GIVI Magazine - Novembre 2016
le macchine di cambio contanti presenti nei distributori di benzina. Nei paesini e nelle città ci sono i classici change money che qui si chiamanoMenjačnica. Nel settembre 2016 il tasso euro / Dinaro era di circa 123 dinari per euro. Ecco un esempio pratico dei costi: soft drink al bar 1 euro, caffè 0,3 euro, bottiglia di birra da 0,33 al ristorante 1,2 euro. Con 10 euro si mangia molto bene al ristorante. An- cora meno si spende fuori dalle grandi citta- dine. In sostanza la Serbia è davvero un Pa- ese economico. Qualcuno la chiama «La bella addormentata« per la sua distanza, al momento, dal turismo di massa. Il gap tra mondo occidentale e Serbia è ancoramarca- to e lo si nota anche dai vecchi modelli di auto che circolano sulle sue strade e dalla tipologia dei supermercati discount. Il risvolto positivo è proprio legato al cibo: qui tutto, carne, frutta, verdura ecc sono di pro- duzione locale. Ma, e questo è importante, tutti i tipi di cibo, dalla carne, frutta a verdura sono di produzione locale, grande gusto e al prezzo più basso. La carne alla griglia rappre- senta il file rouge della loro gastronomia. Ve la servono con insalata, pomodori, peperoni caldi, cipolle, cavolo ... Anche il pane, sempre fresco, è buonissimo e la birra locale è eccel- lente, anche se piuttosto forte. Se vi piace la «vera vita locale», allora chiedete dei “Kafana”, ristoranti con musica dal vivo e la griglia sempre accesa. Cosa vedere? Il popolo serbo èmolto cordiale. Quindi segui tranquillamente il tuo naso e fermati dove vuoi. Sarai sempre ben accolto. Attraversare le campagne di questo Paese fa scorprire sapori, odori e paesaggi di altri tempi e quan- to si torna a casa spesso si mette a confron- to la qualità della vita contadina di queste aree con la propria. La lingua potrebbe rappresentare uno scoglio... a meno di non conoscere il cirillico. Un buon consiglio è quello di assumere per un paio di giorni una guida motociclistica locale. Il mio personale consiglio è quello di contattare ZoranMihajlović. Lui conosce tutti i ristoran- ti locali migliori, sa come trattare con la po- polazione locale, ed è unmotociclista esper- to. possibile contattarlo sulla sua pagina “cruising.across.serbia”. Belgrado e la sua vita notturna sono assolu- tamente da vedere. Soprattutto le strade vicino al fiume Danubio. Se cercate un villag- gio etnico con le casette in legno, ne trovate uno bellissimo a circa 200 km a sud di Bel- grado. Si chiama Mokra Gora ed è vicino alla città di Užice. Qui vale la pena di fermarsi almeno una notte (e fate colazione al risto- rante Visconti). Un nome noto che gravita in questo posto è l’attore e regista cinemato- grafico Emir Kusturica (prendi nota del suo recente film con Monica Bellucci). Ancora qualche consiglio pratico: ricordatevi di farvi rilasciare in hotel il «tourist form»: potrebbe- ro chiederveli alla frontiera. Quanto alla condizione delle strade, l’asfalto è pulito e di buona qualità in tutto il Paese. Percorrere gli sterrati, soprattutto lontano dalle città, è legale ovunque. CROAZIA, splendida “cavalcata” costiera Visitare la costa della Croazia nel momento di picco della stagione estiva è un errore. Le vecchie sue città non sono pronte ad assor- bire l’enorme flusso di turisti degli ultimi anni; il risultato finale sono strade affollate, per- sone nervose, rumore, basso livello di servizio nei ristoranti. Perché non visitare questo bellissimo Paese a metà aprile, maggio, fine settembre o ottobre? In questi periodi la scena cambia e tutto è più rilassato e godi- bile e i prezzi più bassi. Jadranska magistrala è la vecchia strada costiera da Fiume fino a Dubrovnik e a mio modesto parere una dei più bei tragitti a li- vello mondiale, capace di farvi dimenticare (se ci siete stati) l’australiana Pacific Ocean Road. Parliamo di un tratto di 500 km di buon asfalto con una cintura di alte montagne da un lato e il mare con le isole bianche dall’altro. E sopra solo il cielo... Siate quindi previdenti. Una buona idea per godere al meglio la costa è quella di combinare traghetti e tratti stra- dali. Il mio tour da sogno inizia con la visita a Opatija (Abbazia, luogo di grandi corse su strada negli anni 70), poi in direzione ovest per circa 30 Km. per un breve viaggio in traghetto fino all’isola di Cres. Attraversatela e poi passate alla visita dell’isola di Lišinj. Di nuovo in traghetto verso l’isola di Krk e da li verso Rab. Da quest’isola finalmente si ri- prende il traghetto per la terra ferma. Guida- te lungo una strada panoramica fino a rag- giungere il parco di Paklenica dove andrà presa una decisione importante: girare a destra e visitare l’isola di Pag attraverso il ponte, o girare a sinistra e puntare verso le città di Zara, Spalato e seguire il fiume Neret- va fino a Dubrovnik. Per quanto riguarda strade sterrate…Quando siete vicini a Paklenica, tenete d’occhio la salita che porta al monte Velebit. Trovate il 2) BOSNIA. IN SEQUENZA SOPRA, IL FAMOSO ANTICO PONTE DI MONSTAR E NEGOZIETTI CON LO SFONDO DEL MINARETO. IL CAFFE’ LOCALE CON IL RATLUK E LA PANORAMICA STRADA CHE COSTEGGIA IL FIUME NERETVA. Givi Magazine Novembre 2016 - Dossier Est Europa 35
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