Givi Magazine June 2023 info@givi.it www.givimoto.com VERSIONE ITALIANA + ENGLISH VERSION INSIDE GIVI LA CELEBRAZIONE DEI 20 ANNI DELLA FILIALE BRASILIANA CELEBRATING THE 20TH ANNIVERSARY OF OUR BRAZILIAN BRANCH CHI PARLA DI NOI IL TEST DEL NUOVO TOPCASE MAXIA 5 WHO TALKS ABOUT US TESTING THE NEW MAXIA 5 TOPCASE TECH ENTRIAMO NEL MONDO DEGLI ALLESTIMENTI GIVI LET’S DISCOVER THE WORLD OF GIVI EQUIPMENT I TRAGUARDI RAGGIUNTI NEL 2023 GIVI CONQUISTA L’ASIA GIVI CONQUERS ASIA MILESTONES PASSED IN 2023
EDITORIALE SAVE THE YEAR EDITORIAL SAVE THE YEAR TURISMO PATAGONIA 2013, DOVE TUTTO EBBE INIZIO TURISM PATAGONIA 2013, WHER IT ALL BEGAN INSIDE GIVI GIVI DO BRASIL 20° ANNIVERSARIO INSIDE GIVI GIVI DO BRASIL 20TH ANNIVERSARY CHI PARLA DI NOI RIVISTA INSELLA HOW TALKS ABOUT US INSELLA MAGAZINE TECH ENTRIAMO NEL MONDO DEGLI ALLESTIMENTI GIVI TECH LET’S DISCOVER THE WORLD OF GIVI EQUIPMENT GIVI NEWS NOVITÀ - ATTIVITÀ - CURIOSITÀ GIVI NEWS NEWS - FACT - CURIOSITIES SOMMARIO Givi Magazine June 2023 www.givimoto.com 3 4 14 20 24 30 2 Sommario / Editoriale
GIVI S.P.A. influences generations of motorcyclists, old and new, and has always been a point of reference for accessories dedicated to the world of two wheels. Our group is structured to ensure global reach and, in 2023, we proudly celebrate 45 years of business. This means that, year on year, there is a growing number of events to celebrate and more important dates to be marked on our calendar. This is clearly a good sign... There’s no denying that attending the many scheduled events is almost a job in itself, but then I’ve travelled the world since I was a child and these occasions are always entertaining. What are we celebrating this year? Well, many initiatives and milestones. My brief references here in the editorial are followed up in more detail on the next pages. In terms of our branches, we’ve celebrated the 20th anniversary of GIVI do BRASIL and the 15th anniversary of GIVI VIETNAM. Then there’s the record set by GIVI ASIA, which has now sold 2 million top cases. In Italy, it’s all been about the firm’s 45th anniversary. Some key moments are already in the past, while others are still to come in the months leading up to EICMA in Milan. In June, following a two year break, we organised a “motorsport” day with Lucio Cecchinello’s Team LCR HONDA, which saw MotoGP riders Alex Rins and Takaaki Nakagami visiting our HQ together with Eric Granado and Miquel Pons, the riders competing in the MotoE electric world championship. After meeting with trade press, the riders were greeted by a throng of fans, posing for photos and signing autographs at the Visenzi Moto Market store. The long-term friendship and professional relationship between Lucio and GIVI has seen us sponsor his team for many years already. June also saw us present our GIVI Bike brand outside of Italy, at the world’s leading bicycle trade show, Euro Bike in Frankfurt. Another initiative relating to the firm’s 45th anniversary and presented to the public in the form of a preview just a few days ago is that of the “GIVI branded” adventure trips. The first took place in Patagonia in 2013, which means that this year marks yet another anniversary, ten years of GIVI Explorer. And what better way to celebrate than by planning a trip to explore the beauty of Italy at high altitude? “The Dolomites and Stelvio Adventure” will take place in September. But the surprises don’t end here and we’ll have another chance to celebrate during EICMA... 2023 also sees increased commitment to our marketing and social media activities. A job that is essentially ongoing, as we create appealing content and tools that can further improve the relationship with both the end user and our commercial partners. Our pre-set goal is to create more structured Digital Marketing activities and to funnel all existing activity into one overarching communication strategy. An important book, released this very year, confirms to us that we’re on the right track, in that the “Essentials of Modern Marketing - Italy,” by Kotler-i & Partners includes GIVI among the Italian companies whose case studies deserve to be heard (Philip Kotler is considered one of the world’s leading experts in marketing strategy). Happy reading ENGLISH TEXT SAVE THE YEAR! GIVI S.P.A. influenza le vecchie e nuove generazioni di motociclisti ed è da sempre un punto di riferimento per gli accessori dedicati alle due ruote. Il nostro è un gruppo strutturato a livello mondiale e nel 2023 festeggiamo con orgoglio i 45 anni di attività. Questo ci porta inevitabilmente a dover aggiungere in calendario, anno dopo anno, tante occasioni da festeggiare e molteplici ricorrenze da celebrare. Questo è sicuramente un buon segno… anche se non vi nascondo che presenziare ai molti eventi in programma è praticamente un secondo lavoro, ma del resto giro il mondo sin da bambina e questi appuntamenti sono sempre entusiasmanti. Cosa festeggiamo quest’anno? Beh, tante attività e traguardi raggiunti. Ai miei accenni veloci qui nell’editoriale, seguono gli approfondimenti delle prossime pagine del magazine. Dal punto di vista delle filiali abbiamo festeggiato i 20 anni toccati da GIVI do BRASIL e i 15 anni di GIVI VIETNAM. C’è poi il record stabilito da GIVI ASIA, che ha raggiunto i 2 milioni di bauletti venduti. In Italia invece tutto ruota all’insegna del 45° anniversario. Alcuni momenti importanti sono già stati vissuti, altri in programma ci traghetteranno fino al Salone di Milano. A giugno abbiamo organizzato, dopo due anni di stop, una giornata “motosport” con il Team LCR HONDA di Lucio Cecchinello. Lucio ha portato in sede i piloti della MotoGP, Alex Rins e Takaaki Nakagami, e la coppia di fuoriclasse impegnata nel campionato mondiale elettrico, la MotoE, Eric Granado e Miquel Pons. Dopo l’incontro con la stampa di settore è arrivato il bagno di folla dei tifosi, che hanno incontrato i piloti per foto e autografi di rito presso il negozio Visenzi Moto Market. A Lucio ci lega una lunga amicizia e un rapporto professionale che ci vede sponsor del suo team da moltissimi anni. Sempre a giugno abbiamo presentato il nostro marchio GIVI Bike fuori dai confini, attraverso la nostra partecipazione alla fiera dedicata alle biciclette più importante al mondo: Euro Bike a Francoforte. Un’altra iniziativa legata al 45simo dell’azienda, presentata al pubblico proprio in questi giorni in forma di preview, riguarda