GIVI Magazine - Giugno 2022

Givi Magazine June 2022 info@givi.it www.givimoto.com VERSIONE ITALIANA + ENGLISH VERSION OMOLOGAZIONE CASCHI ECE 22-06 VI SPIEGHIAMO MODALITÀ E TEMPISTICHE ECE 22-06 HELMET CERTIFICATION TIMES AND PROCEDURES INSIDE GIVI LE INIZIATIVE DELLA FILIALE SPAGNOLA INITIATIVES OF THE SPANISH BRANCH CHI PARLA DI NOI LA PAROLA A BLOGGER E GIORNALISTI INVITATI ALLA PRESENTAZIONE STAMPA DI GIVI BIKE. WHO TALKS ABOUT US THE FLOOR TO THE BLOGGERS AND JOURNALISTS INVITED TO THE GIVI BIKE PRESS CONFERENCE IN VIAGGIO NEL DESERTO DEL NEGEV NEL SUD DELLO STATO DI ISRAELE TURISMO TRAVELLING THE NEGEV DESERT IN THE SOUTH OF THE ISRAELI STATE

EDITORIALE SI TORNA ALLA NORMALITÀ EDITORIAL ENTHUSIASM, DETERMINATION AND LOYALTY TURISMO IN VIAGGIO NEL DESERTO DEL NEGEV TURISM TRAVELLING THE NEGEV DESERT CHI PARLA DI NOI PRESENTAZIONE STAMPA GIVI BIKE HOW TALKS ABOUT US GIVI BIKE PRESS PRESENTATION TECH LA NUOVA VITA DEL CASCO TECH THE NEW LIFE OF THE HELMET INSIDE GIVI GIVI, SCELTA PERFETTA NEL PANORAMA SPAGNOLO INSIDE GIVI GIVI, THE PERFECT COMPANION IN SPAIN GIVI NEWS NOVITÀ - ATTIVITÀ - CURIOSITÀ GIVI NEWS NEWS - FACT - CURIOSITIES SOMMARIO Givi Magazine June 2022 www.givimoto.com 3 4 16 22 28 36 2 Sommario / Editoriale

BACK TO GROWTH With COVID under control (at least so it would seem) and the war in Ukraine still leaving no room to international diplomacy, entrepreneurs try to find their position on the market. When it comes to our sector, registrations are on the up practically in all European countries where the “passion” for motorcycles is historically stronger (Germany, France, Italy, Spain, the UK), which is in itself a good sign. Here at GIVI, no one has stopped believing in recovery: between the end of 2021 and the first part of 2022, we attended motorcycle fairs, developed important new accessories, studied original technical solutions such as the fixing system for Remove-X side bags and also introduced solutions for the cycling world thanks to a considerable and well-structured bag collection presented to the press in April (news report in the magazine). The second part of 2022 will proceed in the same way: in July, we will take part in the BMW Motorrad Day in Berlin, followed by the eagerly-awaited WDW Ducati. Then, in October and November, we will meet our public during the two leading sector fairs: Intermot in Cologne and EICMA in Milan. We will also attend Motorcycle Live 2022 at NEC in Birmingham in November. At the moment, our Spanish branch is also busy promoting the brand through the events linked with MotoGP races held on the Iberian territory. This ongoing close contact with end customers and Motorcycle manufacturers will enable us to keep an even closer eye on the changes in the motorcycle and scooter segments to meet the tastes of the public and the markets. Lately, the press has highlighted the progress made by some Asian motorcycle producers when it comes to style, and the appreciation of European enthusiasts for some of their models is tangible. We are ready. Our R&D department is already at work to create specific accessories for these new entries. We will also be ready for the requests coming in from the electric world when it comes to both consumers and shared commuting. For bikers/scooter riders, GIVI is mainly synonymous with comfort, practicality and reliability. The introduction of the new certification for motorcycle helmets - ECE 22-06 (20 years after the previous one) - will make safety our focus. Our objective is to attend EICMA with a collection that features all types of GIVI helmets (flip-up, full-face, jet, demi-jet and off-road). It is quite a challenge and we will illustrate it in this issue of the Magazine as part of the TECH column. Happy reading. ENGLISH TEXT Con il COVID sotto controllo (almeno così sembra) e una guerra, quella in Ucraina, che ancora non lascia margini di manovra alla diplomazia internazionale, gli imprenditori provano a ritrovare il proprio posizionamento all’interno del mercato. Per quanto riguarda il nostro settore, le immatricolazioni sono in crescita praticamente in tutti i paesi europei dove la “passione” per la motocicletta è storicamente più forte (Germania, Francia, Italia, Spagna, UK) e questo è di per sé un gran bel segnale. Qui in GIVI nessuno ha smesso di credere nella ripresa; tra la fine del 2021 e la prima parte del 2022 abbiamo portato avanti impegni a 360° tornando a frequentare le fiere del settore moto, sviluppando nuovi e importanti accessori, studiando inedite soluzioni tecniche, ad esempio il sistema di fissaggio per borse laterali Remove-X, e allargando le nostre proposte anche alle due ruote a pedali con una collezione di borse importante e ben strutturata, presentata alla stampa di settore nel mese di aprile (all’interno del magazine trovate il reportage). La seconda parte del 2022 seguirà questo trend e ci vedrà impegnati a luglio ai BMW Motorrad Days di Berlino, poi in Italia all’attesissimo WDW Ducati; tra ottobre e novembre incontreremo il nostro pubblico alle due fiere di settore più importanti al mondo: Intermot a Colonia e EICMA a Milano. A novembre abbiamo in calendario un appuntamento anche nel Regno Unito: il Motorcycle Live 2022, presso il NEC di Birmingham. In questo momento anche la nostra filiale spagnola, attraverso eventi legati alle gare della MotoGP che si terranno in terra Iberica, è impegnata nella promozione del marchio. Questo continuo stretto contatto con l’utente finale e con le Case moto ci permetterà di seguire con un’attenzione ancora maggiore i cambiamenti del segmento moto e scooter, in funzione dei gusti del pubblico e dei mercati. La stampa di settore ha messo ultimamente in risalto l’avanzamento “stilistico” dimostrato da alcuni produttori moto asiatici e l’apprezzamento degli appassionati europei verso alcuni dei loro modelli è tangibile. Noi siamo pronti. Il nostro reparto R&D sta già lavorando alla creazione di accessori ad hoc per queste new entry. Così come non ci troveremo impreparati con le richieste in arrivo dal mondo dell’elettrico, sia in ambito consumer che per il commuting in condivisione. Per il motociclista/scooterista, GIVI è principalmente sinonimo di comfort, praticità e affidabilità. L’introduzione della nuova omologazione per i caschi moto, la ECE 22-06 (arrivata a 20 anni di distanza dalla precedente) ci vedrà quest’anno concentrati sulla sicurezza. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di arrivare a EICMA con una collezione che presenti tutte le tipologie di caschi GIVI (apribili, integrali, jet, demi-jet, off-road). Si tratta di una sfida complessa, che vi raccontiamo in questo numero del Magazine all’interno della rubrica TECH. Buona lettura. HENDRIKA VISENZI Amministratore Delegato SI TORNA A CRESCERE GIVI MAGAZINE Autorizzazione rilasciata dal Tribunale di Brescia N.17 del 27/02/2009 GIVI S.P.A. Via Ungaretti, 48 - 25020 Flero (Bs) www.givimoto.com Direttore Responsabile: Giampaolo Meda Hanno collaborato: Simona Montini Mario Frati Arianna Meda Claudio Borlaf Danilo Piras EDITORIALE 3 Givi Magazine June 2022

