GIVI Magazine - Aprile 2014
CITTA DA SCOPRIRE. TEGLIO, TIRANO E BORMIO Teglio si trova a circa metà stada tra Sondrio e Tirano è una città da non perdere, proprio perché viene definita “la patria dello pizzocchero” come re- cita il cartello di benvenuto. Qui potre- te trovare il meglio in termini di specia- lità gastronomiche come bresaola, sciatt, formaggi e una notevole quantità di vini, come gli immancabili Inferno e Sforzato. La lunga storia della cittadina offre la possibilità di visitare qualche bel monumento come il Palazzo Besta di grande importanza storica, con una splendida architettura rinascimentale, la torre de li beli miri (torre del belvede- re) è il simbolo cittadino e ciò che rima- ne del vecchio Castello, di origini, addi- rittura, longobarde. Tirano invece, sempre sulla SS38, è famosa per il bel- lissimo santurario dedicato allaMadon- na, da qui passa il trenino rosso (proprio in mezzo alla città) che collega l’Italia con St. Moritz e la strada per il Passo Bernina infine Bormio, città dalla voca- zione turistica e soprattutto con i bagni termali, nota per la sua bellissima posi- zione e per lo spazio aperto VAL DI MELLO Riserva Naturale della Val di Mello: splendido paradiso naturale, la Val di Mello non è sola- mente la meta preferita degli amanti del bouldering, che può essere praticato sia sui massi di fondo valle che sulle vertiginose placche granitiche dei suoi versanti, ma è anche luogo di piacevoli passeggiate alla scoperta di un ambiente ricco di tradizioni. La recente costituzione della Riserva Natu- rale è la migliore garanzia che la Val di Mello riuscirà a mantenere inalterate tutte le ca- ratteristiche che la rendono unica al mondo. GOURMAND La Valtellina è una gioia per il palato e per gli occhi: sapori intensi e unici, una cucina sem- plice che ancor oggi conquista tutti coloro che la provano. Una tradizione gastrono- mica che nasce con i pizzoccheri, taglia- telle di grano saraceno con verdure, burro fuso e formaggio Casera e continua con gli sciatt (rospi in dialetto per la tipica forma a “girino”), frittelle di grano saraceno che racchiudono un morbido cuore di formag- gio, serviti su un verde letto di cicorietta e infine i taroz: una purea di patate lesse e fagiolini condita con formaggio fuso e burro fritto con cipolle. E ancora la polenta, creata dalla combinazione di farine di mais e grano saraceno, servita accompagnata dai funghi porcini, dai salmì di selvaggina o condita con burro e formaggio Bitto (allora diventa la “polenta taragna”). Salu- mi (bresaola DOP), formaggi (dal Bitto al Casera) e non possiamo dimenticare i dolci tipici, la Bisciola o la Cupeta, delizio- so impasto di miele e noci racchiuso tra due veli di ostia, la torta Saracena con panna e marmellata di mirtilli. A TIRANO, SE AVETE TEMPO A DISPOSIZIONE, LASCIATE LA MOTO E PROVATE IL TRENINO ROSSO DEL BERNINA. NELL’ALTRA FOTO, LO SPLENDIDO CORTILE DI PALAZZO BESTA A TEGLIO. 24 turismo
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