GIVI Magazine - Novembre 2012
3 anni di scuola professionale; nel corso di questi anni ho frequentato corsi specifici di vario tipo”. Il reparto è molto automatizzato. intorno a noi ci sono bracci robotici che spostano componenti, assemblano.... L’intervento umano non serve più in queste fasi ? “L’intervento dell’uomo è ancora essenziale, ma oggi deve essere più preparato perchè si misura con le nuove tecnologie. Abbiamo sempre pensato che l’automazione possa essere la chiave per raggiungere la massima efficienza e ripetibilità della qualità, ma non basta: l’investimento viene fatto anche sulle persone perchè siano in grado di utilizzarle al meglio”. Parliamo di numeri, aspetto che piace sempre ai lettori. che cosa può elencare di originale ? “Dunque, vediamo… 23 è il totale degli addetti tra uffici, reparto stampaggio, stamperia e magazzinieri; 13 il totale delle presse di stampaggio: 5 di grandi dimensioni da 600 a 800 t., 2 medio grandi da 270 e 350 t. e 6 piccole da 50 a 175 t. 1.000 le atmosfere che si raggiungono in media all’interno dello stampo durante la fase di iniezione della plastica fusa. 2.500.000 il numero totale dei particolari stampati in un anno. 1.600 le tonnellate di plastica trasformata in un anno. Le bastano?” Possiamo affermare che le valigie givi sono totalmente “made in italy”? si prende questa responsabilita’? “Le posso dire con certezza che le valigie GIVI sono prodotti “Made in Italy”. Le vedo nascere sotto i miei occhi!” C’è qualcosa che ancora andrebbe fatto in tecnopolimer per rendere il reparto allo stato dell’arte? “Abbiamo investito molto e a mio avviso bene, ma avrei voluto vedere più isole di assemblaggio o di finitura automatica dei pezzi. Ci arriveremo”. Torniamo all’uomo. Come passa il tempo libero fuori dall’azienda. in pratica quali sono le sue passioni, i suoi interessi? Mi dica che viaggia in moto o scooter. Chi lavora in GIVI di solito ha un rapporto diretto con le Sullo sfondo (foto in alto), un’isola di lavoro che effettua processi produttivi in modo automatico . Qui sopra: rifinitura, rigorosamente a mano, di un particolare dello stampo di una valigia GIVI. due ruote anche su strada… “Adoro viaggiare e stare a contatto con la natura, appena posso me lo concedo. Oggi vado in Mountain Bike per tenermi in forma e sto cercando di frequentare almeno un paio di volte a settimana una palestra…ma la moto, che in passato ho posseduto e che amo molto, non ce l’ho più ahimè da qualche anno. Con due figli, la famiglia... Spero l’anno prossimo di ricominciare, perché viaggiare in motocicletta è una sensazione stupenda che non posso dimenticare”. Grazie Luca del tempo che ci ha dedicato. Intervistarla è stato davvero interessante. THE ITALIAN SIGN OF MOTODESIGN 16
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