IN VIAGGIO NEL DESERTO DEL NEGEV TURISMO testo di Fabio Capone e Arianna Meda Foto Fabio Capone 4 Turismo

sraele, terra di religioni e storia, città e deserti, è molto più vicina di quanto si possa pensare: poco meno di 4 ore decollando da Milano. Vi raccontiamo l’esperienza di una settimana Fly & Ride attraverso i luoghi più suggestivi del Sud. In moto con noi anche borse morbide GIVI delle gamme X-Line e Canyon 5 Givi Magazine June 2022

LA SPIAGGIA DI TEL AVIV VIVA IL FLY & RIDE! Israele è un paese piccolo ma estremamente ricco di luoghi e città da visitare. Il nostro tour di una settimana ci ha portato ai punti più belli del deserto del Negev e alle città principali, come Tel Aviv e soprattutto Gerusalemme. Inoltre, essendo Israele una nazione difficile da raggiungere via terra, la formula “fly & ride” è quella che rende tutto più semplice e pratico. Si atterra, si prende la moto a noleggio e si parte (la patente internazionale non serve per i noleggi). A Tel Aviv sono presenti diverse società che noleggiano moto, anche di media cilindrata, perfette per questo viaggio. Non serve nulla di tassellato in quanto si viaggia principalmente su asfalto e le strade sterrate sono piste facili per tutti e tutte. L’ITINERARIO Abbiamo scelto il sud di Israele per attraversare i luoghi più scenografici del deserto, dove a tratti sembrava di stare su Marte. Il periodo scelto? Fine febbraio. Le temperature sono fresche e miti, mentre in estate superano i 40 gradi. Di solito piove pochissimo durante l’anno, soprattutto nel deserto, ma siamo riusciti a prendere anche qualche goccia, per la felicità degli abitanti locali. Neanche il tempo di bagnarsi che dopo i primi raggi di sole eravamo già asciutti. Chi ha più tempo può arrivare fino al Mar Rosso, per visitare il Timna Park e tuffarsi oltre la barriera corallina di Eilat. TEL AVIV E LA BEERI FOREST Atterrati di sera a Tel Aviv, città molto viva di notte per i numerosi locali e ristoranti, posizionati anche sulla bellissima spiaggia, ci siamo riposati nel centrale Brown Hotel Lighthouse, per prepararci al meglio per il giorno successivo. Al mattino, caricate le moto e lasciati i bagagli più ingombranti, siamo partiti per la parte Nord del deserto del Negev, molto verde in questo periodo per le piogge che arrivano dal Mediterraneo. Lungo la strada verso sud in direzione di Netivot e Sde Boker, ci si può fermare (e anche campeggiare) all’interno di giardini famosi per la fioritura, sia della senape che degli anemoni, una specie di fiori protetta. Nei pressi di Sde Boker merita una sosta la tomba di Ben Gurion, il fondatore dello Stato di Israele, che si affaccia su di un canyon molto suggestivo. Il verde ci ha abbandonati da diversi chilometri per i più classici colori aridi del deserto, con una temperatura ideale intorno ai 18 gradi. LA STRADA CHE DA MIPTZE RAMON SCENDE NEL RAMON CRATER 6 Turismo

CONSIGLI UTILI Quando andare L’estate in Israele è molto calda, soprattutto nel Sud e sul Mar Morto; per questo motivo consigliamo di visitare il paese nel resto dell’anno, inverno incluso, quando le temperature sono più miti e oscillano dai 10 gradi di minima ai 20 di massima. Attenzione al deserto, il clima secco e il vento possono alzare un po’ di polvere, per questo motivo consigliamo di bere tanto, anche quando non fa caldo e di portarvi un collirio, oltre a proteggere bene gli occhi con un casco con visiera o utilizzando una maschera da cross. Voli e noleggi moto Israele è facilmente raggiungibile da ogni Paese europeo. Per quanto riguarda l’Italia, gli scali principali sono Milano e Roma. Easyjet o El Al sono le principali compagnie aeree, con voli quotidiani verso Tel Aviv, città dove si trovano diversi noleggi di moto e scooter. Le strade sono quasi tutte asfaltate e anche i pochi sterrati che abbiamo fatto si sono rivelati piste molto ben battute. Potete noleggiare anche moto stradali, i tasselli non servono. Per il noleggio è sufficiente la patente italiana, ma consigliamo sempre di informarvi con la società che vi fornirà la moto. Dove altro andare e come orientarsi Una settimana permette di vedere buona parte del Sud del paese e le principali città ma, se avete più tempo, vi consigliamo di arrivare fino a Eilat, non solo per bagni e immersioni nel Mar Rosso ma soprattutto per lo spettacolare Timna Park. Per tutte le informazioni turistiche, anche in italiano, vi consigliamo vivamente di consultare il sito ufficiale del Turismo israeliano, ricco di consigli utili, guide e di tutte le informazioni sulla viabilità e sulle zone israeliane e palestinesi in cui è possibile transitare. Informazioni importanti si trovano anche sul sito GoIsrael. Dove dormire Oltre a numerosi hotel per tutte le tasche, sia nelle città che nei borghi più piccoli, il nostro consiglio è di sperimentare i meravigliosi glamping situati lungo il percorso, tra le dune, nei canyon, nelle oasi, come l’Ein Gedi Camp Lodge. Campeggi classici sono situati in modo strategico persino nei siti archeologici, sempre molto ben attrezzati. Cosa mangiare La cucina israeliana è come il paese stesso, un mix emozionante di tradizioni e culture. L’alimentazione è tipicamente mediterranea e mediorientale, a base di carne, pesce e verdure. I ceci la fanno da padrone con l’hummus, buonissimo, servito ovunque e comunque, accompagnato dalla salsa di tahina a base di sesamo, oppure nei falafel, polpette di ceci e spezie. Le carni, grigliate o in polpette (kebab) sono leggermente speziate e davvero buone, così come le verdure, immancabili a ogni pasto. Consigliamo come sempre di sperimentare tutto, in ogni angolo del paese, senza dimenticare i dolci, a base di miele o di formaggio di capra, uno più buono dell’altro. 7 Givi Magazine June 2022