i viaggi adventure “targati GIVI”. Il primo si svolse in Patagonia nel 2013 e fa cadere proprio quest’anno un altro anniversario, 10 anni dalla nascita di Givi Explorer. Quale occasione migliore di festeggiare se non pianificando il viaggio tra le bellezze italiane vissute ad alta quota? Si svolgerà a settembre e l’abbiamo chiamato “The Dolomites and Stelvio Adventure”. Le sorprese non sono finite, avremo ancora modo di festeggiare in occasione di Eicma…. Il 2023 segna anche un maggior impegno a livello di Marketing e social media (Instagram, Facebook e il canale YouTube). Un lavoro praticamente continuo per la realizzazione di contenuti accattivanti e di strumenti capaci di migliorare ulteriormente il rapporto con l’utente finale e con i nostri partner commerciali. L’obiettivo prefissato punta a creare attività di Digital Marketing più strutturate cercando di convogliare tutte quelle esistenti in un’unica grande strategia di comunicazione. A farci capire di essere sulla strada giusta si aggiunge un importante libro, uscito guarda caso nel 2023, che ci ha inserito tra le aziende italiane i cui casi di studio meritavano di essere raccontati: si tratta di “Essentials of Modern Marketing - Italy,” di Kotler-i & Partners (Philip Kotler è considerato uno dei maggiori esperti mondiali di strategie di Marketing). Buona lettura. HENDRIKA VISENZI Amministratore Delegato GIVI MAGAZINE Autorizzazione rilasciata dal Tribunale di Brescia N.17 del 27/02/2009 GIVI S.P.A. Via Ungaretti, 48 - 25020 Flero (Bs) www.givimoto.com Direttore Responsabile: Giampaolo Meda Hanno collaborato: Simona Montini Anna Koj Arianna Meda Paolo Marini Mario Frati Alessandro Bonfardini EDITORIALE
Al ritorno da quest’avventura nacque l’idea di creare un portale che racchiudesse esperienze, storie e consigli dedicati a chi ama l’avventura su due ruote. THE PATAGONIA GIVI TOUR... DOVE TUTTO EBBE INIZIO! TURISMO Testi e foto Archivio GIVI Explorer 4 Turismo
el 2013 GIVI organizzò il suo primo tour portando un gruppo di esperti moto travellers, legati al marchio e provenienti da tutto il mondo, fino alla lontana e selvaggia Patagonia. Il viaggio aveva lo scopo di testare le allora nuove valigie Trekker Outback. Da quell’esperienza nacque l’idea di creare un portale che racchiudesse storie e consigli dedicati a chi ama l’avventura su due ruote. A distanza di 10 anni da Patagonia 2013 e dalla nascita di GIVI Explorer, il nostro marchio lancia una versione aggiornata delle iconiche valigie in alluminio, e chissà, magari un nuovo viaggio per testarle... Nell’attesa di saperne di più vi riproponiamo il racconto di quel primo entusiasmante tour. 5 Givi Magazine June 2023
A contraddistinguere questo reportage è la sua natura stessa. Non un confortevole viaggio incentive sullo sfondo di un villaggio caraibico ma un tour in motocicletta, in uno dei posti più ambiti dagli appassionati: la Patagonia! L’ha fortemente voluto Vincenzo Visenzi (frequentatore dei campi sterrati da giovane… appena può torna in sella), che è riuscito a coinvolgere un gruppo internazionale di persone, legate al marchio GIVI. Il viaggio è inoltre servito a testare le allora nuove valigie in alluminio, le Trekker Outback, in condizioni ottimali per questo tipo di prodotto. GIORNO 1 Neuquén è il nostro punto di partenza, il primo segno lasciato dalla penna sulla mappa, la prima accensione del motore. Presso l’Hotel Herradura Suites ha luogo l’incontro con il gruppo di viaggio e, nel parcheggio situato sul fronte, il primo contatto con le moto con cui condivideremo questa esperienza. Il gruppo risulta composto da rappresentanti di sette differenti nazionalità ed in tutto si contano 11 piloti, 1 guida e 4 persone d’assistenza. Le moto sono di marchio Bmw, ed i modelli scelti (R1200GS, F800GS, F650GS) rappresentano il giusto compromesso per il tipo di viaggio che abbiamo in programma di compiere. Dopo un pomeriggio di intense conoscenze e scambi di parole, in serata sentiamo affiorare la stanchezza accumulata durante il tragitto che, dalle varie parti del mondo, ci ha portato sino a qui. La prima notte in terra Argentina termina infatti subito dopo la cena. GIORNO 2 Durante la colazione è facilmente percepibile l’emozione generata dall’imminente partenza. Nel parcheggio le moto vengono ispezionate con cura, preparate ed equipaggiate con accessori GIVI ritenuti indispensabili per il viaggio. Il modo in cui fissare il porta navigatore sul manubrio, regolare l’altezza del parabrezza Airflow o scegliere il contenuto da inserire all’interno dei bauletti, diventano segni caratteristici di ognuno di noi. Dopo un rapido pranzo, condito di domande e accompagnato da consigli tecnici, siamo finalmente pronti a partire. La strada corre veloce nei primi 400 km di viaggio: la doppia linea gialla al centro della carreggiata diventa un punto di riferimento in costante cambiamento. Verso metà percorso siamo costretti a fermarci per compiere il primo rifornimento di carburante. Una coda di auto e vecchi furgoni si materializza davanti alla pompa di benzina. L’attesa è di trenta minuti, ma ben presto ci renderemo conto che le code per il rifornimento sono una spiacevole costante in questa parte dell’Argentina. Nel pomeriggio raggiungiamo la città di Bariloche, nota località sciistica durante il periodo invernale e incantevole luogo di villeggiatura durante quello estivo. La città, situata ai piedi delle Ande, è famosa per la produzione di cioccolato e per la presenza di numerosi cani di razza S.Bernardo. La vista del gruppo di moto genera una sensazione di stupore da parte delle persone che animano quel luogo. Pochi istanti dopo il nostro arrivo ci troviamo piacevolmente occupati a tenere in equilibrio bambini seduti sulle selle e con le braccia fissate sui manubri. IL GRUPPO IMPEGNATO AD AFFRONTARE UN LUNGO TRATTO STERRATO THE GROUP ENGAGED IN A LONG STRETCH OF DIRT ROAD 6 Turismo
