GIVI Magazine - Aprile 2014

LE DIGHE CHE HANNO CREATO I LAGHI DI CANCANO, UNO SPETTACOLO DELLA NATURA CREATO DALL’UOMO E RAGGIUNGIBILE CON UNA BELLA STRADA A TORNANTI. NELLA PAGINA ACCANTO,UNO SCORCIO DELLA “VASCA” DEI BAGNI VECCHI A BORMIO, CENTRO TERMALE NOTO FIN DALL’ANTICHITÀ. SOTTO: UNA “CLASSICA” MOTOCICLISTICA, LA STATALE SS 38 NEL TRATTO CHE VA DA BORMIO AL PASSO DELLO STELVIO. OLTREBORMIO. FRAELEELEDIGHE DI CANCANO Percorrendo la SS38, superando Teglio e Tirano, le vie dei Terrazzamenti e Sondalo arriviamo a Bormio, ci fermia- mo per una passeggiata in centro, i negozi sono davvero belli e poi ci diri- giamo verso l’inizio del Parco dello Stelvio alle dighe di Cancano che si trovano in Valdidentro (in Alta Valtel- lina) e si raggiungono salendo da Premadio, percorrendo i tornanti che risalgono il “Monte Scale” e che ci porteranno in Val di Fraele passando a fianco alle storiche torri, da dove la strada diventerà sterrata, ma è comun- que transitabile a passomoderato con qualsiasi tipo di moto. Una volta giun- ti alle torri avrete modo di godervi lo splendido paesaggio che si apre sulla valle di Bormio da un lato e sulla Val- didentro dall’altro lato. Proseguendo da qui verso Cancano, avrete modo di ammirare l’imponente opera d’ingenie- ria, “Un mondo più che scomparso annegato!” scrisse il poeta bormino Giulio Pedranzini all’epoca in cui la Valle di Fraele venne “invasa” da 187.100.000 m2 di acqua. Qui infatti alcuni laghi artificiali e un imponenete diga rendo- no unico il paesaggio Givi Magazine Aprile 2014 - turismo  23

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