GIVI Magazine - Novembre 2013

11 Magazine - novembre 2013 Il capoluogo siciliano ha tantissimi MUSEI che racchiudono opere d’arte uniche: da l’Annunziata di Antonello da Messina a Vucciria di Guttuso. Ingresso gratuito a tutti i visitatori dei paesi della Comunità Europea che non abbiano compiuto il 18° anno o che abbiano superato il 65° anno di età presso i seguenti musei e monumenti e ridotti per i visitatori della Ue con età compresa tra i 18 e i 25 anni: Galleria Regionale della Sicilia (palazzo Abatellis), Museo Archeologico Regionale “Antonio Salinas”, Palazzo Mirto, Chiostro di Monreale, Castello della Zisa, La Cuba e San Giovanni degli Eremiti. Se avete tempo vale una visita il TEATRO SICILIANO DEI PUPI CUTICCHIO. Il museo all’interno propone visite con guida da martedì a venerdì (10-13 e 16-19.30); ingresso 2 euro. Lo spettacolo, tratto dalla «Storia dei Paladini di Francia», viene eseguito il sabato e la domenica alle 18.30; ingresso 8 euro (prenotazioni consigliate). Il teatro si trova in via Bara all’Olivella, 95 tel. 091.323400. www.figlidartecuticchio.com email: pupi@figilidartecuticchio. com. Palermo ha una vivace attività artigianale. Ricordiamo la produzione di ceramiche artistiche, di pupi e carretti siciliani del CORSO VITTORIO EMANUELE, i lavori in stagno e rame della VIA CALDERAI, la lavorazione di cesti in castagno e giunco nei pressi della CALA ed i lavori in ferro battuto; forme artigianali in gesso per calchi di frutta martorana all’OLIVELLA. Può risultare interessante una visita al MERCATO DELLE PULCI dove si può curiosare tra pezzi di antiquariato e chincaglierie antiche e moderne. Le pasticcerie offrono oltre ad ottimi dolci tipici con crema di ricotta (cannoli, cassate etc.) anche pasticcini in pasta di mandorle, i deliziosi frutti di marzapane (detti frutti di martorana) e nel periodo della Festa dei Morti (2 novembre) le cosiddette “pupaccena”: cavalieri, dame ed altre figure di zucchero che vengono offerti ai bambini. I mercati da non perdere sono molti, ecco i principali: LA “VUCCIRIA” In piazza Caracciolo e dintorni. Il suo nome proviene dal francese boucherie bottega della carne ma vi si trova di tutto: pesce fresco, alimentari, frutta e verdura, abbigliamento, generi vari. La merce viene esposta sulle bancarelle o appesa davanti alle botteghe con un atmosfera da suk arabo. BALLARÒ Si estende nell’antico quartiere dell’Albergheria da piazza Carmine a piazza Ballarò. Anche qui si trova di tutto. I LATTARINI Si trova accanto a piazza Borsa (via Roma). Il nome deriva dall’arabo «Suk- el-attarin» che significa mercato dei droghieri, ma anche in questo caso non è più così. Oggi vi si trovano tele e cordami, ferrarecce varie, grossisti di lane e cotoni da ricamo, biancheria intima, calze, fazzoletti, abbigliamento para militare per escursionisti: giacche di pelle, stivali di gomma, scarponi militari, maglioni marinari, maglieria, etc. DA NON PERDERE A PALERMO La città è un insieme di storia e cultura millenaria ecco millenaria. L’antica via dei Lattarini dall’arabo Suq el attarin indica il mercato delle spezie. L’antica arte dei pupi che qui si perpetua da generazioni e infine “Vucciria” il quadro di Renato Guttuso ora conservato al Polo Museale di Palazzo Chiaramonte-Steri.

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