Nel tardo pomeriggio ci spostiamo verso l’Hotel Amancay, una straordinaria struttura ricettiva con vista sulla baia di Puerto Panuelo. Nei pensieri notturni di ognuno di noi domina l’immagine del lago Nahuel Huapi, ammirato a cena dalla terrazza dell’hotel. GIORNO 3 La mattina lasciamo il lago alle nostre spalle con leggero dispiacere e percorriamo una strada in salita che conduce verso un punto panoramico. Il paesaggio che si scopre tra i fitti arbusti merita attimi di contemplazione da affrontare necessariamente a motore spento e senza l’impedimento del casco. La nostra vista si concentra dapprima sul Llao Llao, uno dei resort più caratteristici della Patagonia, per poi perdersi nello spettacolo di luci e colori dei Laghi Nahuel Huapi e delle montagne innevate che fanno da sfondo. L’immagine di questo luogo ci terrà compagnia durante gli oltre 200 km che percorriamo sulla Ruta 40 e che ci separano dal piccolo paese di Trevelin. Quest’ultima località è nota soprattutto per la presenza delle cascate “Nant y Fall”. Noi le raggiungiamo nel tardo pomeriggio, percorrendo una strada sterrata priva di ogni elementare forma di segnaletica. Il luogo nel suo insieme, nonostante il contenuto spettacolo delle cascate, non delude le nostre aspettative. Risaliamo sulle moto e guidiamo verso la nostra destinazione in compagnia di una stanchezza crescente, ma fortunatamente il paese di Esquel, nostro punto d’arrivo, dista solo una trentina di chilometri. TUTTE BMW LE MOTO ASSEGNATE AGLI 11 PARTECIPANTI AL TOUR ALL BMW MOTORCYCLES ASSIGNED TO THE 11 PARTICIPANTS 7 In serata raggiungiamo l’Hosteria Angelina e veniamo accolti dal proprietario, un argentino d’origini italiane che non perde un minuto a raccontarci la sua storia. La cena è in programma presso un ristorante noto per la preparazione della “Parrilla”, ossia carne alla griglia cucinata con una tecnica particolare. L’ottima cena con i compagni di viaggio contribuisce a farci sentire finalmente un gruppo. GIORNO 4 La colazione presso l’Hosteria Angelina ha un vago profumo d’Italia. La musica neo-melodica in sottofondo ed i dolci fatti in casa rendono sinceramente patriottico anche il saluto del proprietario. Il programma della giornata odierna non prevede di percorrere molti chilometri, ma la presenza di numerosi tratti sterrati richiederà attenzioni supplementari ed una guida concentrata. In principio, il percorso stradale si snoda in una serie di curve dotate di ottimo asfalto ed interessanti traiettorie. Guidiamo le moto in maniera pulita e lasciandole correre su quelle curve ci concediamo anche intensi “attimi di piega”. La mano rimane ferma sulla manopola del gas mentre gli occhi si spostano, con rapidità crescente, dalla strada al paesaggio. Un cenno con la mano sinistra, un leggero suono di clacson o un piccolo bagliore del fanale anteriore sono i nostri modi di comunicare con chi, dall’altra parte della strada, è in viaggio verso la sua meta. L’ingresso del Parco Nazionale Los Alerces appare davanti ai nostri occhi quasi inaspettatamente. Givi Magazine June 2023
Attraversiamo il parco percorrendo strade sterrate e, dopo una breve sosta ai lati del lago Futalaufquen, raggiungiamo la meta prefissata per il pranzo. Una rustica costruzione in legno dotata di una veranda che ben presto si rivelerà particolarmente adatta per un breve riposo pomeridiano. Da quelle comode amache in stoffa guardiamo con rispetto le nostre moto coperte di polvere. Risaliamo in sella forse troppo rilassati, ma i sassi (che qui costituiscono parte integrante della strada) ci ricordano ben presto di guidare in maniera concentrata. La strada risulta in alcuni punti particolarmente sconnessa e siamo quindi costretti ad aumentare l’equilibrio rimanendo in piedi sulle pedane e stringendo con le gambe i fianchi del serbatoio. Una tecnica di chiara derivazione off-road, ma che anche nella nostra situazione permette di aumentare sensibilmente la fiducia nella guida. Infatti è possibile controllare gli sbandamenti della ruota posteriore semplicemente con la forza delle gambe, senza far ricadere sul corpo ogni singolo brusco movimento della moto. La strada, sempre più polverosa e dissestata, ci conduce fino al ponte sospeso che collega le due rive del Rio Arrayanes. Lo attraversiamo a piedi ed approfittiamo di quel luogo per fissare nelle macchine fotografiche intensi attimi di allegria. Raggiungiamo il paesino di El Bolson nel tardo pomeriggio ed, in via precauzionale, parcheggiamo le moto sotto un’ampia tettoia. I dati meteo in nostro possesso preannunciano l’arrivo di un’imminente perturbazione. El Bolson è situata al centro di una valle ed è caratterizzata da una radicata tradizione hippie. Infatti, la sera del nostro arrivo, veniamo sorpresi da una festa organizzata nella piazza principale. GIORNO 5 La vista del cielo grigio di prima mattina non è confortante, e il semplice sguardo oltre i vetri dell’albergo ci rende consapevoli del fatto che pioggia, freddo e vento caratterizzeranno questa giornata. Affrontiamo la sfida del tempo e, senza perderci d’animo, indossiamo le nostre tute anti-acqua e gli altri componenti impermeabili in dotazione. Qualche chilometro dopo la partenza siamo costretti a fermarci ad una stazione di servizio e ad attendere sotto la pioggia il nostro turno per il gonfiaggio delle gomme. Ieri, infatti, per aumentare la stabilità della moto nei tratti sterrati abbiamo provveduto ad abbassare la pressione in maniera piuttosto approssimativa. Riprendiamo la marcia sotto una pioggia insistente e nei lunghi rettilinei ci accorgiamo che, mentre acqua e freddo sono eventi controllabili, il vento (che arriva trasversalmente e sbilancia le moto) è l’elemento forse più pericoloso. Procediamo perciò a velocità ridotta e cerchiamo di contrastare la forza del vento spostando il peso del corpo sulla moto. Con il passare dei chilometri, anche quel particolare modo di guidare “a moto inclinata” diventerà quasi naturale. L’ora del pranzo ci sorprende in prossimità della località di Villa La Angostura, rinomata località di villeggiatura nei pressi del lago Nahuel Huapi. La nostra scelta ricade sui piatti tipici della zona: “bife del lomo” (filetto) e “trucha” (trota). Con il corpo riscaldato e lo stomaco soddisfatto dobbiamo ammettere a noi stessi di dover forzare la nostra volontà per risalire sulle moto e tornare in balia degli eventi atmosferici. 8 Turismo