Viaggiamo verso sud, per arrivare al secondo paesaggio mozzafiato, Ein Avdat Nationa Park. Qui vi consigliamo di scendere dalla sella e fare una piacevole camminata nel canyon, seguendo il torrente che porta a una cascata. IL NEGEV E I CRATERI NATURALI Mipze Ramon è la piccola cittadina dove ci fermiamo due notti per esplorare i dintorni. Si parte proprio dall’omonimo cratere, il Machtesh Ramon, che sembra appartenere ad un altro pianeta. Qui ci sono numerose zone attraversabili in moto, anche in fuoristrada senza alcuna difficoltà, come il Gvanim Wadi. Come scopriremo, le aree attrezzate per poter campeggiare o fermarvi per una sosta in mezzo alla natura e al silenzio del deserto sono presenti con una frequenza inaspettata. Il nostro consiglio è di chiedere sempre informazioni e indicazioni negli hotel della cittadina e alle guide locali, come Mr. Iftach Dvash, che saranno felici di accompagnarvi, in moto, a scoprire il deserto e i wadi che lui conosce come le sue tasche. Alle bellezze naturali qui si aggiungono i siti archeologici di Avdat e Shivta, insediamenti costruiti dai nomadi Nabatei per agevolare i commerci e i passaggi lungo la Via dell’Incenso che univa la Giordania all’Arabia. Tra l’altro abbiamo anche avuto la fortuna di percorrere tanti chilometri in compagnia del Direttore Generale del Ministero del Turismo Israeliano, Mr. Dani Shahar, con la sua BMW GS 40° Anniversario: una persona davvero a modo, con una grande passione per le due ruote. Per non farvi mancare nulla vi consigliamo di allungare il tragitto fino al confine egiziano, lungo la strada numero 10. Fate una sosta a Ezuz: è un piccolo villaggio dove assaggiare i piatti tipici fatti in casa e una buonissima pizza cotta in un forno italiano. Da qui la strada che costeggia il confine è davvero bellissima: un viaggio in solitaria nel deserto, salutando ogni tanto i militari annoiati nelle torrette di guardia. Le curve non mancano, non sono tante, ma quando si sale aumentano assieme al piacere che solo questi panorami riescono a offrire. MAR MORTO E MASADA Il mattino seguente si prosegue verso Sud-Est. Ci attende il Mar Morto, ma lungo la strada il panorama continua a cambiare e le soste per foto e video non si contano più. Il primo punto, immancabile per noi motociclisti, è lo Scorpions’ Trail, vero e proprio passo di montagna che dalle alture del Negev scende attraverso numerosi tornanti che affacciano sul deserto. A questo punto il tempo è tiranno e siamo costretti a tornare verso Nord, scendendo nella più profonda depressione della Terra. Il Mar Morto si trova infatti a 400 metri sotto il livello del mare; per questo motivo in estate il caldo è quasi insostenibile. Ma prima di fermarci in hotel, risaliamo di 1.000 metri per toccare la storica collina di Arad, un sito archeologico con alle spalle 5.000 anni di storia. Il luogo è molto suggestivo e attrezzato, come tanti parchi nazionali israeliani, per il campeggio. IL PAESAGGIO LUNARE DEL EIN AVDAT NATIONAL PARK 8 Turismo

Se il mattino ha l’oro in bocca, il nostro risveglio alle 04:00 ha un sapore diverso, di sonno e allo stesso tempo di sfida. Ci aspettano quasi 3 km di salita… a piedi, per 450 metri di dislivello: la meta è la cima di Masada, la città costruita da Erode nel 37 A.C. da cui ammirare un’alba mozzafiato. La camminata si è rivelata molto tosta… ma potete “barare” e fare l’alternativa da ovest, di soli 700 metri di lunghezza e pochissimo dislivello, oppure perdere l’alba e prendere la funivia. Il sito di cui stiamo parlando è unico non solo per la storia e l’ingegneria che nasconde, tra terme e acquedotti, ma anche per il panorama circostante, unico al mondo! La stanchezza mette appetito, e noi centauri ci facciamo tentare dai profumi provenienti da un tipico ristorante mediorientale ma dal nome indiano: al Taj Mahal di Nevé Zohar vi aspetta Sharon, un’affascinante signora Yemenita che vi delizierà con tantissime ricette diverse. Prima di lasciare il Mar Morto, dedichiamo il pomeriggio al relax, tra un bagno di fango e un tuffo nel salatissimo specchio d’acqua davanti all’hotel, dove la salinità al 33% vi farà galleggiare come materassini e l’acqua, a fine febbraio, è come da noi a giugno, perfetta! GERUSALEMME Il viaggio si avvicina alla fine, ma c’è tempo per un ultimo tour. Accendiamo le moto e partiamo in direzione Ein Gedi, per visitare un Kibbutz che ospita un giardino botanico e l’Ein Gedi Camp Lodge, dove si può dormire in tenda, nei bungalow o in bellissimi pulmini Citroen Anni 70 con aria condizionata! LE SALATISSIME ACQUE DEL MAR MORTO AL TRAMONTO. SULLO SFONDO LE MONTAGNE DELLA GIORDANIA GERUSALEMME, LA SALA DELL’ULTIMA CENA 9 Givi Magazine June 2022

Ci attende Gerusalemme, caotica ma interessantissima per il suo mix culturale, ma deviamo un’ultima volta in Palestina per una visita veloce al Monastero greco ortodosso di San Giorgio. Anche questo sito, davvero magico, mettetelo nella lista dei luoghi assolutamente da non perdere. Occhio alle spremute di melograno che i ragazzini vendono li vicino, “allappano” un po’! Arriviamo a Gerusalemme nella parte moderna della città, a due passi dalla città storica. Il centro è molto trafficato, così lasciamo le moto in hotel per proseguire a piedi. Gerusalemme non è una metropoli comune, come ben sapete. E’ un concentrato indescrivibile di religioni, culture e storia. I vicoli s’intrecciano senza logica in un affascinante labirinto che vi porta dal quartiere cristiano a quello musulmano a quello ebraico senza che ve ne rendiate conto. Spezie, botteghe, ristorantini, mercanti, frati, rabbini, bambini, chiese, moschee… vi trasporteranno in una quarta dimensione. Passiamo dai luoghi di culto di ogni religione come la Chiesa del Santo Sepolcro e la Stanza dell’ultima cena di Gesù, ricostruita dai crociati. Visitiamo il Western Wall, anche noto come muro del pianto e la tomba di Re David, passando sotto i minareti delle moschee che puntuali richiamano i fedeli alla preghiera. Gerusalemme è talmente ricca e piena di siti storici e storie da raccontare che consigliamo a tutti di farvi accompagnare da una guida esperta. RITORNO ALLA BASE Il nostro viaggio termina a Tel Aviv, che dista solo un’ora da Gerusalemme. Sulla strada non dimenticate di visitare le cantine e i vigneti che rendono questa terra ancora più preziosa. Sono produzioni giovani ma cresciute molto bene e lo sentirete dagli aromi e dalla bontà dei vini bianchi e rossi. La cantina Clos de Gat è un esempio di maestria di come in soli vent’anni i loro vini siano diventati un’eccellenza a livello nazionale e internazionale. A Tel Aviv potete riposarvi in spiaggia e divertirvi la sera, è una metropoli moderna con il vantaggio del Mediterraneo per un tuffo estivo. Da non perdere la città antica di Jaffa e il Museo dell’Arte. GERUSALEMME E’ IL SIMBOLO DI COME LA MODERNITA’ AFFONDI LE SUE RADICI NEGLI STRATI MILLENARI DI QUESTA TERRA 10 Turismo GERUSALEMME, LA CITTA’ NUOVA

