GIVI Magazine - Novembre 2016

da una azienda che ha trasformato una classica carpenteria leggera in una reparto altamente tecnologico e robotizzato. Il terzo fattore… è la passione per la moto”. Quali sono le sue mansioni in Metalteck? A proposito, siamo sempre in ambito di produzione interna vero? “Confermo: la Metalteck è l’unità produttiva esclusiva di GIVI per quanto riguarda le lavorazioni del metallo. Oggi, dopo tanta gavetta, gestisco direttamente il reparto produttivo degli accessori in metallo”. Quindi ogni sistema di attacco o altro prodotto metallico che porta il marchio GIVI esce dal suo reparto… Lettori siete avvisati. Se qualco- sa non va ora sapete con chi prendervela. Scherzi a parte, può prova- re a spiegare cosa si fa qui? Non stiamo parlando del classico reparto che piega, taglia e fora barre di metallo vero? “Siamo partiti tanti anni fa come una classica carpenteria da “piega, ta- glia, fora, rifila” ma per stare al passo con i tempi e dare qualità, design e servizio ai nostri clienti motociclisti, abbiamo investito moltissimo negli anni in tecnologia. Dico “abbiamo” (anche se gli investimenti li ha fatti il Sig. Visenzi) perché sento anche un po’ mia questa realtà produttiva. Le tradizionali lavorazioni di carpenteria rimangono le stesse ma oggi vengono realizzate con strumenti che sembrano arrivare dal futuro. il “taglio” viene eseguito al laser sia per la lamiera che per il tubo. Questo ci permette di giocare anche di fantasia per migliorare il design (fori, tagli inclinati, fresature, incastri tra due tubi con sezioni diverse) per- ché come ben sappiamo la moto è passione ma anche design, qualità e sicurezza. Le “curvatubi” sono diventate macchine CNC, esclusivamente elettroni- che con controllo d’angolo costante e sviluppo in 3D. Le “saldature manuali” sono controllate da isole robotizzate, asservite dall’uomo ma con precisioni decimali e qualità estetica e di tenuta delle saldature senza precedenti. Abbiamo 3 isole di saldatura e una di piegatura del tubo con lavorazioni in linea successive alla piega. Quindi lei lavora più con i robot che con dipendenti in carne e ossa? Chiaramente tutta questa tecnologia sarebbe inutile senza personale specializzato e qui sottolineo Specializzato perché ogni operatore pro- duttivo che lavora in reparto è allo stesso tempo attrezzista e program- matore. La cosa fondamentale per noi è il gioco di squadra: capire i problemi e risolverli sempre insieme e subito senza metterli da parte.” E lei ha seguito in prima persona tutto questo avanzamento tecno- logico? “In pratica dalla mia assunzione ai giorni nostri. Il primo robot di saldatu- ra è arrivati in reparto nel 1992 e io sono stato il primo dipendente scelto per entrare nel mondo della robotica”. Ogni nuova moto o scooter ha bisogno di supporti e accessori dedi- cati. I processi di progettazione vengono realizzati internamente o attraverso un supporto esterno? “Internamente tramite un’area prototipi in collaborazione con l’ufficio tecnico che si trova qui in GIVI.” La qualità dei materiali utilizzati quanto conta? “E’ fondamentale. Prima di qualsiasi tecnologia. Mi spiego: senza la qua- lità del materiale, tutta la tecnologia che abbiamo oggi, sarebbe inutile.” Grazie Eros per il tempo che ci ha dedicato. 1) IN ALTO: FASE DI ATTREZZAGGIO PRESSA PER UN COMPONENTE PLX E CONTROLLO QUALITÀ SALDATURA A ROBOT DEL PARAMOTORE. SOTTO: PIEGA LAMIERA CON CONTROLLO D’ANGOLO E PROGRAMMAZIONE DI UN MONORACK NELL’ISOLA ROBOTIZZATA COMPOSTA DA CURVATUBI COMPLETAMENTE ELETTRICA, PIEGATRICE, ROBOT CON SCARICO E CARICO IN AUTOMATICO. NELLA FOTO PANORAMICA: PARTICOLARI PRONTI ALLA LAVORAZIONE D PIEGA. 42  inside Givi

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