GIVI Magazine - Novembre 2014
nabili, per la nostra gioia di avventurieri. Nel corso della prima settimana abbiamo toccato località rinomate come le isole di Il- habela, dove si arriva in traghetto, ed Ilha Grande, una perla dove non esistono strade e gli unici mezzi sono le buggy della polizia, le auto dei pompieri e il trattore che raccoglie la spazzatura. Magnifico anche il villaggio di Paraty - patri- monio dell’UNESCO - mentre francamente avremmo potuto evitare Rio de Janeiro, ten- tacolare e dal traffico assurdo anche di do- menica. Per quanto mi riguarda il culmine della prima settimana è stato l’indimentica- bile Pontal de Atalaia nei pressi di Cabo Frio. Si tratta di una penisola da percorrere in quota, tutta in fuoristrada, che da un lato si affaccia su una laguna verdissima dalle spiag- 1) L’INTERNO DEL BRASILE OFFRE DI TUTTO. DALLE STRADE, PERFETTAMENTE ASFALTATE, A LUNGHI TRATTI FUORISTRADA, OLTRE AI SOLITI SCORCI PITTORESCHI CON TANTO DI FUSCA (IL MAGGIOLINO DELLA VOLKSWAGEN, QUI DIFFUSISSIMO). ge bianche come lo zucchero, e dall’altro sovrasta l’Oceano Atlantico, che qui appare particolarmente selvaggio. Non a caso l’inte- ra zona, battuta costantemente da un vento fortissimo, è disseminata di relitti di navi che vanno dal 1700 fino ai giorni nostri. DAL MARE ALLAMONTAGNA Nel corso della seconda ed ultima settimana abbiamo invece cambiato completamente paesaggio. Dato addio all’Oceano Atlantico e allo Stato di Rio de Janeiro, ci siamo inol- trati su per le montagne, verso lo Stato del Minas Gerias. Qui molte località ricordano l’Europa e soprattutto la Germania: fatto dovuto principalmente al grosso flusso mi- gratorio di tedeschi e svizzeri che sono arri- vati qui prima e dopo le due guerre mondia- li. Città come Nova Friburgo e Teresopolis ne sono un perfetto esempio. Spingendoci ancora di più a nord abbiamo raggiunto un altro villaggio patrimonio dell’UNE- SCO, lameravigliosa (e carissima!) Tiradentes, che al contrario di quanto farebbe pensare il nome è davvero bella ed accogliente. Da li, il punto più a nord di tutto il nostro giro, siamo scesi verso la zona termale - la più ampia al mondo per quanto riguarda la di- sponibilità di acque curative - a cavallo tra gli stati di Minas Gerais e San Paolo. Quest’area è sempre stata meta di regnanti e dignitari, in arrivo anche dall’Europa. Alcuni di essi hanno ritrovato la salute e come ringrazia- mento hanno fatto erigere bellissime chiese e palazzi. Da parte nostra abbiamo approfittato per ben ...Segue a pagina 22 18 turismo
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