GIVI Magazine - Novembre 2015

2) LA PIAZZA DEL POPOLO SU CUI AFFACCIA IL PALAZZO LAO DEL PODESTÀ, A FAENZA. NELL’ALTRA PAGINA IL PONTE DELLA SIGNORA NEL BORGO DI MODIGLIANA. cerca solo il prodotto di qualità, senza badare al prezzo. È molto esigente, ma anche più informato, grazie soprattutto ad Internet, e su quello che compra ti sfida a saperne più di lui. Però, da un altro punto di vista, questo vi obbliga ogni tanto a chiudere il negozio e a stare in moto. Beh sì, anche se il negozio non è mai chiuso, essendo in 5 riusciamo a fare i turni. Dal tuo punto di vista senti la necessità di selezionare il fornitore o vince la logica per cui è meglio avere un’ampia offerta per proporre sempre il prodotto giusto? Vince sempre l’offerta di qualità, tanti prodotti ma comunque di qualità. Altrimenti non viene considerato dal cliente come un negozio di riferimento, ma un negozio alternativo che non è incentrato sul motociclista che macina chilometri. Entrando ho visto che avete anche un’area dedicata alle guide. Cosa riuscite a fare per il mototurista che non sia solo vendergli qualche prodotto? Per i nostri clienti, ma non solo, organizziamo almeno un tour ogni anno. A chi è alle prime armi consigliamo alcuni itinerari, da quelli più semplici di una giornata fino a quelli più impegnativi di intere settimane, in modo che riesca a vedere le cose più belle pur non conoscendo la zona. Avete anche clienti stranieri? Sì, perlopiù dell’Est europeo, ma la scorsa settimana è venuto un cliente direttamente dalla Norvegia. Secondo te cosa li attrae di questa zona? . Non lo sapevo, ma per loro la Romagna è la “terra dei motori”, conoscono persino tutti i piloti romagnoli, e vengono qui perché sentono dire che questa è la zona per eccellenza del motociclista. Quindi è quasi un tempio per loro... Sì, ed è strano. Noi sappiamo che la Romagna, rispetto all’Emilia, è indirizzata più verso la moto che verso l’auto, ma non pensavo fosse risaputo a livello europeo, addirittura mondiale. E non vengono a cercare anche il buon cibo? Quello sinceramente un po’ meno, per loro Romagna non ha tutta questa tradizione culinaria. Qui vengono a cercare curve e motociclisti. splendidi giochi di luce. Mappa alla mano, prendiamo la SP 16 verso il confine con le terre toscane, a sud. Il fascino a tratti selvaggio, della dorsale appenninica è puro divertimento in moto; maciniamo chilometri godendo del paesaggio che ci regala scorci incredibili, ricchi di frutteti e uliveti, campi coltivati, crinali ornati da pini e cipres- si, e sentieri che attraversano boschetti da favola. Attraversiamo località che di certo non mancano di fascino. A 20 km da Faenza incontriamo l’antico borgo di Modigliana, su cui vegliano ancora i resti del Castello dei Guidi (detto “La Roccaccia”), abbarbicato su uno sperone di roccia posto alla confluenza di due torrenti. L’ingres- so alla cittadina è annunciato dal romantico ponte in pietra di San Donato, così chiamato perché un tempo portava a una chiesa dedi- cata all’omonimo santo; costruito nella secondametà del Settecento per volere di una nobildonna, e per questo chiamato anche “Ponte Givi Magazine Novembre 2015 - Turismo  35

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