La strada, che sulla mappa stradale veniva segnalata “in costruzione”, si rileva ben presto uno sterrato pieno di pozzanghere. Siamo costretti ad adeguare la nostra guida alle rinnovate condizioni ed a procedere ad una velocità rapida e costante per evitare che la ruota anteriore della moto affondi in qualche pozza di fango più profonda del previsto. La sosta presso le cascate Pichi Traful è una questione di qualche minuto soltanto. Ognuno di noi, battendo i denti dentro il casco, conta i chilometri che mancano ad arrivare a San Martin de Los Andes. GIORNO 6 Il sole splende alto sopra i nostri caschi ed anche l’ennesima coda alla stazione di servizio diventa l’occasione per un piacevole scambio di saluti con altri motociclisti in viaggio attraverso la Patagonia. Ripartiamo in gruppo e con la mano ben ferma sull’acceleratore raggiungiamo in breve tempo il ponte sul Rio Malleo. È un caratteristico ponte con base in legno, decisamente spettacolare da attraversare con le moto. La strada che si apre davanti ai nostri occhi è un concentrato di colori. Un terreno rossastro, quasi lunare, contrasta con l’azzurro del fiume che scorre a lato e che delinea un percorso di curve ben definito. È una strada che, a causa del suo spettacolo, distrae la guida e può indurre all’errore. Il pranzo ha luogo presso il paese di Alumine ed è l’occasione per assaggiare la famosa “pasta patagonica”. Prima di ripartire abbiamo modo di conoscere alcuni particolari aspetti del luogo attraverso le parole, ricche di dignità, di un meccanico di moto del paese. Raggiungiamo le rive del Lago Pulmari nel primo pomeriggio e con estremo stupore scopriamo quello che sarà uno dei luoghi più caratteristici del nostro viaggio: l’Hosteria Piedra Pintada. È una recente costruzione di legno e pietra, posizionata su una riva isolata del lago e dotata di camere con ampia visuale sul paesaggio circostante. L’albergo è estremamente isolato e ciò è dimostrato anche dal fatto che l’alimentazione proviene quasi esclusivamente da energia solare e da un generatore secondario di corrente che viene avviato solo nel tardo pomeriggio. La cena ha luogo presso una struttura in legno separata dell’hotel ed è l’occasione per assaggiare il famoso “cordero patagonico”, una sorta di agnello locale cucinato alla brace e particolarmente saporito. I ricordi di quella sera sono ben chiari nella mente di ognuno di noi. Le parole pronunciate intorno a quella tavola sono racconti di viaggio, piccole tecniche di guida, storie ed esperienze passate. È un gruppo di persone che ora comincia davvero a considerarsi unito e parte di una esperienza unica. Ognuno è consapevole che è in questo luogo per un motivo, e crede talmente nello spirito del marchio che qui rappresenta da sentirsi quasi parte integrante di esso. GIORNO 7 La mattina lasciamo la riva del lago Pulmari senza voltarci indietro e percorriamo quello che sarà l’ultimo tratto di strada sterrata del nostro viaggio. Le ruote sono costrette ad affrontare un nuovo tipo di terreno, più sabbioso del solito e con solchi profondi e marcati. Una strada che i primi giorni avrebbe potuto creare apprensione in alcuni di noi, ora viene affrontata con estrema naturalezza guidando in piedi sulle pedane della moto. La sosta sulla spiaggia del Lago Alumine è l’occasione per divertirsi insieme un’ultima volta, prima di intraprendere gli ultimi chilometri di viaggio. Raggiungiamo il paesino di Villa Pehuenia, ultima sosta prima di raggiungere la città di Zapala. La strada però ci ha preparato un’ultima serie di sorprese ed infatti una carovana di eventi si presenta ai nostri occhi: un gregge di pecore che attraversa in modo inaspettato, alcuni contadini a cavallo che salutano alzando le redini ed una processione di carri trainati da buoi. GIORNO 8 La strada che collega Zapala a Neuquén è un lungo rettilineo di quasi duecento chilometri. Lo percorriamo a velocità costante, rallentando prontamente solo prima dei numerosi posti di blocco organizzati dalla polizia e segnalati da una serie di strisce gialle perpendicolari alla strada. L’arrivo a Neuquén coincide con l’ultimo, quasi commosso, saluto alle moto. Ognuno di noi ha un suo modo personale ed interiore di ringraziare quel concentrato di spirito e meccanica che lo ha condotto fino all’ultimo giorno di viaggio. Il collegamento con l’aeroporto di San Martin de Los Andes (luogo di partenza del nostro volo di ritorno per Buenos Aires). Quest’ultima tratta è l’ultima che percorreremo tutti insieme come gruppo. Tornando nei nostri Paesi d’origine ogni moto che incontreremo sulla strada, impolverata e con i bauletti montati, ci ricorderà questa terra lontana ed il senso di libertà che solo un viaggio in moto può garantire. 9 Givi Magazine June 2023
ENGLISH TEXT THE PATAGONIA GIVI TOUR – WHERE IT ALL BEGAN The idea of creating a dedicated portal to share experiences, stories and tips for lovers of motorcycle adventures was born on the way back from this trip. In 2013, GIVI organised its first tour: a group of expert motorcycle travellers affiliated with the brand, coming from all over the world, journeyed to the wilds of faraway Patagonia in order to test out the then-new Trekker Outback cases. The idea of creating a dedicated portal to share experiences, stories and tips for lovers of motorcycle adventures was born on the way back from this trip. Ten years on from Patagonia 2013 and the birth of GIVI Explorer, GIVI has launched an updated version of its iconic aluminium cases… might it be time to organise a new journey to put them to the test? For now, here’s the story of Patagonia 2013. The following is a travel report of a unique journey: not some luxurious incentive trip to a Caribbean island, but a motorcycle tour across one of the destinations most beloved by enthusiasts of the sport… Patagonia! The trip was a dream come true for Vincenzo Visenzi (used to riding through the fields as a boy, he takes every chance to get back in the saddle), who managed to bring together an international group of people with a connection to the GIVI brand. The journey also provided an opportunity to test out the then-new Trekker Outback aluminium cases under the perfect conditions for this type of product. DAY 1 Neuquén is our starting point, our first X on the map, where we’ll start our engines for the first time. The Hotel Herradura Suites is the meeting point for the group, and the car park in front of it is where we first get our hands on the motorcycles we will share this experience on. The group includes representatives of seven different nationalities, consisting of a total of 11 riders, 1 guide and 4 support personnel. The motorcycles are from the BMW brand, and the models chosen (R1200GS, F800GS, F650GS) represent the perfect compromise for the type of journey we’ve planned. After an intensive afternoon of conversation and getting to know each other, the evening sees us all succumb to the tiredness of travelling here from our respective parts of the world. In fact, our first night