GIVI Magazine - Maggio 2018
UNA DELLE TANTE VISTE MERAVIGLIOSE DEL SITO ARCHEOLOGICO E COMPLESSO RELIGIOSO DI ANGKOR. NELL’ALTRA PAGINA, DALL’ALTO, IL FAMOSO PONTE DELLA VITTORIA, CHE PERMETTE L’ACCESSO ALLA FORTIFICAZIONE ATTORNO AL TEMPIO DI BAYON; UNO SCORCIO DEL TEMPIO DI TA PROHM; DETTAGLIO DEL TEMPIO DI TA PROHM 1° e 2° giorno - Domenica 12 e Lunedì 13 novembre 2017 400 km - da Pattaya (Thailandia) a Siem Reap (Cambogia) Il viaggio inizia ufficialmente la sera di domenica 12 novembre a Pattaya, in Thailandia, con cena, briefing ufficiale e distribuzione dei caschi e dell’abbigliamento tecnico a tutti i partecipanti. Il mattino successivo ci mettiamo in marcia: è così umido nelle prime ore del giorno che riusciamo a malapena a fare le consuete foto di gruppo senza che l’obiettivo della fotocamera si appanni. Dopo una breve sosta a metà mattinata, per un controllo ai comandi moto, regolati in funzione dei gusti personali dei conducenti, ripartiamo velocemente verso il confine cambogiano. La strada lunga e dritta, il cielo coperto e l’umidità si sono combinate per rendere questa tratta non proprio piacevole… ma i meravigliosi siti archeologici e religiosi che ci aspettano più avanti ci danno la giusta motivazione per sopportare il tragitto. Superato il confine, la guida in Cambogia si rivela molto problematica. Del resto nessuno poteva prepararci agli ultimi 150 km. Lungo il percorso incontriamo mucche, ogni tipo di carretto, pedoni, biciclette, automobili, camion enormi, e soprattutto sciami di scooter, in grado di sbucare apparentemente dal nulla quando meno te lo aspetti. In pratica uno slalom continuo! Raggiungiamo l’hotel a Siem Reap subito dopo il calare della notte. Un momento interessante della giornata è stato sicuramente il passaggio del confine tra Thailandia e Cambogia. Qui abbiamo dovuto parcheggiare tutte le moto alla dogana in uscita, registrarne i documenti per poi passare all’ufficio immigrazione per lo scatto di una fototessera e il controllo del passaporto. Con grande sorpresa le formalità in Cambogia si sono rivelate meno farraginose di quanto ci aspettassimo: la polizia di frontiera ci ha radunato nel cortile del palazzo della dogana e dopo nemmeno dieci minuti avevamo già l’autorizzazione per proseguire. 3° giorno - Martedì 14 novembre 2017 Giorno di pausa per noi GIVI Explorer. In programma c’è la visita del magnifico complesso di Angkor , patrimonio dell’umanità UNESCO. Un moto-viaggio non è mai semplicemente spostarsi dal punto A al punto B ma anche vivere ogni chilometro, assaporare ogni momento e scoprire ogni sfumatura dei Paesi e delle culture che si attraversano e con le quali si entra in contatto. L’ultima edizione del GIVI EXPLORER TOUR ci ha portati in un territorio del continente asiatico che condivide una storia millenaria, fatta d’imperi e sfarzosi palazzi, ma anche di periodi molto tristi di guerra, povertà e tirannia. Il GOLDEN TRIANGLE ADVENTURE, questo il nome, ha riscontrato un numero record di partecipanti: quasi 40 persone, tra driver, accompagnatori, marshal e personale di supporto, provenienti da 12 differenti Paesi. Non tutto è andato bene… del resto quando si viaggia in moto qualche imprevisto va messo in conto. 26 Givi Explorer Tour
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