GIVI Magazine - Novembre 2011

13 Magazine - novembre 2011 INIZIAMO IL VIAGGIO VERSO IL FRIULI VENEZIA-GIULIA CON LA PIOGGIA, GIORNATE UGGIOSE, IN SELLA A UNA TIGER ACCESSORIATA GIVI CHE SEMBRA PROPRIO NEL SUO HABITAT IDEALE TRA LE ASPRE DOLOMITI FRIULANE E LA VALLE DEL TAGLIAMENTO PASSANDO PER IL VAJONT. QUESTA REGIONE È STATA UNA VERA SORPRESA DA OGNI PUNTO DI VISTA. VERSO EST In Friuli Venezia-Giulia le città, gli abitanti, i sapori e i paesaggi, sono differenti da quelli che ti aspetti in qualsiasi altra regione italiana; e poi c’è il mix di linguaggi: persone che parlano italiano, ladino, un loro dialetto locale e poi lo slavo. I centri urbani sono ordinati e con scorci medioevali come Pordenone, prima tappa del nostro viaggio, oppure traboccanti di osterie e luoghi ameni come Udine e ancora ci sono le città giardino come Gorizia, la splendida e austera Trieste e infine la “città sull’acqua”: Grado, in una laguna che per i friulani è la Camargue d’Italia. UN PERCORSO VERSO I MONTI Dopo aver attraversato Pordenone e aver scoperto quanto questa città ami la letteratura (ha uno dei festival più seguiti d’Italia) ci siamo diretti verso il lago di Barcis, le Dolomiti friulane e la valle del Vajont. Viaggiare in moto su queste montagne regala sempre emozioni forti, in un susseguirsi di valli selvagge e rocciose, dove cascate d’acqua limpida scendono dalle rocce alle spalle di piccole cittadine e ancora possiamo scoprire fertili conche plasmate dal lavoro dell’uomo, curve nel fitto dei boschi o a costeggiare corsi d’acqua. Infine... un bel tuffo nel Weissensee. Da qui proseguiamo verso la Carnia e poi lungo il Tagliamento e da lì in direzione di Udine. I sentieri della Carnia fanno ritrovare lo spirito della montagna autentica. Percorriamo una parte dell’antica strada romana (che collegava il porto di Aquileia all’Austria) e scopriamo le caratteristiche case in pietra di Tolmezzo, principale centro urbano della Carnia. Al Passo di Monte Croce di Comelico percorriamo la lunga via Iulia Augusta, dove l’atmosfera è rimasta quella incantata evocata dai Latini. UDINE E SAN DANIELE Abbandonata la Carnia ci dirigiamo verso il Tagliamento e Udine e cominciamo a vivere i ritmi di una città tranquilla e dall’aria simpatica, per scoprire gli inediti angoli veneti e i prestiti asburgici, per assaporare la buona tavola, i vini corposi e impegnativi e i tajut nelle traboccanti osterie. Centro cittadino è la monumentale piazza della Libertà dove, oltre ad ammirare l’armonia indiscutibile dell’insieme, se si ha tempo si visitano la loggia del Lionello e il porticato di San Giovanni. Sul colle del Castello, il nucleo più antico della città si mostra con le sue chiese e i palazzi eleganti. Chi ama l’arte poi, a Udine può scoprire un Giambattista Tiepolo che fa capolino da ogni angolo, nelle chiese, nelle dimore nobiliari, negli oratori. San Daniele, la Siena del Friuli, è qui con tutte le sue bellezze da raccontare e soprattutto il suo prosciutto dolce che assaporiamo in una location inusuale: un po’ cantina e un po’ centro di stagionatura. UNA STRADA SULL’ACQUA Decidiamo di seguire l’antica via Iulia Augusta verso sud e incontriamo una serie di meraviglie: Palmanova, la città fortezza, Aquileia città dalle vestigia romane e con un’antica basilica ricca di mosaici che ci lascia senza fiato;

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