GIVI Magazine - June / Giugno 2023

La strada, che sulla mappa stradale veniva segnalata “in costruzione”, si rileva ben presto uno sterrato pieno di pozzanghere. Siamo costretti ad adeguare la nostra guida alle rinnovate condizioni ed a procedere ad una velocità rapida e costante per evitare che la ruota anteriore della moto affondi in qualche pozza di fango più profonda del previsto. La sosta presso le cascate Pichi Traful è una questione di qualche minuto soltanto. Ognuno di noi, battendo i denti dentro il casco, conta i chilometri che mancano ad arrivare a San Martin de Los Andes. GIORNO 6 Il sole splende alto sopra i nostri caschi ed anche l’ennesima coda alla stazione di servizio diventa l’occasione per un piacevole scambio di saluti con altri motociclisti in viaggio attraverso la Patagonia. Ripartiamo in gruppo e con la mano ben ferma sull’acceleratore raggiungiamo in breve tempo il ponte sul Rio Malleo. È un caratteristico ponte con base in legno, decisamente spettacolare da attraversare con le moto. La strada che si apre davanti ai nostri occhi è un concentrato di colori. Un terreno rossastro, quasi lunare, contrasta con l’azzurro del fiume che scorre a lato e che delinea un percorso di curve ben definito. È una strada che, a causa del suo spettacolo, distrae la guida e può indurre all’errore. Il pranzo ha luogo presso il paese di Alumine ed è l’occasione per assaggiare la famosa “pasta patagonica”. Prima di ripartire abbiamo modo di conoscere alcuni particolari aspetti del luogo attraverso le parole, ricche di dignità, di un meccanico di moto del paese. Raggiungiamo le rive del Lago Pulmari nel primo pomeriggio e con estremo stupore scopriamo quello che sarà uno dei luoghi più caratteristici del nostro viaggio: l’Hosteria Piedra Pintada. È una recente costruzione di legno e pietra, posizionata su una riva isolata del lago e dotata di camere con ampia visuale sul paesaggio circostante. L’albergo è estremamente isolato e ciò è dimostrato anche dal fatto che l’alimentazione proviene quasi esclusivamente da energia solare e da un generatore secondario di corrente che viene avviato solo nel tardo pomeriggio. La cena ha luogo presso una struttura in legno separata dell’hotel ed è l’occasione per assaggiare il famoso “cordero patagonico”, una sorta di agnello locale cucinato alla brace e particolarmente saporito. I ricordi di quella sera sono ben chiari nella mente di ognuno di noi. Le parole pronunciate intorno a quella tavola sono racconti di viaggio, piccole tecniche di guida, storie ed esperienze passate. È un gruppo di persone che ora comincia davvero a considerarsi unito e parte di una esperienza unica. Ognuno è consapevole che è in questo luogo per un motivo, e crede talmente nello spirito del marchio che qui rappresenta da sentirsi quasi parte integrante di esso. GIORNO 7 La mattina lasciamo la riva del lago Pulmari senza voltarci indietro e percorriamo quello che sarà l’ultimo tratto di strada sterrata del nostro viaggio. Le ruote sono costrette ad affrontare un nuovo tipo di terreno, più sabbioso del solito e con solchi profondi e marcati. Una strada che i primi giorni avrebbe potuto creare apprensione in alcuni di noi, ora viene affrontata con estrema naturalezza guidando in piedi sulle pedane della moto. La sosta sulla spiaggia del Lago Alumine è l’occasione per divertirsi insieme un’ultima volta, prima di intraprendere gli ultimi chilometri di viaggio. Raggiungiamo il paesino di Villa Pehuenia, ultima sosta prima di raggiungere la città di Zapala. La strada però ci ha preparato un’ultima serie di sorprese ed infatti una carovana di eventi si presenta ai nostri occhi: un gregge di pecore che attraversa in modo inaspettato, alcuni contadini a cavallo che salutano alzando le redini ed una processione di carri trainati da buoi. GIORNO 8 La strada che collega Zapala a Neuquén è un lungo rettilineo di quasi duecento chilometri. Lo percorriamo a velocità costante, rallentando prontamente solo prima dei numerosi posti di blocco organizzati dalla polizia e segnalati da una serie di strisce gialle perpendicolari alla strada. L’arrivo a Neuquén coincide con l’ultimo, quasi commosso, saluto alle moto. Ognuno di noi ha un suo modo personale ed interiore di ringraziare quel concentrato di spirito e meccanica che lo ha condotto fino all’ultimo giorno di viaggio. Il collegamento con l’aeroporto di San Martin de Los Andes (luogo di partenza del nostro volo di ritorno per Buenos Aires). Quest’ultima tratta è l’ultima che percorreremo tutti insieme come gruppo. Tornando nei nostri Paesi d’origine ogni moto che incontreremo sulla strada, impolverata e con i bauletti montati, ci ricorderà questa terra lontana ed il senso di libertà che solo un viaggio in moto può garantire. 9 Givi Magazine June 2023

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