GIVI Magazine - Maggio 2017

GIORNO 2 - 386 km percorsi DA VOLTERRA A CERVIA PASSANDO DAL MURAGLIONE Volterra e dintorni valgono da soli un viaggio in Toscana. Qui la tradizione storica si unisce alla natura in modo esemplare. Le testimonianze si ritrovano non soltanto nei musei della città, primo fra tutti quello Etrusco, ma anche semplicemente passeggiando nelle vie del centro, rigorosamente pedonale, con palazzi medievali, vicoli e scorci affa- scinanti. Il luogo pullula di ristorantini tipici, che offrono piatti regionali dai nomi piuttosto invitanti. Il cibo ottimo e la cortesia toscana creano un connubio senza sorprese. Se vi piace l’artigianato artistico, a Volterra ce n’è uno unico al mondo: la lavorazione dell’ala- bastro. Da questa splendida cittadina potete optare per una maggior conoscenza della Val di Cecina (mezza giornata e poco più di 100 km di percorso da aggiungere) oppure pun- tare direttamente al gioiello San Gimignano. Nel primo caso si punta verso sud-ovest, sulla bellissima SR68 , per raggiungere Querce- to (meraviglioso il suo castello), successivamente il borgo medievale di Pomarance (al- lungate fino alla rocca di Sillano sulle alture intorno, dalla quale si gode una vista a 360° sul territorio toscano); da qui, via SR439 , si costeggia la Riserva Naturale di Berignone . Se si opta per il trasferimento veloce a San Gimignano , la strada da prendere è la SR68 e poi SP47 che, passando da Castel San Gimignano , vi porta al borgo delle sette torri, uno dei piatti forti del nostro itinerario. La sua fondazione si perde nella notte dei tempi, all’interno di un territorio frequentato sin dalla preistoria. Lo sviluppo avvenne nei primi tre secoli del secondo Millennio; la straordinaria architettura che vediamo oggi nasce in quel periodo. Il suo centro storico (una sorta di Medioevo congelato) è patrimonio dell’U- nesco. Se avete ancora voglia di bei panorami, prendete la SP1 e al bivio per Bibbiano fate una deviazione verso Colle di Val d’Elsa , altrimenti proseguite per Poggibonsi , San Cascia- no e Tavernelle Val di Pesa . Il percorso continua su strade secondarie, come la SP3 che porta a Imbruneta , poi con la SP70 e la SR222 si raggiunge Bagno a Ripoli , zona disse- minata di castelli, case di campagna e ville di epoca rinascimentale (da provare la cucina dell’osteria Staccia Buratta, Via Pulicciano 22), dove ci si inserisce sulla SS67 lasciando Firenze sulla sinistra e seguendo il percorso del fiume Arno fino a Pontassieve , che prende il nome dal suo nel ponte mediceo sul fiume Sieve. Questi paesi immersi nel tipico paesaggio toscano paiono dipinti, e vanno tassativamen- te percorsi a velocità ridotta per due motivi fondamentali: la massiccia presenza di auto- 30  Turismo

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