La linea X-Line, in particolare la borsa da serbatoio XL04, è stata la scelta perfetta per la BMW R 1250 GS, non solo per la sua forma che si adatta alla perfezione a questa moto (del resto è stata modellata proprio sulla GS) senza interferire sulla guida, ma soprattutto per i materiali molto leggeri e resistenti a polvere e acqua. Infallibile il sistema Tanklock che permette di sganciare e rimontare le borse da serbatoio in un secondo. Lo zaino X-Line XL03 è comodissimo, molto capiente e si aggancia ovunque sulla moto, diventando un pratico borsone da sella, anche questo impermeabile e resistente, perfetto per ogni moto viaggiatore. Lo zaino è stato utilizzato anche come bagaglio a mano nel volo per Tel-Aviv! La linea “morbida” Canyon, è universalmente utilizzabile sulla maggior parte delle moto, e di conseguenza anche sulla BMW F 750 GS che abbiamo usato noi. La borsa da serbatoio GRT715, si sgancia in un attimo agendo sulle 4 clip; il borsone impermeabile GRT712B ci ha permesso di trasportare tutto il necessario senza rinunciare a niente. LE BORSE GIVI UTILIZZATE 11 Givi Magazine June 2022

ENGLISH TEXT TRAVELLING THE NEGEV DESERT Israel, a land of religions and history, cities and deserts, is much closer than you might think - a little under a four hour flight from Milan. We enjoyed a week’s Fly & Ride experience, touring some of the most evocative spots in the south. And we took GIVI soft bags from the X-Line and Canyon ranges along for the ride. ISRAEL BY BIKE Photos by Fabio Capone, words by F. Capone and Arianna Meda LONG LIVE THE FLY & RIDE! Israel is a small country but one that is brimming with places and cities to visit. Our week-long tour took us to the most beautiful spots in the Negev desert and the main cities, such as Tel Aviv and particularly Jerusalem. Considering that Israel is a tricky country to reach via land, the “fly & ride” formula makes it all a lot easier and more practical. You land, pick up the rental bike and you’re off (no international license is needed for rental). In Tel Aviv, various companies rent motorcycles, and these include mid-sized models, perfect for this trip. And you don’t need knobby tyres as the roads are mainly tarmacked and the few dirt roads are easy for anybody. THE ROUTE We chose the south of Israel in order to be able to cross the most scenic spots in the desert, which had us feeling as if we were on Mars at times. When did we go? Late February. Temperatures are cool and mild, while they exceed 40°C in the summer. It generally rains very little throughout the year, particularly in the desert, but we did experience a few showers, to the delight of the locals. We barely had time to get wet though and the sun had already dried us off. Those with more time could travel on to the Red Sea, to visit Timna Park and dive at the Eilat coral reef. TEL AVIV AND THE BEERI FOREST After landing in the evening in Tel Aviv, a city that is very lively at night with its many bars and restaurants, also along the beautiful beach, we rest at the centrally-located Brown Hotel Lighthouse in preparation for the following day. In the morning, having loaded the bikes and stored our more bulky luggage, we set off for the north of the Negev desert, very green at this time of year due to the rains coming from the Mediterranean. Travelling south in the direction of Netivot and Sde Boker, you can stop (and even camp) inside gardens famous for their blossoms, both mustard and anemone, which is a type of protected flower. Around Sde Boker, it’s worth stopping at the Tomb of Ben Gurion, founder of the State of Israel, which overlooks a picturesque canyon. We had left any greenery behind a few miles back and were now surrounded by those classic arid desert shades, with an ideal temperature of 18°C. We travelled south, to reach a second breath-taking landscape, Ein Avdat National Park. We recommend you stop here and take a short walk through the canyon, following the stream that leads to a waterfall. NEGEV AND ITS NATURAL CRATERS Mipze Ramon is the small town where we spent two nights exploring the area. We started from the crater of the same name, the Makhtesh Ramon, which looks to be something from another planet. There are many places that can be explored by bike here, and even some easy off-road routes, like the Gvanim Wadi. And, as we came to realise, there are a surprising number of rest stops and areas set up for camping, surrounded by nature and the silence of the desert. We suggest that you always ask for information and directions at local hotels, or by talking to local guides, like Mr. Iftach Dvash, who will be happy to join you, by bike, as you explore the desert and the wadi that he knows like the back of his hand. Other natural wonders here include the archaeological sites of Avdat and Shivta, settlements built by the Nabatei nomads to facilitate trade and movement along the Incense Route that linked Jordan to Arabia. We were even lucky enough to travel many miles in the company of the Director General of the Israeli Ministry of Tourism, Dani Shahar, 12 Turismo SAINT GEORGE’S ORTHODOX MONASTERY, PALESTINE IL MONASTERO ORTODOSSO DI SAN GIORGIO, PALESTINA

with his BMW GS 40 Years, a very learned man with a real passion for two wheels. So that you don’t miss anything, we suggest you extend your trip as far as the Egyptian border, taking road number 10. Stop off at Ezuz, a small village where you can taste typical home made dishes and very good pizza cooked in an Italian oven. From here, the road that skirts the border is truly beautiful and we enjoy a solitary trip through the desert, waving every so often to the bored military personnel in the watch towers. There are some turns, not many it must be said, but once you start to climb they increase, as does the pleasure that only this kind of view can invoke. DEAD SEA AND MASADA The following morning we carried on towards the south-east. The Dead Sea awaited us, but the view continued to change along the way and we lost count of how many times we stopped to take photos and videos. The first spot, an unmissable one for us bikers, was the Scorpions’ Trail, a real mountain pass that descends from the Negev uplands, the many hairpin bends offering views across the desert. Time was now flying though, and we were forced to head north, heading down to the lowest dry land on Earth. The Dead Sea actually lies 400 metres below sea level and this is why the heat here is almost unbearable in summer. But before stopping at the hotel, we climbed back up 1000 metres to the historic Arad hill, an archaeological site with 5000 When to go Summer in Israel is very hot, particularly in the south and at the Dead Sea; for this reason, we suggest visiting the country at another time of year, even winter, when the temperatures are more mild and are between 10°C and 20°C. Be careful in the desert. The dry climate and wind can throw up dust, so we suggest you drink a lot, even when it’s not so hot, and carry eye drops, as well as protecting your eyes with a helmet with visor or MX goggles. Flights and motorcycle rental Israel can be easily reached from Europe. As for Italy, the main points of departure are Milan and Rome. Easyjet and Ellal are the main airlines, with daily flights to Tel Aviv, where you can find various motorcycle and scooter rental companies. The roads are nearly all tarmacked and the few dirt roads we travelled are well trodden, so you can rent road bikes, as knobby tyres are not needed. You can rent a motorcycle with an Italian (or equivalent) licence, but we recommend you always check with the company that is renting you the bike. What else to see and finding your way In a week you can see a good part of the south and its main cities but if you have more time, we suggest you travel on to Eilat, not only to be able to bathe and dive in the Red Sea but particularly for the stunning Timna Park. For all tourist information, we strongly suggest you consult the official Israeli tourism website, packed with useful advice, guides and information about traffic and the areas of Israel and Palestine that you can travel through. More important information can also be found on the GoIsrael website. Where to sleep In addition to the many hotels to suit all budgets in both the cities and the smallest villages, we suggest you also try the amazing glamping sites located along the route, in the dunes, canyons and oases. The Ein Gedi Camp Lodge is just one example. Classic camp-sites are located in strategic spots, even at archaeological sites, and are always well equipped. What to eat Israeli cuisine is like the country itself, an exciting blend of traditions and cultures. The food is typically Mediterranean and Middle Eastern, so largely meat, fish and vegetable-based. Chickpeas take centre stage in hummus, so good and served anywhere and everywhere, alongside a sesame tahini paste, or in falafel, chickpea patties and spices. The meats, either grilled or in kebab form, are delicately spiced and really tasty, as are the vegetables, an essential part of any meal. As usual, we suggest you try everything, in every corner of the country, and without forgetting the desserts, which are made with honey or goat’s cheese, each more delicious than the last. HANDY TIPS Givi Magazine June 2022

