con pochi soldi in tasca (ma forte di una bella attrezzatu- ra GIVI!) prendendosi il tempo che serve per entrare in contatto con culture diverse. Era partito con 2.200 euro, una Transalp di seconda mano, sacco a pelo e qualche nozione di meccanica per riparare il mezzo. Si autofinanzia lavo- rando di tanto in tanto e risparmiando per affrontare la tappa successiva. Inoltre utilizza il suo conosciutissimo sito partireper.it per lanciare campa- gne come “Dona un pieno” e vendendo le magliette con il suo logo. Nel numero di novembre 2009 del Givi Magazine lo avevamo lasciato in Bolivia dove, però, ha avuto uno sfortunato imprevisto. Uno stop che non ha fermato il suo progetto e la sua voglia di avventura. Sentiamo da lui cos’è successo da allora. “Nel momento dell’incidente ho avuto davvero paura: provavo dolore e sanguinavo e, soprattutto, ero solo. È in certe situazioni che ti senti più lon- tano da casa. Non volevo abbandonare la moto, non riuscivo a fidarmi, ma poi mi sono lasciato accompagnare in ospedale. Ho subìto il dislocamento della caviglia e 12 punti alla testa, ma sono guarito in un mese. Mi hanno dimesso il giorno del mio compleanno e ho deciso di riparare in Cile, dove avevo degli amici. Dovevo guadagnare i soldi necessari a ripartire”. Così Gionata va in Cile e lì si fa spedire dall’Italia un’altra moto, anche questa usata e sempre una Transalp, che ormai è diventata il suo simbolo (digitando il nome della moto su Youtube compaiono i suoi video), “Perché la nostra cultura motociclistica mi dà più fiducia, infatti l’ho fatta preparare con serbatoio e le forcelle dell’Africa Twin. Quando sono partito non ero un motociclista all’altezza della moto, - dice fiero - ora è la moto che deve essere all’altezza del viaggiatore”. Gionata sta raccogliendo denaro necessario al saldo della Transalp e indispensabile per rimettersi in viaggio.“Se lavoro intensamente – raccon- ta – dovrei riuscire a partire per giugno-luglio”. Obiettivo: finire di esplorare il Perù e poi entrare in Ecuador, Colombia, Venezuela, Guyana, Paraguay, Brasile del Nord e, infine, Panama. Più avanti ho in programma tre mesi negli USA e una tappa di sei mesi in Canada, dove dovrò rimpinguare le tasche”. Gionata si propone come insegnante di Italiano e Inglese, cameriere e addirittura modello, come è avvenuto in Cina. Tuttavia, mentre è in viaggio, fa spesso anche del volontariato: “Riesco ad aiutare le comunità che mi ospitano – spiega – in cambio di vitto e alloggio. L’importante per me è avvicinarsi alle esigenze di chi ha veramente bisogno”. La strada fatta da Gionata non è soltanto una collezione di luoghi ma, soprattutto, un patrimonio di nuove amicizie. Il suo segreto? “Se hai un atteggiamento aperto riesci subito a ottenere una risposta positiva dagli altri – dice –. Il mio modo di vivere affascina persone di tutte le età che mi chiedono di fare due chiacchiere e poi magari m’ invitano a cena e mi offrono un letto per la notte. Essere italiano poi aiuta molto per la fama di simpatia che ci circonda!”. E GIVI che ruolo ha nella bella avventura di Gionata? “Il tour mondiale sta mettendo a dura prova gli accessori forniti da GIVI che si stanno rivelando estremamente resistenti – dichiara il super viaggiatore –. Le borse che avevo prima dell’incidente hanno fatto un ottimo lavoro: han- no tenuto alla pioggia e alla sabbia del deserto. In Patagonia le ho utilizzate come veri e propri appoggi e ferma tenda. Le nuove Trekker ricevute sono molto più capienti delle precedenti e trovo una buona idea l’aver optato per maniglie a mano intera. La borsa da sella è molto utile e capiente e i paramani sono perfetti. Il paramotore che abbiamo montato sulla nuova Transalp è impeccabile, ma finché non cado non posso dire nulla!”. “Sono molto affezionato a GIVI – tiene a specificare Gionata –, ho un bel rapporto anche con il personale che si preoccupa con cuore delle mie necessità. Spero che questo rapporto affettuoso possa continuare nel tempo”. Il tour mondiale prevede di toccare anche l’Africa e l’Indocina e poi sarà concluso. “Rispetto a quando avevo vent’ anni, – confessa – sto comin- ciando a preoccuparmi del ‘dopo’. Cosa farò? Sto scrivendo un libro e sto progettando un cortometraggio-manuale del viaggio-avventura in moto, con consigli su equipaggiamento, marchi da scegliere e con tutti i trucchi che ho imparato a mie spese”. guarda le altre foto
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