on Argentinian soil draws to a close immediately after dinner. DAY 2 Over breakfast, the atmosphere seems to buzz with the excitement of our imminent departure. In the car park, the motorcycles are carefully inspected, made ready and fitted out with the GIVI accessories we’ve chosen as essential for the journey. Unique personal traits begin to emerge in the particular way each of us has of attaching their GPS holder to the handlebar, adjusting the height of their Airflow windscreen, or picking out what to store inside the top cases. After a quick lunch with a generous helping of questions and technical advice, we’re finally ready to go. The road slips by quickly for the first 400 km of the journey: the double yellow line down the centre of the carriageway becomes a constantly changing point of reference. Somewhere around the halfway point, we are obliged to stop for the first time to fuel up. A line of cars and old trucks waiting for the fuel pumps keeps us queueing for thirty minutes. It doesn’t take long for us to realise that long lines at service stations are, unfortunately, a given in this part of Argentina. In the afternoon we reach the city of Bariloche, a well-known skiing destination during the winter months and a stunning holiday resort in summer. Nestled at the feet of the Andes, it is famous for its production of chocolate and as the home of many St. Bernard dogs. The sight of our group on motorcycles creates quite a stir among the people here: with a few minutes of our arrival, we find ourselves happily keeping the bikes balanced for children perched on the saddles, arms resting on the handlebars. In the late afternoon we head for Hotel Amancay, a stunning location with a view of the Puerto Pañuelo bay. We all have visions in our dreams that night of Nahuel Huapi Lake, which we admired over dinner from the hotel terrace. 10 Turismo
DAY 3 In the morning, we leave the lake behind us with a pang of regret as we take a road leading uphill to a panoramic viewing point. The landscape here with its dense shrubbery deserves to be contemplated with your full attention, engines shut off and helmets removed. The first thing that grabs our attention is Llao Llao, one of Patagonia’s most idyllic resorts, before our gaze moves on to the spectacular lights and colours of the Nahuel Huapi Lakes and the snow-capped mountains in the background. The memory of this view keeps us going for the over 200 km we must travel along Ruta 40 to get to the little town of Trevelin, best known as the home of the Nant y Fall Waterfalls. We reach the falls in the late afternoon, making our way along a dirt road lacking even the most rudimentary signposting. Despite the unimpressive sight of the falls themselves, the site as a whole lives up to our expectations. Back on our motorcycles, it is with a growing sense of fatigue that we ride on towards our destination. Luckily, the town of Esquel is only 30 or so kilometres away. We reach Hosteria Angelina in the evening, where we are welcomed by its proprietor, an Argentinian of Italian origins who wastes no time in sharing his story with us. We’ve booked a table for dinner at a restaurant known for its use of “parrilla”, a way of grilling meat with a special technique. An excellent meal shared between travel companions helps us to finally feel like a real team. DAY 4 Breakfast at Hosteria Angelina has a certain something Italian about it, while the neomelodic music in the background and the home-made pastries bring a sincere patriotism to our goodbyes with the proprietor. Today’s itinerary isn’t a particularly long one, but contains several stretches across dirt roads which will require extra care and concentration while riding. At the beginning, the road unfurls in a series of curves, perfectly tarmacked and offering interesting trajectories. We’re able to ride with a clean style, really letting the motorcycles run around curves that offer some pretty intense leans: hands holding steadily onto the gas throttle, eyes flickering back and forth, faster and faster, between the road and the landscape. A wave of the left hand, a gentle touch of the horn or a brief flash of the headlight become our ways of communicating with those on the other side of the road, intent on their own destinations. The entrance to the Los Alerces National Park appears before us almost without warning. We make our way across the park along dirt roads and, after a brief pause on the shores of Futalaufquen Lake, find ourselves at our prearranged lunch stop. A rustic wooden building with a veranda, it soon turns out to be everything you could wish for a short afternoon break. From comfortable cloth hammocks, we look back at our dust-covered motorcycles with a feeling of respect. Though we might be a little too relaxed by the time we get back in the saddle, the stones that form an integral part of the road here soon remind us to focus on our riding. The road is particularly uneven in parts, obliging us to keep our balance by standing up on the footpegs and pressing our legs against the sides of the tank to hold on. A technique from the world of off-road biking, of course, but which allows us to ride with much more confidence under these circumstances too. In fact, it’s possible to keep the skidding of the rear wheel under control using leg power only, without subjecting your whole body to every single twist and jerk of the motorcycle. The increasingly dusty and dilapidated road takes us all the way to the suspended bridge across the Rio Arrayanes. We make the crossing on foot, taking the opportunity to take pictures of a particularly lively moment of our journey. We reach the village of El Bolsón in the late afternoon, parking the motorcycles underneath a large canopy as a precaution: the reports we’ve seen forecast the arrival of bad weather in the near future. El Bolsón, located in the centre of a valley, has a longstanding hippie tradition; in fact, on the evening we arrive, a surprise party has been organised in the main square. DAY 5 The grey morning sky is not a comforting sight, and all it takes is a glance out the windows of the hotel to realise that rain, cold and wind will all play major parts in the rest of our day. Undaunted, we prepare to tackle anything the weather can throw at us by putting on our rain gear and all the other waterproof components we’ve got. A few kilometres out, we need to stop at a