GIVI Magazine - Maggio 2019
LAGO DI CAMPOTOSTO PANORAMA SU ASSISI AREZZO el cuore dell’Italia esistono luoghi senza tempo, culla di civiltà antiche e affascinanti, dove colline, monti e pianure si incontrano dando vita ad un connubio che sa di olive e tartufo. Li abbiamo attraversati in moto in esclusiva per il GIVI Magazine delineando un itinerario che si snoda nell’arco di tre giorni tra Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo e include città d’arte, pittoreschi paesini e paesaggi naturali…un vero piacere per gli occhi e lo spirito. NELLA TERRA DEGLI ANTICHI TRA ARTE, NATURA E GASTRONOMIA Il nostro viaggio parte da Arezzo e si sviluppa lungo un itinerario ad anello, che ci riporterà al punto di partenza, percorribile nell’arco di tre giorni (un weekend lungo). Il territorio è costellato di laghi, parchi naturali e piccoli e grandi centri abitati ricchi di storia. 1° GIORNO Vista la tipologia di moto utilizzata, una BMW F850 GS, allestita per affrontare in due il percorso, abbiamo voluto includere un tratto sterrato, avvalendoci dell’aiuto di un “autoctono”: Pietro Bartolomei, amico giornalista che queste zone le conosce molto bene. Pietro ci ha accompagnati lungo un tragitto di circa 25 km, che da Arezzo , conduce ad Anghiari e successivamente a Sansepolcro per poi riprendere l’asfalto. Se possedete una maxi enduro o una crossover potrete replicare nel dettaglio la parte off-road seguendo le indicazioni del prossimo capitoletto. LO STERRATO Partendo da Arezzo ci si dirige verso la frazione di San Polo , passando sotto le suggestive arcate dell’antico acquedotto locale, per poi abbandonare l’asfalto iniziando la scalata verso la sommità dell’ Alpe di Poti (975 m slm). Blasonata meta di villeggiatura nel primo dopoguerra, quest’area è costellata di hotel e villette abbandonate, come malinconica ma affascinante testimonianza di un passato turistico. Tra le varie rovine si possono scorgere ancora i locali dove fino ad una decina di anni fa, veniva imbottigliata l’acqua “Fontemura” ed ancora peregrinaggio di molti nostalgici che armati di taniche, vengono a rifornirsi della preziosa acqua che ancora sgorga purissima. Dalla sommità si domina verso ovest la città di Arezzo, mentre volgendo lo sguardo ad est si apre la Valtiberina e l’Appennino Tosco-Romagnolo. Dopo circa 10 km di una discesa tortuosa e sempre sterrata, si attraversa il piccolo borgo di “Toppole” (segnaliamo il castello di origine longobarda) per poi giungere ad Anghiari , un antico borgo dichiarato tra i più belli d’Italia. Il tratto “off” prosegue in direzione Sansepolcro da dove si riprende l’asfalto verso Città di castello. L’ASFALTO Anghiari merita una sosta anche se si sceglie l’alternativa più comoda, percorrendo da Arezzo le statali SP43 oppure la SS73. Meta successiva è Città di Castello , centro principale dell’alta valle del Tevere, che vi lascerà senza fiato di fronte al fascino del centro storico, che ancora oggi conserva molte testimonianze del suo passato medievale, tra cui la doppia cinta muraria e una serie di chiese e splendidi palazzi. Dopo una breve sosta ci rimettiamo in viaggio verso Sud, in direzione di uno dei siti naturali più belli di quest’area della Penisola: la cascata delle Marmore . Inserita nel rigoglioso Parco Fluviale del Nera , a pochi chilometri da Terni , la cascata è una delle più alte d’Europa, nonchè delle più spettacolari: la suddivisione in tre salti a livelli differenti movimenta il flusso d’acqua, dando l’impressione che le cascate siano più di una. Sicuramente questo sito merita una visita approfondita (consigliamo le suggestive grotte scavate nel travertino dall’acqua), il Parco della Cascata delle Marmore è attrezzato con sentieri, servizi e possibilità di svolgere attività outdoor (per info e prenotazione ingresso: www.cascatadellemarmore.info ). Meta d’importanti intellettuali e artisti durante il XIX secolo, la tappa successiva di questo percorso è Nepi, splendida cittadina in provincia di Viterbo immersa in territori ancora selvaggi e molto suggestivi di questa parte della Tuscia. TURISMO Testo di Mario Frati e Arianna Meda - Foto Mario Frati, Uffici del Turismo 10 11 Turismo Givi Magazine May 2019
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