The X-Line of bags, particularly the XL04 tank bag, was the ideal choice for the BMW R 1250 GS, not only due to its shape, which perfectly adapts to this bike without interfering with the riding (it was in fact modelled on the GS), but particularly for the very lightweight materials that are resistant to dust and water. The Tanklock system is flawless, allowing tank bags to be removed and refastened in a second. The X-Line XL03 rucksack is very practical and spacious and can be fastened to any part of the bike, becoming a useful seat cargo bag that is also waterproof and resistant, perfect for every motorcycle traveller. We even used the rucksack as hand luggage on the flight to Tel Aviv! THE GIVI BAGS USED years of history to its name. The place is very evocative and, like so many Israeli national parks, is also set up for camping. If the early bird catches the worm, then our 4 a.m. wake-up call had a different flavour, one of drowsiness but also daring. A climb of almost 3 km waited for us... on foot, for a difference in altitude of 450 metres. Our destination was the top of Masada, the city built by Herod in 37 A.C. from which we admired a breath-taking sunrise. It proved to be a very tough walk... But you can always “cheat” and take the alternative path from the west, which is only 700 metres long with little change in altitude, or you can miss the sunrise and take a cable car instead. The site we’re talking about is unique, not only for the history and engineering it conceals, with its hot springs and aqueducts, but also for the surrounding landscape, which is second to none! Tiredness left us hungry and we were tempted by the aromas coming from a typical Middle Eastern restaurant with an Indian name... At the Taj Mahal in Nevé Zohar, a wonderful Yemeni woman called Sharon was ready to delight us with countless different dishes. Before leaving the Dead Sea, we spent an afternoon relaxing, enjoying a mud bath and a plunge into the very salty mirror of water across from our hotel, where 33% salinity had us floating like a lilo and the water, in February, was as perfect as it in Italy in June! JERUSALEM The journey was coming to an end, but there was time for one last tour. We turned on our engines and headed in the direction of Ein Gedi, to visit a Kibbutz complete with botanical garden and the Ein Gedi Camp Lodge, where you can sleep in tents, bungalows or wonderful 70s air-conditioned Citroen minivans! Jerusalem awaited us, chaotic but so very interesting in terms of its cultural mix. But first, we deviated back into Palestine for a quick visit to Saint George’s Orthodox Monastery. This is another magical site to add to your list of places not to be missed. Look out for the pomegranate juice that the local boys sell around here, it’ll set your teeth on edge! We arrived in the modern part of the city of Jerusalem, very close to the historic centre. There was heavy traffic in the centre, so we left our bikes at the hotel and continued on foot. Jerusalem is no ordinary city, as you well know. It is an indescribable concentration of religions, cultures and history. The narrow roads interweave illogically, making for a fascinating labyrinth that takes you from the Christian district to the Muslim and Jewish quarters before you know it. Spices, stores, small restaurants, vendors, friars, rabbis, children, churches and mosques will all transport you into a fourth dimension. We passed places of worship like the Church of the Holy Sepulchre and the Room of the Last Supper, reconstructed by the crusaders. We visited the Western Wall, also known as the Wailing Wall, and David’s Tomb, passing beneath the mosques’ minarets which regularly call the faithful to prayer. Jerusalem has so many historical sites and stories to tell that we really suggest you travel with an expert guide. BACK TO BASE Our journey ended in Tel Aviv, which is just an hour from Jerusalem. Along the way, don’t forget to visit the wine cellars and vineyards that further enrich this area. The production is young but very well cultivated, and this becomes clear when you experience the perfumes and flavours of the white and red wines. The Clos de Gat cellar is an example of craftsmanship, its wines having become a standout product at national and international level in the space of just twenty years. In Tel Aviv, you can relax on the beach and enjoy yourself in the evening. It’s a cosmopolitan city where you can also enjoy a dip in the Mediterranean in summer. Don’t miss the ancient city of Jaffa and the Museum of Art. The “soft” Canyon line can be used universally with most bikes, and so also with the BMW F 750 GS that we rode. The GRT715 tank bag can be released in a second with the four clips; the GRT712B waterproof cargo bag allowed us to carry everything we needed without leaving anything behind. CAPTIONS: p. 6 - THE BEACH IN TEL AVIV - THE ROAD THAT DESCENDS FROM MIPTZE RAMON TO THE RAMON CRATER p. 8 - THE LUNAR LANDSCAPE OF THE EIN AVDAT NATIONAL PARK p. 9 - THE SALINE WATERS OF THE DEAD SEAAT DUSK. THE JORDANIAN MOUNTAINS FORM THE BACKDROP - JERUSALEM, THE ROOM OF THE LAST SUPPER p. 10 - JERUSALEM IS A SYMBOL OF HOW MODERNITY HAS ITS ROOTS IN THE THOUSAND-YEAR OLD STRATUM OF THIS LAND - JERUSALEM, THE NEW CITY 14 Turismo

givimoto.com DEDICATED WEB PAGE Practical, reliable, strong, top-notch design and offering total comfort, the X-LINE series of bags range from a large-capacity 52-litre cargo bag to Tanklock bags, and even a small 12-litre saddle bag. All bags in this line are expandable. XL03 52-L CARGO BAG XL02 35-L CARGO BAG XL07 12-L SADDLE BAG XL01 CARGO BAG XL_04/05/06 TANKLOCK TANKLOCK TANK BAG

CHI PARLA DI NOI di Arianna Meda - Foto di prodotto Anna Koj 16 Chi parla di noi

CHI HA PEDALATO CON NOI 17 Givi Magazine June 2022 Ad aprile il nuovo marchio GIVI Bike si è presentato ufficialmente alla stampa italiana. Al nostro invito di partecipare ad un evento con tanto di prova “sul campo”, hanno risposto davvero in tanti. In queste pagine trovate una piccola selezione di articoli, post e recensioni realizzati da giornalisti e blogger che hanno potuto testare personalmente le novità.

