GIVI Magazine - Maggio 2016

THE MAN CAL, VEDI ANCORA I TUOI AMICI D’INFANZIA? Continuo a vederli ma non quanto vorrei. E credo che questo valga per tutti quelli che frequentano il “paddock”. Piloti e staff sono sem- pre in viaggio e non si torna realmente a casa se non a fine campio- nato. Spesso si decide di avere più case. Mantenere I contatti non è facile ma io continuo a farlo. Probabilmente riuscirò a recuperare il tempo perduto quando andrò in pensione. CHE TIPO DI SCUOLA HAI FREQUENTATO? SE NON FOSSI UN PILOTA COSA AVRESTI VOLUTO DIVENTARE? Ho frequentato le scuole obbligatorie. Nonmi piaceva andarci, come la maggior parte degli studenti. Ho dovuto imparare ma trovavo spesso poco interessante quanto ci veniva propinato. Penso che andare a scuola sia importantissimo ma allo stesso tempo credo si possa impararemolto anche senza una grande istruzione teorica. Si può imparare una lingua, cosa utilissima, ma la scuola della vita può insegnare di più. A me è successo questo. Da solo ho imparato un sacco di cose. Sono orgoglioso del mio apprendistato. Quanto alla seconda domanda: una volta avrei risposto il calciatore. Ora risponderei “correre in bicicletta”. DESCRIVI UNA GIORNATA TIPO FUORI DALLA PISTA. Passo la mattinata, fino all’ora di pranzo in bicicletta. Mi alzo da solo, faccio colazione ed esco. Dopo pranzo passo il pomeriggio con Lucy oppure svolgo le classiche faccende familiari (passare in banca, fare la spesa, ecc). Amo il cinema ma questa passione non è condivisa da mia moglie. Spesso decidiamo di starcene a casa da soli a rilassarci. Stiamo in giro per così tanto tempo che è bello anche oziare sul di- vano. QUAL È IL TUO POSTO PREFERITO PER LE VACANZE? Non ho mai fatto vacanze lunghe. Ma durante l’inverno mi fermo in California e questa potrebbe essere considerata, in parte, anche va- canza. Sarebbe il caso di iniziare a pensare a una meta dove passare una vera vacanza, almeno di una settimana o qualcosa del genere. GUARDI LE NOTIZIE IN TV? SEGUI LA POLITICA? Sì e sì. Mi interesso a entrambe. Quando mi alzo la mattina seguo il canale di notizie, ma questa ultime non lo rendonomai unmomento divertente. TI PIACE LEGGERE? ASCOLTI MUSICA? Di solito non ascolto musica per passione. Mi fa compagnia in auto ma non ho un genere preferito. Sulla scelta dei libri la preferenza va alle autobiografie: conoscere la vita di persone importanti mi piace, legata a qualche sport o anche altro. SAPPIAMO CHE HAI UNA CASA IN TOSCANA. COSA TI PIACE DI PIÙ DELLA CULTURA ITALIANA? Sì abbiamo una casa in Toscana che mi piace molto. Posso andare in bicicletta tutti i giorni, normalmente sotto il sole. Il posto è perfet- to per chi, come me, dopo un weekend di gara cerca un po’ di relax. È un po’ come l’Isola di Man. Mi piace il panorama della Toscana, i piccoli borghi .. cose come queste. E che dire del cibo? Veramente buono ma pericoloso: devo stare attento a non ingrassare ma è difficile resistere. COME CONVIVE CON IL TUO LAVORO LATUABELLAMOGLIE? Non credo sia facile “essere mia moglie”. Ma questo vale per ogni pilota professionista. Bisogna trovare il miglior equilibrio, soprattutto imparare a dedicarsi del tempo. Io credo di essere abbastanza bravo in questa gestione… ma riconosco che a volte la situazione può di- ventare frustrante. Per fortuna ho trovato la donna giusta. Lei mi è sempre di supporto e sa perfettamente quanto ami il mio lavoro. Alcune persone pensano che le mogli dei piloti passino il tempo a piangere quando il proprio marito affronta la pista a 200 mph. Non è il caso di Lucy: sono sicuro che più forte della consapevolezza che qualcosa possa andare storto ci sia la fiducia nella mia capacità di avere sempre la situazione sotto controllo. ÈPIÙDIFFICILEDIVENTAREPAPÀOANDARE INMOTOA340km/h? Non lo so. Ve lo saprò dire a luglio. Non ho intenzione di rallentare. Diventare padre mi spingerà ad andare “più veloce” per offrire an- cora di più alla mia famiglia.

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