service station and await our turn in the pouring rain to pump up our tyres, having lowered the pressure yesterday DIY-style in order to increase the stability of the motorcycles across the dirt trails. We get back on the road beneath the ceaseless rainfall. Travelling down long, straight roads, we come to realise that the rain and the cold can be managed, but the wind blowing sideways against us and throwing the motorcycles offbalance might just be the most dangerous of the elements. We continue at reduced speed, attempting to counteract the strength of the wind by shifting the weight of our bodies on the motorcycles. As the kilometres roll past, even this unusual way of riding motorcycles at an incline comes to seem almost natural. Lunchtime creeps up on us before we know it, close to the well-known Villa La Angostura resort town in the vicinity of Nahuel Huapi Lake. We opt for typical local dishes: “bife del lomo” (tenderloin) and “trucha” (trout). With full stomachs and warm bodies, we have to admit that it takes considerable willpower to get back onto our motorcycles and put ourselves at the mercy of the elements once again. The road, which is marked as “under construction” on the roadmap, soon turns out to be unpaved and full of puddles. We are forced to adapt our riding style to these new conditions, proceeding at a high, steady speed in order to prevent the front wheel of the motorcycles from sinking into an unexpectedly deep mud pit. Though we take a break at the Pichi Traful waterfalls, it’s for a few minutes only: teeth chattering inside our helmets, we are all counting down the remaining kilometres to San Martin de Los Andes. DAY 6 The sun’s rays bounce off our helmets from on high, and even the latest never-ending queue for the service station becomes a chance to exchange pleasantries with other motorcyclists travelling across Patagonia. 11 Givi Magazine June 2023
We set out again as a group, hands firmly grasping accelerators, to make good time in reaching the bridge over Rio Malleo. This distinctive bridge with its wooden base is nothing short of spectacular to cross by motorcycle. The road that opens up before our eyes is a vibrant burst of colour: the reddish earth, looking almost like the surface of the moon, clashes with the light blue of the river flowing to one side, sketching out a series of clear curves. It’s easy to get distracted by such a spectacular road, which can lead to mistakes in riding. At lunch in the town of Alumine, we have a chance to try the famous dish of “pasta patagonica”. Before we set off again, we learn something about the area’s unique characteristics thanks to a motorcycle mechanic in the town, who speaks with words rich in dignity. We reach the shores of Pulmari Lake in the early afternoon, with our collective jaws dropping as we arrive at what is to be one of the most idyllic locations on our journey: Hosteria Piedra Pintada. A recent construction of wood and stone, it sits on a lonely shore of the lake with its rooms offering a far-reaching view of the surrounding landscape. The hotel is extremely isolated, as demonstrated by the fact that its power comes almost exclusively from solar energy and from a secondary generator which is fired up only in the late afternoon. Dinner is served in a wooden structure separate from the hotel, giving us the chance to try the famous “cordero patagonico”, an intensely flavourful flame-cooked local lamb dish. The memories of that evening, and the conversation flowing around that table, remain clear in all of our minds: travellers’ tales, tips and tricks for riding, past stories and experiences. By now, our little group is really starting to feel like a united team sharing in a unique experience. We all understand that we are here for a reason, and each of us believes so strongly in the spirit of the brand we represent that we feel almost like an integral part of it. DAY 7 We leave the shore of Pulmari Lake in the morning without a backwards glance, riding along what will be the final stretch of dirt road on our journey. Our tyres are forced to tackle a new type of terrain: sandier than usual, with deep, pronounced furrows. A road that might have raised apprehension in some of us on earlier days is now second nature to us, standing up on the footpegs of our motorcycles to ride. A stop at the beach by Alumine Lake gives us one last chance to have fun together, before we undertake the final kilometres of our trip to reach the village of Villa Pehuenia, our last stop before the city of Zapala. The road has a final series of surprises in store for us, with a parade of unlikely passers-by: a flock of sheep crossing unexpectedly, a number of farmers on horseback who hold their reins up in greeting, and a procession of ox-drawn carts. DAY 8 The straight road connecting Zapala to Neuquén is almost two hundred kilometres long. We set a steady pace, slowing promptly only when we come to the numerous checkpoints set up by the police, signalled by a series of yellow stripes perpendicular to the road. Our arrival in Neuquén means it’s time to say a final, rather emotional farewell to the motorcycles. Each of us has their own personal, internal way of giving thanks to the vehicle, a blend of spirit and mechanics, that brought them safely to the final day of the journey. Our connection to the San Martin de Los Andes airport, where our return flight to Buenos Aires leaves from, is the final stretch of the journey we will all take together as a group. As we each return to our own countries, every motorcycle we see on the roads — covered in dust, top cases in place — will remind us of this faraway land and the sense of freedom that nothing but a motorcycle tour can bring. AFTER SUCCESSFULLY PASSING THE HARD TEST IN PATAGONIA, THE TREKKER OUTBACK CASES WERE MADE AVAILABLE ON THE MARKET DOPO AVER SUPERATO CON SUCCESSO L’HARD TEST IN PATAGONIA, LE TREKKER OUTBACK SONO STATE RESE DISPONIBILI SUL MERCATO. 12 Turismo
givimoto.com 50.9 ENIGMA BLACK / TITANIUM / PINK 50.8 MACH1 WHITE / BLACK / RED BLACK / TITANIUM / GOLD MATT GREY / BLACK / YELLOW BLACK / TITANIUM / PINK MATT BLACK / TITANIUM BLACK / TITANIUM / RED BLACK / TITANIUM / YELLOW 50.8/50.9 F U L L F A C E MATT BLACK / GREY / RED MATT GREY / BLACK / RED BLUE / WHITE / YELLOW MATT TITANIUM / BLACK / PINK WHITE / BLACK / RED New ECE 22R06 approval for the two crown jewels of the GIVI road collection. Designed for absolute travel comfort, they are equipped with an efficient ventilation system, removable and washable internal lining, and a micrometric closure for a perfect fit. Each model is available in two graphics styles and a total of 30 colour combinations! 13 Givi Magazine June 2023
