GIVI Magazine - Maggio 2016
GUARDA LE ALTRE FOTO 1) L’ENROSADIRA È IL FENOMENO PER CUI LA MAGGIOR PARTE DELLE CIME DELLE DOLOMITI ASSUMONO UN COLORE ROSSASTRO, CHE PASSA GRADATAMENTE AL VIOLA, SOPRATTUTTO ALL’ALBA E AL TRAMONTO. IL TERMINE, CHE LETTERALMENTE SIGNIFICA “DIVENTARE DI COLOR ROSA”, DETIVA DALLA PAROLA LADINA ROSADÜRA O ENROSADÖRA la “Madonna col Bambino”, entrambi progettati dall’architetto Preti. La nostra seconda tappa è Asolo, passando per Riese Pio X (SS 667 e poi SP 6): dopo una quindicina di chilometri e non più di una mezz’ora di tragitto, arriviamo ai piedi della “città dai cento orizzonti”, come la definì Carducci. Situata in una posizione panoramica senza eguali, Asolo ha ospitato nei secoli personaggi illustri e artisti da tutto il mondo. Superata questa località imbocchiamo la SS 248 che, passando per Cornuda, Pederobba, Quero e Anzù, dove si intravede la basilica dei Santi Vittore e Corona adagiata sopra il Monte Miesna, in 30 km di strada che costeggia il fiume Piave arriviamo dritti a Feltre. Qui il primo weekend di aprile cinquemila centauri si sono ritrovati per la XXXI edizione della Benedizione del Motociclista, organizzata dal Motoclub di Feltre. Arroccata su un colle all’estremità occidentale della Val Bel- luna, Feltre, piccola ma caratteristica città d’arte, merita certamente una sosta per girovagare tra le vie del borgo antico. Attraversata la Porta Imperiale, principale punto di accesso alla città, lungo via Mez- zaterra incontriamo una serie di nobili residenze cittadine, come il 2) SOTTO, FELTRE E LA SUA SPLENDIDA PIAZZA MAGGIORE CIRCONDATA DA ANTICHI PALAZZI UN TEMPO APPARTENUTI ALLE NOBILI FAMIGLIE LOCALI
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