GIVI Magazine - Giugno 2012

THE ITALIAN SIGN OF MOTODESIGN 34 obbligatorie non sono previste per l’Australia, tanto meglio; però una scorta di medicinali “ben assortita” l’ho portata con me. Terminata la fase burocratica mi sono concentrato su quella che include la “sicurezza”: gli australiani sono un popolo accogliente, le leggi sono rispettate e fatte rispettare, il territorio offre spazio e impiego per chiunque ed è così vasto da regalare ogni tipo di clima... Quali sono i pericoli principali del Paese? Le acque delle zone tropicali, popolate da cubomeduse grandi fino a tre metri, e quelle di fiumi e i laghi, dove l’incontro potrebbe essere con un coccodrillo marino che ha risalito la corrente; e gli squali? Ce n’è per tutti i tipi, così come di serpenti, secondi per pericolosità soltanto a quelli africani; infine anche i ragni possono risultare fastidiosi vista la loro sorprendente dimensione e velenosità. Detto ciò, va precisato che il pericolo di avere incidenti con questi animali è statisticamente veramente remoto ed è più facile perdersi nel deserto. Un’accortezza importante è la protezione dai raggi solari, a cui il Governo dedica una sezione intera del suo completissimo sito del servizio meteorologico (HYPERLINK “http:// www.bom.gov.au ”www.bom.gov.au) : l’allerta UV è praticamente quotidiana in certe stagioni. Gli australiani hanno inoltre guide su come comportarsi prima, durante e dopo cicloni e inondazioni, che rappresentato eventualità non remote nelle zone settentrionali del Paese. Raccolte tutte le informazioni pratiche è il turno della cosa più importante: la moto. Eh già, perchè a me piace “condurre” il mio viaggio, non farmi scarrozzare su e giù dalle dune o attraverso una foresta pluviale da una guida locale. Appurato che potevo acquistarne una, non nascondo di aver pensato all’alternativa “VAN”, un piccolo camper diffusissimo da queste parti. Consultando le mappe ho però scoperto che molte zone che non potevo certo perdere recano la scritta 4WD ONLY. Niente camper dunque ma una bella endurona, che dopo l’acquisto accessorierò con cura grazie al supporto di GIVI! Diamine, è nella mia indole, è nel mio polso, non posso restare un anno senza cavalcare una due ruote! A completamento dell’opera un’amica che lavora in una scuola guida mi ha assistito nella richiesta della patente internazionale, che dovrò convertire non appena giunto a destinazione. Mentre tutte queste fasi si susseguivano ho elencato ogni località che attirava la mia attenzione, fino alla redazione di un elenco diviso in Stati (l’Australia ne comprende otto). La mia lista include siti Unesco, località turistiche, la MotoGP a Phillip Island, la Bathurst 1000, concerti, feste etc. La scelta del bagaglio ha rappresentato una fase davvero delicata, alla quale ho dedicato parecchio tempo, cambiando idea più volte. In breve esso è composto da paraschiena, guanti, sottocasco, tuta antiacqua, jeans, t-shirts, un kit di attrezzi, un pigiama e lo spazzolino da denti, calzature COME SI COMPRA UNA MOTO IN AUSTRALIA ? Una volta trovato il modello che fa per voi, bisogna necessariamente pagare il venditore per ricevere da lui il documento che servirà alle successive procedure burocratiche. Si tratta di un foglio stampato in WORD con i dati del veicolo e il Safety Certificate (nel Queensland). Con questo semplice incartamento si va al Department of Transport per la Registration (detta Regio), che comprende: la targa (consegna immediata), l’ assicurazione danni a persone (CTP, obbligatoria), la Stamp Duty (una tassa del 3% sul valore del veicolo). In totale Francesco ha speso 500 $ australiani e per un anno non dovrà preoccuparsi da fare altro! Francesco, in posa con la Yamaha Tènèrè acquistata al suo arrivo in Australia.

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