INSIDE GIVI testo di Giampaolo Meda - Foto Givi do Brasil GIVI DO BRASIL 20° ANNIVERSARIO DALLA FONDAZIONE La presenza di GIVI in Brasile con un proprio polo produttivo ha toccato un traguardo importante! Qui vi raccontiamo i festeggiamenti che hanno siglato il 20° anniversario della filiale Sudamericana, e vi offriamo qualche spunto sul mercato moto di questo lontano Paese, incluso nella top ten delle nazioni che superano annualmente il milione di unità immatricolate. 14 Inside Givi
15 Givi Magazine June 2023
n mega-evento, tenutosi lo scorso marzo, al quale hanno partecipato quasi 300 ospiti arrivati da tutto il Sudamerica e dall’Europa: dipendenti, commerciali, autorità locali, direttori della sede centrale italiana, clienti e imprenditori del settore motociclistico di Sud e Centro America. Curato in ogni dettaglio, il 20° Anniversario di GIVI DO BRASIL è stato strutturato in due differenti momenti. Il primo ha previsto un tour in moto di 4 giorni, pianificato ad hoc per ospitare in sella clienti e dipendenti italiani e sudamericani. La partenza è evvenuta dagli stabilimenti GIVI di Pindamonhangab, alla volta dei rilievi della Mantiqueira Paulista, complesso rupestre definito Monumento Naturale Statale, inserito nello stato brasiliano di Sao Paulo. Il reportage completo del viaggio è pubblicato sul portale GIVI EXPLORER: LA NOSTRA STORIA IN BRASILE Torniamo indietro nel tempo fino al 2003, periodo nel quale si gettavano le basi per avviare una produzione GIVI destinata ai mercati del Sudamerica. Il 28 maggio di quell’anno, a Pindamonhangaba, nello Stato di San Paolo, apriva i battenti GIVI DO BRASIL. QUALCHE NUMERO - Oggi la filiale vanta due divisioni dedicate rispettivamente a polo produttivo e logistica. Il PLANT 1 copre un’area di 22.605 mq di cui 2.400 coperti ed è adibito a “Magazzino e Polo logistico”. Il PLANT 2 copre un’area di 25.980 mq, di cui 3.600 coperti e comprende “Ricerca e Sviluppo” e “Polo produttivo”. In totale, essi contano circa 70 dipendenti che ogni giorno si occupano di produzione, assistenza clienti e di soddisfare la domanda di prodotti GIVI nei mercati brasiliano e latinoamericano. La produzione GIVI in Brasile è organizzata per seguire tutte le fasi, dallo stampo alla verniciatura del prodotto finito, con particolare attenzione alle valigie rigide in materiale plastico e in alluminio, laterali e posteriori, affiancate dalla produzione di piastre di supporto, varie parti metalliche, portapacchi, paramotori. In questi due decenni, procedendo lungo un percorso disseminato di successi, la filiale brasiliana di GIVI è diventata un vero e proprio punto di riferimento per i mercati moto sudamericani. La sua posizione commerciale di rilievo è ampiamente meritata ed è motivo di grande orgoglio per ogni singolo membro dell’azienda. 16 Inside Givi
BRASILE: IL MERCATO MOTO La seconda parte della festa, iniziata il giorno successivo al rientro dal viaggio, si è concentrata intorno alla sede GIVI DO BRASIL. Gli ospiti sono stati accolti e suddivisi in gruppi, ed hanno partecipato alla visita delle due sedi, produzione e logistica. I partecipanti hanno potuto seguire da vicino i differenti processi produttivi e le procedure di spedizione dell’ampia gamma di prodotti “made in Brasil”, che da qui raggiungono direttamente i clienti finali di tutto il continente attraverso i canali di distribuzione GIVI. Nel pomeriggio il programma ha toccato il mondo MotoGP con una sezione di autografi da parte del pilota brasiliano Eric Granado, quattro volte campione della SuperBike Brasil e star del panorama motociclistico nazionale. Eric è attualmente impegnato nel campionato MotoE World Cup (un vero top rider) con il team LCR di Lucio Cecchinello. Dopo un piacevole e rilassante rinfresco, che ha permesso a tutti i presenti di scambiarsi idee e fare networking, la giornata ha raggiunto il clou con un party di gala e una cerimonia ufficiale: la consegna di 23 targhe per rendere omaggio a clienti, direttori, dipendenti e partner. Dopo la cena, musica live di qualità e due conduttori d’eccezione: Libera Costabeber, famosa influencer oltre che appassionata motociclista rally ed Enduro, e Leandro Mello, di TV Globo, pilota professionista e personaggio noto agli appassionati motociclisti del paese. Quante e quali moto si vendono in questo Paese? I dati relativi al 2022, pubblicati dal collega giornalista Thiago Parisio, indicano segnali positivi lungo tutto l’arco dello scorso anno, con una immatricolazione totale di oltre 1.350.000 veicoli (dati diffusi da Fenabrave). Un risultato che mostra un segmento cresciuto del 17.7% rispetto al 2021, superato soltanto dalle vendite registrate nel 2014 (1.430.000 unità). Tra i 10 marchi motociclistici più venduti in Brasile lo scorso anno, troviamo Honda al primo posto, con oltre un milione di nuove targhe (da sola copre più del 70% del mercato). Seguono Yamaha, Shineray, BMW, Royal Enfield, Kawasaki, Haojue, Avelloz, Mottu, Dafra. Il miglior trend l’ha stabilito l’indiana Royal Enfield, che ha toccato + 55% rispetto al 2021. Il risultato si lega a una politica aziendale che l’ha portata recentemente a realizzare un polo produttivo in Brasile. Il 2022 è stato un anno record in Brasile anche per BMW: +29% rispetto all’anno precedente. Quanto ai ciclomotori, la performance maggiore è stata quella del marchio Avelloz: +160%. 17 Givi Magazine June 2023
