EURO 22-06: E ORA COSA SUCCEDE? iao Danilo, stiamo parlando di caschi più sicuri rispetto ai precedenti? Non poteva che essere così. L’obiettivo di ogni nuovo regolamento europeo punta a migliorare la metodologia dei test al fine di portare sul mercato caschi per motociclisti/ scooteristi sempre più protettivi. Come si è arrivati al nuovo standard? Cambiando le caratteristiche costruttive? Rendendo i caschi più robusti e magari più pesanti? Il nuovo standard prevede un approccio differente ai test di omologazione indicati dalla 22-05. Un cambio di rotta che porta a una progettazione mirata che prevede un leggero aumento di spessori, pesi e densità. Inevitabile l’aumento dei prezzi? Si. Un maggiore impegno, l’aumento delle materie prime e investimenti più rilevanti portano inesorabilmente ad un aumento dei prezzi. Indossare un casco confortevole è importantissimo per chi sta in sella tante ore. La nuova normativa migliora anche questo aspetto? Non è un aspetto regolato dalla 22-06; sicuramente aumentare il numero di calotte e/o polistirolo porta a migliorare anche il comfort. Su questo fronte GIVI continua a investire costantemente. Torniamo al titolo dato a questa intervista... puoi farci un quadro della situazione attuale? Siamo in pratica in un momento di transizione, previsto dal nuovo regolamento. Un congruo periodo di adattamento che vedrà le due normative (22-05 e 22-06) convivere sugli scaffali dei negozi. I negozianti espongono ancora soprattutto caschi omologati ECE 22-05. Si dice che potranno venderli ancora per qualche anno. È così? È proprio così. La nuova normativa è attiva da appena un anno e il parco circolante è composto prevalentemente da caschi 22-05. Ci vorrà del tempo per vederli scomparire.
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