“L’INGRESSO NEL MERCATO DEL MARCHIO GIVI BIKE FA CAPIRE QUANTO IL CICLOTURISMO STIA DIVENTANDO IMPORTANTE, SOPRATTUTTO IN ITALIA”. “THE ENTRY ONTO THE MARKET OF THE GIVI BIKE BRAND SHOWS US HOW IMPORTANT CYCLE TOURISM IS BECOMING, ESPECIALLY IN ITALY”. WHO HAS CYCLED WITH US In April, the new GIVI Bike brand was officially introduced to the Italian press. Our invitation to attend an event with plenty of “in the field” testing was met with excellent response. These pages contain a small selection of articles, posts and reviews written by journalists and bloggers who have personally tested the new products. CICLISMO testata Bike - di Mario Ciaccia The decades of experience in the production of accessories for motorcycles guarantee the quality and safety of the GIVI-Bike products, now also available for cyclists. @givibike has come up with a wide range for the bike world, in an attempt to meet the needs of those who use their bicycle as a means of transport to school or work, and those who use one every day for leisure or travel. At yesterday’s experience day, I was impressed by the practicality and attention to the smallest details of their products. Awide range of colourful bags, for all needs and tastes. My dear cyclist friends, I recommend you take a look! ENGLISH TEXT OPINION LEADER Social Network - IG THE NEW GIVI BIKE ENRICHES THE RANGE OF ITS BICYCLE PRODUCTS If you travel by motorcycle, it’s very likely that you have come across a GIVI travel bag, given that this company has produced them for over 40 years. But for cyclists, it’s new, a new entry into the world of cycle tourism, with the brand GIVI Bike, and this shows just how important cycling is becoming, especially in Italy. In Autumn, we saw the first classic travel bags (the side bags to hang from the front and rear racks), and we spoke about them immediately on Ciclismo.it. Now the time has come for bags dedicated to urban mobility (the side bags for going to the office, that can also carry a PC) and those for bike packing, a modern turn of phrase that refers to bags being fixed directly to the bicycle, without the use of racks. We got a taste of them last April in Franciacorta (Brescia), a few kilometres from the company’s head offices, on a small trail that was half dirt road among grapevines and half single track through woodland. The arrival of a historic brand of motorcycle accessories into the field of cycling was huge news. GIVI is now expanding its range of products to meet the needs of all bicycle users, from commuters to those taking short and long trips. ENGLISH TEXT 18 Chi parla di noi

CONCLUSION We spent the day testing the different components of the various lines, focusing in particular on the Experience bags. The first thing we noticed was how simple and fast it was to put the bags on and release them. They’re stable and secure thanks to three anchoring points. The fixing system also has the advantage of being completely adjustable and can adapt to nearly every rack on the market. The bag materials are water resistant and Givi has created a special system of valves to expel air when the bag is closed. This also allows for better compressibility and releases internal humidity. They’re also equipped with reflective strips in highly visible colours. During our brief test run, we were surprised by the stability of the bags despite their size. The maximum load capacity reaches 80 litres with all three bags. The prices range from €50 to €150 based on the bag size and combination. Givi has used all its experience from the world of motorcycles and brought it over to the world of eBikes and bicycles in a very appropriate way. The designs are modern and flexible in how they can be used and in our opinion, have a good quality-price ratio. WHAT ARE THEY LIKE? ENGLISH TEXT UN DETTAGLIO DELLA BORSA DA SELLA AD00 HUMP A DETAIL OF THE AD00 HUMP SADDLE BAG MOTO.IT Rubrica Elettrico - di Alex Boyce 19 Givi Magazine June 2022

GIVI BIKE. THE ADVENTURE LINE IS COMING... It has been much awaited, which makes sense given the quality of the products we are used to seeing from GIVI. The GIVI Bike Adventure line that we saw and scoped out up close for you at the last Rimini Bike Festival has what it takes to gain a significant market segment and you’ll soon be able to find it in the best stores. Do you travel light? Keep an eye on the givi-bike site The Adventure line is designed for those who want to travel light on their MTB or gravel bike thanks to a kit of three bags, i.e. the handlebar bag, the one under the seat and the one on the frame. Heat-sealing and waterproof, they can still be combined with the bags from the Experience Line, a valid option for greater load using compatible and integrated solutions. Fast access and excellent shape Hill is the frame bag by GIVI Bike with 3.5 litres of capacity for the items you want to keep close to hand. The light Nylon Ripstop high-tenacity fabric ensures plenty of resistance while the nicely designed shape allows you to easily access the contents of the bag. Get ready, summer trips are here In any case, in addition to top quality materials, we also find the classic tricks of trade from those who have always worked with items to make the travelling life easier. GIVI Bike proves that it is possible to embrace both worlds, motorcycling and cycling, with the same expertise. Hold tight, the kit will be available soon, just in time for your holidays! ENGLISH TEXT TUTTOBICITECH testata Bike - di Giorgio Perugini “GIVI BIKE DIMOSTRA QUANTO SIA POSSIBILE ABBRACCIARE I DUE MONDI DEL CICLISMO E DEL MOTOCICLISMO CON LA MEDESIMA COMPETENZA” “GIVI BIKE PROVES THAT IT IS POSSIBLE TO EMBRACE THE TWO WORLDS OF CYCLING AND MOTORCYCLING WITH THE SAME EXPERTISE” LET’S TALK BICYCLE BAGS - ON THE BLOG BIKE BAGS: GIVI IN THE WORLD OF CYCLING WITH ITS FIRST BIKE COLLECTION GIVI has entered the bicycle segment. Presenting the first GIVI-Bike collection. ENGLISH TEXT BIKE HABITS Social Network - FB 20 Chi parla di noi