Almost 300 guests from all over South America and Europe took part in a megaevent held last March: employees, traders, local authorities, managers from the Italian headquarters, customers and businesspeople from the motorcycle sector in South and Central America. The 20th Anniversary of GIVI DO BRASIL was divided into two separate events, with attention lavished on every detail. The first of these consisted of a 4-day motorcycle tour, planned specifically to give Italian and South American customers and employees an experience in the saddle. Participants set out from the GIVI plant in Pindamonhangaba for the highs and lows of Mantiqueira Paulista, a rugged landscape with Natural Monument status in the Brazilian state of São Paulo. The complete travel report has been published on the GIVI EXPLORER portal: The second part of the festivities, which began the day after the tour ended, was held at the GIVI DO BRASIL headquarters. After being greeted, guests were split into groups and taken on visits around the two facilities, production and logistics. They enjoyed a close look at the different production processes and shipping procedures through which a wide range of “made in Brazil” products find their way from here to end customers all over the continent, thanks to GIVI’s distribution channels. In the afternoon, the schedule paid homage to the world of MotoGP with an autograph signing by Brazilian racer Eric Granado, four-time SuperBike Brasil champion and star of the national motorcycling scene. A truly top rider, Eric is currently competing ENGLISH TEXT ENGLISH EXT GIVI DO BRASIL - 20TH ANNIVERSARY GIVI’s presence in Brazil, in the form of its own production facility, has reached an important milestone! Read on to learn how we celebrated the 20th anniversary of the South American branch, as well as some interesting facts about the market for motorcycles in this far-off country, which is in the top ten of nations where over one million of these vehicles are registered every year. BRAZIL: THE MOTORCYCLE MARKET OUR HISTORY IN BRAZIL How many motorcycles, and which ones, are sold in the country? Data for 2022, published by journalist Thiago Parisio, indicate positive signs all throughout last year, with a total of over 1,350,000 vehicles registered (data published by Fenabrave). This finding shows the segment to have grown by 17.7% compared to 2021, and is second only to the sales recorded in 2014 (1,430,000 units). Of the 10 best-selling motorcycle brands in Brazil last year, Honda is in first place, with over one million new registrations (representing 70% of the market by itself). It is followed by Yamaha, Shineray, BMW, Royal Enfield, Kawasaki, Haojue, Avelloz, Mottu and Dafra. The most impressive trend was that of the Indian company Royal Enfield, which achieved a figure of +55% compared to 2021. This result can be traced back to a corporate policy which has recently seen it constructing a production facility in Brazil. 2022 was also a record year in Brazil for BMW: +29% compared to the previous year. Finally, in terms of mopeds, the best performance was that of the Avelloz brand: +160%. Let’s turn the clocks back to 2003, when the foundations were being laid to start up GIVI production for the South American markets. On 28 May of that year, GIVI DO BRASIL opened its doors for the first time in Pindamonhangaba, in the state of São Paulo. THE STORY IN NUMBERS - Today, the branch can boast two different divisions: a production unit and a logistics unit. PLANT 1 covers an area of 22,605 m2, 2,400 of which are indoors, and represents the “Logistics unit and Warehouse” PLANT 2 covers an area of 25,980 m2, 3,600 of which are indoors, and consists of “Research and Development” and the “Production unit”. in the MotoE World Cup championship with Lucio Cecchinello’s LCR team. After a pleasant and relaxing break, which gave all present a chance to share their thoughts and engage in some networking, the highlight of the day came with a gala party and an official ceremony, in which 23 plaques were awarded as the company honoured its customers, managers, employees and partners. After dinner came top-quality live music with two incomparable MCs: Libera Costabeber, a famous influencer and passionate rally and Enduro motorcyclist, and TV Globo’s Leandro Mello, a professional rider and personality well known among the nation’s motorcycling enthusiasts. In total, they are staffed by around 70 employees who work every day in production and customer service, and to satisfy the demand for GIVI products on the Brazilian and Latin American markets. GIVI’s production in Brazil is set up to take care of every stage of the process, from moulding to painting the finished product, with a particular focus on rigid cases in plastic and aluminium for the rear and sides, along with the manufacture of supporting plates, various metal parts, carrier bags, engine guards… Over the last two decades, GIVI’s Brazilian branch has gone from one success to another to become a genuine benchmark for South American motorcycle markets. Its leading sales position is well deserved, and a source of pride for every single member of the company.
givimoto.com EQUIPPED WITH EXCLUSIVE E206 TELESCOPIC HANDLE TO CONVERT THE CASE INTO A TROLLEY BAG, SOLD SEPARATELY ALA44A TOP CASE MONOKEY 44 L, ALSO AVAILABLE IN BLACK LINE VERSION The new line of Trekker ALASKA cases has been expanded with the arrival of the 56-litre top case, which can hold two modular helmets, the epitome of design and quality. In natural or black painted aluminium, equipped with the classic MONOKEY® system in addition to the innovative WIRELEASE® system. ALA56A TOP CASE MONOKEY 56 L, IN NATURAL ALUMINUM, CAN HOLD TWO MODULAR HELMETS
CHI PARLA DI NOI “InSella - GIVI Maxia 5, spazioso ed elegante” GIVI MONOKEY MAXIA 5 20 Chi parla di noi GIVI MONOKEY MAXIA 5, CHI HA PARLATO DI NOI? Elegante nel design, ultra-capiente e curatissimo dal punto di vista tecnico, il nostro nuovo bauletto Monokey top di gamma sta catturando l’attenzione e l’interesse dei media di settore. Anche la rivista INSELLA, punto di riferimento nel panorama dell’editoria italiana dedicata alle due ruote, ha dedicato due intere pagine alla recensione del MAXIA 5 nella rubrica “Prova Accessori”. Di seguito l’articolo estrapolato direttamente dall’ultimo numero. LISTINO USATO EUROTAX YAMAHAYZF-R 125 SPORTIVA PER 16ENNI TEST e PROVE Honda Forza 350 Fant ic Motor Cabal lero 700 Royal Enf ield Interceptor 650 Kymco AK 550 Premium BMW R 1250 R Yamaha YZF-R125 Peugeot XP 400 GT Askoll XKP elettrico QUALI GARANZIE? TUTTI I VOSTRI DIRITTI QUANDO COMPRATE MOTO E SCOOTER NUOVI O USATI VIAGGI ALL’ESTERO DOTAZIONI E REGOLE PER ANDARE IN MOTO NEL RESTO D’EUROPA 2.50 euro Anno 24 n. 07 Luglio 2023 - MENSILE Poste Italiane Spa - Sped. in A. P. - D.L. 353/2003 Conv. L.27/02/2004 n.46 art. 1,C.1LO/MI P.I. 17 / 06 / 2023 IL GIORNALEDI CHI VA INMOTO ROADS ALL LE GIAPPONESI PIÙ AMATE DAGLI ITALIANI Honda CB 750 Hornet Kawasaki Z 650 Suzuki GSX- 8S Yamaha MT-07 Fantic Motor Caballero 700 Peugeot XP 400 GT Kymco AK 550 Premium Askoll XKP NAKED a confronto
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