Viaggiamo verso sud, per arrivare al secondo paesaggio mozzafiato, Ein Avdat Nationa Park. Qui vi consigliamo di scendere dalla sella e fare una piacevole camminata nel canyon, seguendo il torrente che porta a una cascata. IL NEGEV E I CRATERI NATURALI Mipze Ramon è la piccola cittadina dove ci fermiamo due notti per esplorare i dintorni. Si parte proprio dall’omonimo cratere, il Machtesh Ramon, che sembra appartenere ad un altro pianeta. Qui ci sono numerose zone attraversabili in moto, anche in fuoristrada senza alcuna difficoltà, come il Gvanim Wadi. Come scopriremo, le aree attrezzate per poter campeggiare o fermarvi per una sosta in mezzo alla natura e al silenzio del deserto sono presenti con una frequenza inaspettata. Il nostro consiglio è di chiedere sempre informazioni e indicazioni negli hotel della cittadina e alle guide locali, come Mr. Iftach Dvash, che saranno felici di accompagnarvi, in moto, a scoprire il deserto e i wadi che lui conosce come le sue tasche. Alle bellezze naturali qui si aggiungono i siti archeologici di Avdat e Shivta, insediamenti costruiti dai nomadi Nabatei per agevolare i commerci e i passaggi lungo la Via dell’Incenso che univa la Giordania all’Arabia. Tra l’altro abbiamo anche avuto la fortuna di percorrere tanti chilometri in compagnia del Direttore Generale del Ministero del Turismo Israeliano, Mr. Dani Shahar, con la sua BMW GS 40° Anniversario: una persona davvero a modo, con una grande passione per le due ruote. Per non farvi mancare nulla vi consigliamo di allungare il tragitto fino al confine egiziano, lungo la strada numero 10. Fate una sosta a Ezuz: è un piccolo villaggio dove assaggiare i piatti tipici fatti in casa e una buonissima pizza cotta in un forno italiano. Da qui la strada che costeggia il confine è davvero bellissima: un viaggio in solitaria nel deserto, salutando ogni tanto i militari annoiati nelle torrette di guardia. Le curve non mancano, non sono tante, ma quando si sale aumentano assieme al piacere che solo questi panorami riescono a offrire. MAR MORTO E MASADA Il mattino seguente si prosegue verso Sud-Est. Ci attende il Mar Morto, ma lungo la strada il panorama continua a cambiare e le soste per foto e video non si contano più. Il primo punto, immancabile per noi motociclisti, è lo Scorpions’ Trail, vero e proprio passo di montagna che dalle alture del Negev scende attraverso numerosi tornanti che affacciano sul deserto. A questo punto il tempo è tiranno e siamo costretti a tornare verso Nord, scendendo nella più profonda depressione della Terra. Il Mar Morto si trova infatti a 400 metri sotto il livello del mare; per questo motivo in estate il caldo è quasi insostenibile. Ma prima di fermarci in hotel, risaliamo di 1.000 metri per toccare la storica collina di Arad, un sito archeologico con alle spalle 5.000 anni di storia. Il luogo è molto suggestivo e attrezzato, come tanti parchi nazionali israeliani, per il campeggio. IL PAESAGGIO LUNARE DEL EIN AVDAT NATIONAL PARK 8 Turismo
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