01/06/22, 10:23 Borse bikepacking GIVI Bike: recensione | Life in Travel Dopo il test: borse bici GIVI Bike promosse o bocciate? Come già anticipato, abbiamo seguito con interesse lo sviluppo e il lancio dei prodotti GIVI Bike, specialmente di questo kit bikepacking. Devo dire che i ragazzi hanno confermato le aspettative e hanno creato una serie di prodotti molto interessanti, resistenti, durevoli e - sebbene lo spazio non sia mai abbastanza - capienti. Proprio la capienza si è rivelata ottimale per uscite offroad anche con campeggio o bivacco, ricambio per la sera/notte e ricambio da bici, kit che quindi si applica alla perfezione anche a un lungo viaggio in bikepacking. Un altro elemento che all'inzio spaventa chi si avvicina a questo modo di trasporto bagagli in bici è la velocità di montaggio: fissare le due cinghie al carrello, poi i due velcro e infine stringere le due cinghie è l'operazione più semplice del mondo, per non parlare delle altre due borse (telaio e manubrio), che nemmeno vanno staccate dalla bici! Poi abbiamo l'aspetto dell'adattabilità: trattandosi di tre prodotti a misura standard, con un solo acquisto potrai usare queste borse su tutti i mezzi che possiedi, dalla gravel alla bici da viaggio passando - perché no - dalla bici da corsa! Per la sottosella tieni solo a mente l'altezza del canotto e la distanza sella-ruota come anticipato sopra, per la manubrio la distanza tra le leve o delle impugnature e per la telaio la lunghezza del telaio stesso. (https://www.lifeintravel.it) 01/06/22, 10:23 Borse bikepacking GIVI Bike: recensione | Life in Travel Dopo il test: borse bici GIVI Bike promosse o bocciate? Come già anticipato, abbiamo seguito con interesse lo sviluppo e il lancio dei prodotti GIVI Bike, specialmente di questo kit bikepacking. Devo dire che i ragazzi hanno confermato le aspettative e hanno creato una serie di prodotti molto interessanti, resistenti, durevoli e - sebbene lo spazio non sia mai abbastanza - capienti. Proprio la capienza si è rivelata ottimale per uscite offroad anche con campeggio o bivacco, ricambio per la sera/notte e ricambio da bici, kit che quindi si applica alla perfezione anche a un lungo viaggio in bikepacking. Un altro elemento che all'inzio spaventa chi si avvicina a questo modo di trasporto bagagli in bici è la velocità di montaggio: fissare le due cinghie al carrello, poi i due velcro e infine stringere le due cinghie è l'operazione più semplice del mondo, per non parlare delle altre due borse (telaio e manubrio), che nemmeno vanno staccate dalla bici! Poi abbiamo l'aspetto dell'adattabilità: trattandosi di tre prodotti a misura standard, con un solo acquisto potrai usare queste borse su tutti i mezzi che possiedi, dalla gravel alla bici da viaggio passando - perché no - dalla bici da corsa! Per la sottosella tieni solo a mente l'altezza del canotto e la distanza sella-ruota come anticipato sopra, per la manubrio la distanza tra le leve o delle impugnature e per la telaio la lunghezza del telaio stesso. Le uniche note che vanno segnalate sono appunto i copri-zip nella borsa telaio che possono infastidire alcuni pedalatori, così come le fasce velcro della sottosella, già sistemate nei modelli successivi ai miei prototipi, che non combaciavano completamente, ma che non dovrebbero costituire un problema per te che leggi e - chissà - acquisterai queste borse bikepacking GIVI Bike. Facci sapere nei commenti cosa pensi di queste borse bici e se hai avuto modo di vederle in qualche negozio o su qualche bici in giro per il mondo. Chissà che la prossima bici vestita GIVI Bike sia proprio la tua... (https://www.lifeintravel.it) 01/06/22, 10:21 Borse bikepacking GIVI Bike: recensione | Life in Travel Login (https://www.lifeintravel.it/index.php? option=com_comprofiler&view=login&Itemid Home (/it/) Recensioni (/recensioni.html) Borse bikepacking GIVI Bike: recensione (/media/k2/items/cache/5a1aac590fd7b5354acb61b0e5ac0db2 XL jpg?t=20220519 092325) GENERALE: COSTO: COMODITÀ: Vota questo articolo (1 Vota)  Francesco - Life in Travel (/blog/francesco.html) Rec nsioni (/recensioni.html) Borse bikepacking GIVI Bike: recensione (/banners/click51.html) 1000 km per un kit di borse bikepacking non sono nulla: rappresentano i primi passi - se non le prime "gattonate" - nel mondo del viaggio. Ma avendole seguite da vicino, dalla concezione dei primi prototipi ai loro sviluppi, dai test al grande lancio dello scorso mese e soprattutto avendo sfruttato un prototipo del kit di borse bici bikepacking di GIVI Bike per qualche trail e uscita mettendole alla prova, posso già dare le mie prime impress oni, raccolte in questa rece sione di fresco utilizzo. Valutazione     ABBONAT I Abbonati a Life in Travel per ot di vantaggi. (https://www.lifeintravel.i option=com_comprofiler&view  V I AGG I A CON NO I (https://tour.lifeintravel.it)P vacanze in bicicletta e i tuoi percorsi studiati da ciclovi cicloviaggiator Viaggia con noi (https://to  (https://www.facebook.com/l  (https://www.youtube.com/cha sub_confirmation=1) (https://twitter.com/lifeintr (https://www.instagram.com/  (https://www.pinterest.it  (https://www.linkedin.com/com (https://tour.lifeintravel.it/merc arrivate le nuove divise L La voglio anch'io! (https:// (https://www.lifeintravel.it) https://www.lifeintravel.it/borse-bikepacking-givi-bike-recensione.html 1/14 (/media/k2/items/cache/5a1aac590fd7b5354acb61b0e5ac0db2 XL jpg?t=20220519 092325) GENERALE: COSTO: COMODITÀ: MONTAGGIO: MATERIALI: INGOMBRO: CAPIENZA: Vota questo articolo (1 Vota)  Francesco - Life in Travel (/blog/francesco.html) Recensioni (/recensioni.html) Borse bikepacking GIVI Bike: recensione (/banners/click51.html) 1000 km per un kit di borse bikepacking non sono nulla: rappresentano i primi passi - se non le prime "gattonate" - nel mondo del viaggio. Ma avendole seguite da vicino, dalla concezione dei primi prototipi ai loro sviluppi, dai test al grande lancio dello scorso mese e soprattutto avendo sfruttato un prototipo del kit di borse bici bikepacking di GIVI Bike per qualche trail e uscita mettendole alla prova, posso già dare le mie prime impressioni, raccolte in questa recensione di fresco utilizzo. Valutazione        option=com_comprofiler&view=pluginclass&plug  V I AGG I A CON NO I (https://tour.lifeintravel.it)Parti per le tue vacanze in bicicletta e i tuoi tour g avel su percorsi studiati da cicloviaggiatori per cicloviaggiatori. Viaggia con noi (https://tour.lifeintravel.it)  (https://www.facebook.com/lifeintravelita/)  (https://www.youtube.com/channel/UCypOkt3e1hARAA sub_confirmation=1)  (https://twitter.com/lifeintravelita)  (https://www.instagram.com/lifeintravel.it)  (https://www.pinterest.it/lifeintravel/)  (https://www.linkedin.com/company/5090837) (https://tour.lifeintravel.it/merchandising.html)Sono arrivate le nuove divise Life in Travel La voglio anch'io! (https://tour.lifeintravel.it/merc SALTA I N SELLA Lascia la tua mail qui sotto per ricevere consigli, itinerari o suggerimenti pe iniziar la tua esperienza di cicloturismo  Torna su x 01/06/22, 10:23 Borse bikepacking GIVI Bike: recensione | Life in Travel https://www.lifeintravel.it/borse-bikepacking-givi-bike-recensione.html 8/10 Dopo il test: borse bici GIVI Bike promosse o bocciate? Come già anticipato, abbiamo seguito con interesse lo sviluppo e il lancio dei prodotti GIVI Bike, specialmente di questo kit bikepacking. Devo dire che i ragazzi hanno confermato le aspettative e hanno creato una serie di prodotti molto interessanti, resistenti, durevoli e - sebbene lo spazio non sia mai abbastanza - capienti. Proprio la capienza si è rivelata ottimale per uscite offroad anche con campeggio o bivacco, ricambio per la sera/notte e ricambio da bici, kit che quindi si applica alla perfezione anche a un lungo viaggio in bikepacking. Un altro elemento che all'inzio spaventa chi si avvicina a questo modo di trasporto bagagli in bici è la velocità