GIVI Magazine - Maggio 2018

mille colori. È una vera battaglia quella che avviene tra i venditori, che cercano in tutti i modi di catturare l’attenzione dei turisti. Nel nostro caso, alla fine, abbiamo premiato gli sforzi di una madre con il suo bambino, che dopo aver adocchiato la “preda” (noi...), ha respinto gli attacchi delle barche concorrenti e non ha mai smesso di inseguirci finché è riuscita ad agganciarci… proprio mentre stavamo per tornare al molo di sbarco. Probabilmente la donna è parte della “gente del fiume”, come li chiamano qui: una popolazione a sé stante, che continua a vivere nelle case galleggianti, adattandosi ai cambi culturali ed economici, soprattutto in un momento in cui la maggior parte delle merci viaggia su camion e non più sulle chiatte fluviali. Dopo la visita al mercato torniamo all’hotel per indossare l’abbigliamento tecnico da moto. Davanti a noi abbiamo ben 350 km da percorrere, da Can Tho al Parco Nazionale Preah Monivong Bokor , in Cambogia. Attraversiamo il confine subito dopo pranzo ma siamo accolti da una tempesta tropicale che ci costringe a fermarci e trovare un riparo. L’ultimo tratto di strada è totalmente all’interno del parco naturale di Bokor, una divertente salita di circa 30 km piena di curve e tornanti. 8° Giorno- Domenica 20 novembre 2017 600 km - da Bokor (Cambogia) a Pattaya (Tailandia) Sapevamo che il momento sarebbe giunto, e in un certo senso lo temevamo: siamo all’ultimo giorno del GIVI Golden Triangle Adventure 2017. Tutte le cose belle finiscono, vero, ma a questo si aggiunge una tappa finale particolarmente impegnativa. Abbiamo preso il via alle 7:00 del mattino sotto un fragoroso temporale e la pioggia praticamente non ci ha mai dato tregua per le successive 16 ore. L’attesa alla frontiera con la Thailandia è stata un po’ più lunga di quanto sperassimo, dato che attraversavamo il confine a un valico piccolo e normalmente poco trafficato. Le condizioni di caldo e l’estrema umidità, fermi in coda in attesa del colloquio con l’ufficiale della dogana, non ci hanno aiutato. Una volta rientrati in Thailandia ha ripreso a piovere forte e le condizioni di visibilità sono peggiorate al punto da rendere la guida estremamente pericolosa. I nostri marshal hanno fatto un lavoro eccellente nel rallentare il gruppo senza che il ritmo ne risentisse troppo… ma a tre ore dalla nostra destinazione abbiamo passato uno dei momenti peggiori della storia del progetto GIVI Explorer. Per un motivo incomprensibile, un pick-up proprio davanti a noi è andato in testacoda, fermandosi di traverso proprio nel mezzo della carreggiata. Purtroppo, uno scooterista locale e uno “dei nostri” non sono riusciti ad evitarlo, e l’impatto li ha mandati nel fosso ai lati della strada. Nessuno si è fatto male, ma la moto è andata distrutta. Conducente e passeggero sono stati trasportati al più vicino ospedale per ulteriori accertamenti e dimessi due ore dopo: qualche ammaccatura e un brutto spavento ma niente danni fisici. Situazioni come questa fanno parte del viaggiare in moto, lo sappiamo tutti, ma non è mai bello viverle in prima persona. In tutto questo è emerso un aspetto positivo: l’efficienza, la cortesia e la completa neutralità degli operatori del pronto soccorso, che sono arrivati sul posto in meno di dieci minuti. Dopo l’incidente, con il morale basso, siamo risaliti in sella per affrontare i 250 km mancanti sotto la pioggia e con il crepuscolo vicino. Con il gruppo compattato e cercando di mantenere un ritmo serrato ma sicuro, siamo arrivati a Pattaya verso le 23:00, portando a buon fine la GIVI Golden Triangle Adventure 2017. IN ALTO: IL GRUPPO NEI PRESSI DEL MILLENARIO PONTE DI PREAH TIS, VICINO AL VILLAGGIO DI KAMPOM KDEI. LA PIOGGIA NON CI HA DATO TREGUA PER TUTTI I 600 KM DELL’ULTIMO GIORNO, DALLA CAMBOGIA FINO IN TAILANDIA

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