GIVI Magazine - Maggio 2018

in pista. Niente crediti purtroppo. Almeno qui in Italia. All’estero questo impegno viene riconosciuto. Di contro, per dare spazio a questo progetto ho perso un po’ di tempo con gli studi…. Se non ricordo male sei ancora in stage qui in GIVI Si, fino ad ottobre. Le tue mansioni in carpenteria sono simili a quella di Andrea? In parte sì. Io sono arrivato da poco e mi trovo un po’ nella fase di mezzo. Sto imparando e allo stesso tempo cerco di metterci del mio, attingendo dalla mia formazione. Per il futuro cosa prevedi? Il sogno sarebbe progettare e realizzare moto da competizione, ma da piccolo volevo fare il meccanico. La mia figura in GIVI rispecchia molto questa duplice passione. Qui passo un po’ di tempo a progettare e poi mi sposto sulle macchine e vedo subito il risultato. Quindi devo davvero ringraziare l’azienda per l’opportunità che mi ha concesso. La tua prima moto o scooter? La mia prima due ruote è stato uno scooter Piaggio Energy 50. La prima moto una KTM 125. Avevo 16 anni. Attualmente guido una Honda CBF600… e vengo preso in giro da loro (indicando gli altri 3). Come mai? Perché prima possedevo una CBR. Mi piaceva molto guidarla ma dopo un giro di 500 km sono tornato a casa con la schiena rotta. Dopo vari ripensamenti ho preferito il comfort alla velocità. PAOLO CAMNASIO Manchi tu Paolo. Liceo scientifico tecnologico, poi sono passato all’Università di Brescia, indirizzo Ingegneria Meccanica. Anch’io puntavo ad una specializzazione in Automotive. Le due e le quattro ruote sono da sempre la mia passione. Questo è il mio ambito. Non mi è mai passato per la testa di guardare ad altri settori dell’industria. L’illuminazione l’ho avuta con la Formula Student (poi è arrivata la Motostudent), competizione tra Università, nata in USA, con vetture tipo Formula 1 ma in scala ridotta. Quando ho scoperto che alla facoltà di Brescia c’era un dipartimento della magistrale che si occupava di questo progetto mi sono buttato a capofitto. Abbiamo respirato l’aria dei circuiti con qualche trasferta all’estero. E’ stato bello. Come si fa in altri Paesi, esiste la possibilità d’incontro conmanager aziendali mentre si frequenta, oppure il mondo del lavoro rimane fuori fin dopo la laurea? Mai incontrata un’azienda all’interno della mia facoltà. Seguendo esclusivamente i corsi, senza approfittare di qualche progetto extracurriculare, difficilmente arrivano proposte dirette. Sei un fuoristradista o preferisci l’asfalto? Ho iniziato praticando l’off-road perché a casa mia la parola “moto da strada” non si poteva nemmeno pronunciare. A 15 anni sono salito per la prima volta su di una due ruote a motore come passeggero. Sono bastate poche centinaia di metri per farmi capire che volevo quel veicolo più di ogni altra cosa al mondo. I miei, pensando che potessi cambiare idea, hanno detto “se la vuoi trovati un lavoro e comprala”. Così ho fatto, mettendo da parte i soldi per una 125 da enduro (il compromesso di cui ho parlato prima). Con questa moto ho percorso circa 30 mila km e mi sono veramente appassionato al fuoristrada. Poi sono passato alle sportive. E le elettriche? Hai avuto occasione di provarle? Cosa ne pensi? Sono innovative. Potrebbero superare anche prestazionalmente le moto spinte dal classico motore a scoppio. Qui in GIVI abbiamo una ZERO stradale che è fantastica. Anche guidare la Toyota PRIUS aziendale mi ha emozionato. Mi piace ogni nuova tecnologia legata alle auto e alle moto. Si è capito spero. A quali progetti GIVI hai contribuito? Ho lavorato per circa un anno a una serratura automatica per bauletto, comandabile tramite una APP da scaricare sullo smartphone. Non è stato facile in quanto il progetto non doveva toccare il funzionamento della serratura originale. L’abbiamo presentata all’ultima edizione di EICMA come Concept . Indicami un prodottoGIVI che ritieni al top in base alla tua esperienza di motociclista. Ne abbiamo parlato prima tutti insieme: il casco integrale in carbonio. E’ davvero pazzesco e spero che si continui a produrlo. C’è grande concorrenza lo so, ma passando dal fuoristrada alla strada, non riuscivo ad abituarmi ai caschi stradali per via del poco spazio davanti alla bocca. Questo modello di GIVI mi ha fatto cambiare idea. Che moto guidi attualmente? Una Brutale 990R Attenzione ai nuovi tutor che controllano la velocità. Nonperdonano nessuno. Lo so. Con moto come le nostre sarebbe meglio andare esclusivamente in pista. Ci stiamo già pensando. Altre passioni? Mi piacciono gli animali. Ho fatto in passato il dog sitter per guadagnare qualcosa. Come vedi il trasporto di gatti e piccoli cani in moto o scooter? Il mio cane non lo porterei. E’ difficile. Non puoi legarlo e potrebbe tentare di scappare. Sul mercato c’è già qualche proposta… nessuna convincente. Potrebbe progettarlo GIVI… 40  Givi Inside

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