di montaggio: fissare le due cinghie al carrello, poi i due velcro e infine stringere le due ci ghie è l'operazione più semplice del mondo, per non parlare delle altre due borse (telaio e manubrio), che nemmeno vanno staccate dalla bici! Poi abbiamo l'aspetto dell'adattabilità: trattandosi di tr prod tti a misura standard, con un solo acquisto potrai usare queste borse su tutti i mezzi che possi di, dalla gravel alla bici da viaggio passando - perché no - dalla bici da corsa! Per la sottosella tieni solo a mente l'altezza del canotto e la distanza sella-ruota come anticipato sopra, per la manubrio la distanza tra le leve o delle impugnature e per la telaio la lunghezza del telaio stesso. Le uniche note che vanno segnalate sono appunto i copri-zip nella borsa telaio che possono infastidire alcuni pedalatori, così come le fasce velcro della sottosella, già sistemate nei modelli successivi ai miei prototipi, che non combaciavano completamente, ma che non dovrebbero costituire un problema per te che leggi e - chissà - acquisterai queste borse bikepacking GIVI Bike. Facci sapere nei commenti cosa pensi di queste borse bici e se hai avuto modo di vederle in qualche negozio o su qualche bici in giro per il mondo. Chissà c e la prossima bici vestita GIVI Bike sia proprio la tua... (https://www.lifeintravel.it)  Torna su x 01/06/22, 10:23 Borse bikepacking GIVI Bike: rec Dopo il test: borse bici GIVI Bike promosse o boc iate? Come già anticipato, abbiamo seguito con interesse lo sviluppo e il lancio dei prodotti GIVI Bike, specialmente di questo kit bikepacking. Devo dire che i ragazzi h hanno creato una serie di prodotti molto interessanti, resistenti, durevoli e - sebbene lo spazio non sia mai abbastanza - capienti. Proprio la capienza si è rivelata ottimale per uscite offroad anche con campeggio o bivacco, ricambio per la sera/notte e ricambio da bici, kit che quindi si applica a (https://www.lifeintravel.it) 1000 km for one kit of bikepacking bags is no small feat: this is the first step - or “cra l” - int the wo ld of travel. But having followed them from up close, from the design of the first prototypes to their development, from testing to the big launch last month and especially having used a prototype of the bikepacking bag kit by GIVI Bike for several trails to put them to the test, here are my first impressions, fresh off the bike. Post-test: GIVI Bike bags, pass or fail? As already mentioned, we have closely followed the development and launch of the GIVI Bike products, especially this bikepacking kit. I have to say that the guys have confirmed expectations and created a series of very interesting, resistant and durable products that are also spacious, despite there never being enough space. The capacity proved to be excellent for off-road trips even for camping or bivouacking, changing for the evening/night and switching bikes, so the kit applies itself to perfection even on a long bikepacking trip. Another element that initially shocked those new to this way of transporting bike bag was the speed of assembly: fastening the two straps to the carriage, then the two Velcro bands, and finally tightening the two straps is the simplest peration in the world, not to mention the other two bags (frame and handlebar), which don’t even need to be removed from the bike! Then there was the aspect of adaptability: since these three products are standard size, n just one purchas you can use th se bags on all your bikes, including gravel, touring and even racing bikes! For the under-seat bag, just keep in mind the high of the post and the saddle-wheel distance as mentioned before, for the handlebar bag the distance between the levers or the handles and for the frame bag, the length of the frame itself. The only things to note are the zip covers on the frame bag that might annoy some cyclists, as well as the Velcro straps on the under-seat bag, but these have already been fixed in the models that came after my prototypes, which did not fully line up, so they shouldn’t be a problem for you at the time of reading, and - who knows - if you buy these GIVI Bike bikepacking bags. Let us know in the comments what you think about these bike bags and if you’ve seen them in store or on a bike somewhere around the world. Who knows, the next bicycle kitted out in GIVI Bike might be yours... GIVI BIKE BIKEPACKING BAGS: REVIEW ENGLISH TEXT 01/06/22, 10:21 Borse bikepacking GIVI Bike: recensione | Life in Travel Login (https://www.lifeintravel.it/index.php? option=com_comprofiler&view=login&Itemid Home (/it/) Recensioni (/recensioni.html) Borse bikepacking GIVI Bike: recensione (/media/k2/items/cache/5a1aac590fd7b5354acb61b0e5ac0db2 XL jpg?t=20220519 092325) GENERALE: COSTO: Vota questo articolo (1 V ta)  Francesco - Life in Travel (/blog/francesco.html) Recensioni (/recensioni.html) Borse bikepacking GIVI Bike: recensione (/banners/click51.html) 1000 km per un kit di b rs b kepacking no s no nulla: rappresentano i primi passi - s non le prime "gattonate" - nel mondo del viaggio. Ma avendole seguit da vicino, dalla concezione dei primi prot tipi ai loro svilupp , dai test al grande lancio dello s orso m se e sopra utto avendo sfruttato un prototipo del kit di bors bici bikepacking di GIVI Bike p qualche tra l e uscita mettendole alla prova, posso già dare le mie prime impressioni, raccolte in questa recensione di fresco utilizzo. Valutazione    ABBONAT I Abbonati a Life in Travel per ot di vantaggi. (https://www.lifeintravel.i option=com_comprofiler&view  V I AGG I A CON NO I (https://tour.lifeintravel.it)P vacanze in bicicletta e i tuoi percorsi studiati da ciclovi cicloviaggiator Viaggia con noi (https://to  (https://www.facebook.com/l  (https://www.youtube.com/cha sub_confir at on=1) (https://twitter.com/lifeintr (https://www.instagram.com/  (https://www.pinterest.it  (https://www.linkedin.com/com (https://tour.lifeintravel.it/merc arrivate le nuove divise L La voglio anch'io! (https:// (https://www.lifeintravel.it) https://www.lifeintravel.it/borse-bikepacking-givi-bike-recensione.html 1/14 (/media/k2/items/cache/5a1aac590fd7b5354acb61b0e5ac0db2 XL jpg?t=20220519 092325) GENERALE: COSTO: COMODITÀ: MONTAGGIO: MATERIALI: INGOMBRO: CAPIENZA: Vota questo articolo (1 Vota)  Francesco - Life in Travel (/blog/francesco.html) Recensioni (/recensioni.html) Borse bik packing GIVI Bike: recensione (/banners/click51.html) 1000 km per un kit di borse bikepacking non sono nulla: rappresentano i primi passi - se non le prime "gattonate" - nel mondo del viaggio. Ma avendole seguite da vicino, dalla concezione dei primi prototipi ai loro sviluppi, dai test al grande lancio dello scorso mese e soprattutto avendo sfruttato un prototipo del kit di borse bici bikepacking di GIVI Bike per qualche trail e uscita mettendole alla prova, posso già dare le mie prime impressioni, raccolte in questa rec nsione di fresco utilizzo. Valutazione        di vantaggi. (https://www.lifeintravel.it/index.php? option=com_comprofiler&view=pluginclass&plug  V I AGG I A CON NO I (https://tour.lifeintravel.it)P rt per le tue vacanze in bi ett e i tu i tour g avel su percorsi studiati da cicloviaggiatori per cicloviaggiatori. Viaggia con noi (https://tour.lifeintravel.it)  (https://www.facebook.com/lifeintravelita/)  (https://www.youtube.com/channel/UCypOkt3e1hARAA sub_confirmation=1)  (https://twitter.com/lifeintravelita)  (https://www.instagram.com/lifeintravel.it)  (https://www.pinterest.it/lifeintravel/)  (https://www.linkedin.com/company/5090837) (https://tour.lifeintravel.it/merchandising.html)Sono arrivate le nuove divise Life in Travel La voglio anch'io! (https://tour.lifei travel.it/ erc SALTA I N SELLA Lascia la tua mail qui sotto per ricevere consigli, itinerari o suggerimenti per iniziare la tua esperienza di cicloturismo  Torna su x LIFE IN TRAVEL Social Network - Blog

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